di Gabriele Censi
Nuova Banca Marche torna a investire nella promozione del territorio. C’è anche il direttore e Ad Luciano Goffi all’inaugurazione della Raci (leggi) a testimoniare una svolta che lo stesso amministratore definisce l’uscita dalla crisi. Tempi brevi per la vendita, per Goffi si chiude a luglio e l’emergenza è terminata. Si riparte dall’agricoltura una peculiarità di questa regione?
E’ un segno che abbiamo voluto dare, non solo nei confronti del comune di Macerata che con tanto impegno ha cercato di far ripartire alla grande questa manifestazione e c’è riuscito, ma anche verso un settore quello dell’agricoltura che riteniamo veramente importante per le Marche e per noi. Abbiamo messo a disposizione un plafond importante di credito per gli operatori agricoli, in relazione al piano di sviluppo rurale appena partito. C’è tanta voglia anche dei giovani imprenditori di ritornare a fare agricoltura di qualità, moderna, orientata verso il mercato e con ottica assolutamente imprenditoriale. Credo sia un dovere ma anche un interesse della banca partecipare a questo processo.
Da tempo non si sentiva parlare di sponsorizzazioni da parnter di Bm…
Abbiamo dovuto in questi anni difficili pensare alle emergenze e alle urgenze. Oggi la banca è ripartita con un patrimonio importante, deve fare ancora tanto per tornare a creare valore per tutti ma la nostra intenzione e proprio questa. Il primo valore che creiamo deve essere distribuito sul territorio. Abbiamo come socio unico il Fondo interbancario, la Banca d’Italia ci appoggia in questa direzione.
A che punto è la trattativa per la vendita?
Stiamo andando nella giusta direzione, sono arrivate le offerte e contiamo di chiudere tutto per luglio seppure abbiamo tempo fino a settembre. Speriamo e siamo confidenti di mettere la banca nelle mani di chi vorrà valorizzarla per quello che è: una banca profondamente radicata su questo territorio che ha conservato un legame forte anche durante il periodo di crisi. I clienti ci sono stati vicini, hanno mantenuto il rapporto e ci hanno permesso di rialzare la testa, il minimo che possiamo fare e ritornare verso di loro.
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Bravo Goffi!!!
… I clienti ci sono stati vicini, hanno mantenuto i rapporti e ci hanno permesso di alzare la testa… Allora non è vero niente di tutte quelle cose che per mesi si sono scritte su Banca Marche: fallimenti, truffe a destra e a sinistra. Nessun commento, va beh che oramai si commenta solo quando si parla di Gender, di Gay o di Pakistani ospitati in albergo.
Ripartendo dall’agricoltura a luglio ben ci sta la mietitura.
Speriamo sia la volta buona altrimenti invece che chiamarla Nuova BancaMarche avrebbero dovuto chiamarla Banca SoraCamilla: tutti le vole, nessuno la pija