Il prete “sciopera”, salta la messa

GAGLIOLE - I fedeli non si sono presentati questa mattina alle 11 nella chiesa di San Michele Arcangelo perchè già informati dal prete la scorsa settimana, durante l'omelia, della decisione di non celebrare la funzione a causa di un diverbio con un sacerdote suo superiore

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prete

 

di Monia Orazi

“Sciopero” del prete, chiesa vuota questa mattina a Gagliole dove per la prima volta è saltata la celebrazione della messa delle 11. Negli ultimi anni non era mai accaduto nel piccolo borgo. Nessuno si è però presentato nella piccola chiesa di San Michele Arcangelo, nel centro storico di Gagliole, tutti sapevano che la funzione non ci sarebbe stata. Lo aveva annunciato una settimana fa il sacerdote che abitualmente celebra la messa, direttamente durante l’omelia, così i parrocchiani non sono stati colti di sorpresa. Stamattina in piazza non si parlava d’altro. Secondo quanto riferito dai residenti, la decisione del giovane prete sarebbe stata presa a causa di un diverbio col sacerdote suo superiore. Una divergenza di vedute, che sarebbe stata espressa pubblicamente dall’anziano prete. Di bocca in bocca, il giovane sacerdote sarebbe venuto a conoscenza dell’accaduto, non avrebbe apprezzato le esternazioni del suo superiore, decidendo di auto sospendersi dalla celebrazione domenicale mattutina. Regolari le messe nell’altra chiesa del paese, nella popolosa frazione di Selvalagli. Gli anziani che abitano in centro a Gagliole sono dunque rimasti senza celebrante, chi ha potuto si è recato a Selvalagli. Si attende che sulla questione si pronunci l’arcivescovo di Camerino, competente in materia di incarichi ed assegnazioni di sacerdoti, per capire se e quando alla chiesetta del paese arriverà a dire messa un nuovo prete. Il rammarico di alcuni anziani è quello di aver perso, nel corso degli anni, la celebrazioni di tradizionali feste religiose quali quella per il Santo Patrono, le Triennali e le Quarantore. I sacerdoti scarseggiano e nel futuro sarà sempre più difficile assicurare le celebrazioni religiose nelle numerose chiese dei tanti borghi rurali della Provincia. Su questo tema, Papa Francesco ha aperto nei giorni scorsi il dibattito sul diaconato femminile, che ha suscitato un vespaio di reazioni contrastanti.



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