C’è attesa per “Il Piceno da Carlo Magno a Enrico I”, la nuova pubblicazione del professore Giovanni Carnevale e del suo collaboratore Domenico Antognozzi che apre nuove prospettive per la comprensione del “seculum obscurum”. Nel libro uomini, luoghi ed eventi riemergono dopo un oblio millenario. La presentazione ci sarà sabato 9 aprile a Macerata, al teatro “Don Bosco” alle 16,30, presenti i due autori e due relatori d’eccezione, Albino Gobbi e Denis Lohest, autore della prefazione. Come sempre accade con gli incontri che vedono protagonisti il professore Giovanni Carnevale e Domenico Antognozzi il pubblico presente potrà intervenire ponendo domande ai due autori. Moderatore della serata sarà Alvise Manni.
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Sono da tempo convinto della giustezza dell’analisi del mio caro prof. Don Giovanni Carnevale. Onorato di averlo avuto come professore al liceo, sono alla sua sequela anche in questa battaglia pluridecennale, e non mancherò alla presentazione del nuovo libro.
«Saper mantenere viva l’attesa. Bisogna darle continuamente nuovi stimoli; il molto lasci sperare il più, e la più grande impresa ne faccia auspicar di maggiori. Non si deve gettar la carta più grossa alla prima mano: è abilità grande il sapersi dosare nelle forze e nel sapere, e l’andar sempre accrescendosi e migliorando.»
(Baltasar Gracián y Morales)
Che le tesi del prof. Carnevale sull’Aquisgrana di Carlo Magno in val di Chienti continua a mietere interesse. La prova viene dal Belgio, d dove sono giunti un regista e un operatore televisivo per un servizio sull’argomento, che costerà loro un anno di lavoro.
Se l’interesse è vivo, sono gli interessi che mancano. Ce li lasciamo sfuggire tra le dita, mentre dovremmo farli fruttare in termini turistici. I due cineasti hanno notato la grossa concentrazione di chiese carolingie nella nostra provincia: un fatto unico in Europa… Vogliamo tradurre la cosa in termini produttivi per la nostra provincia? Il regista maceratese Alessandro Valori ha girato un film con l’attore Simone Riccioni ed altri nostri conterranei nella nostra provincia e nel Fermano. Quale aiuto hanno dato la politica e le amministrazioni a questo evento che sta riscuotendo molto successo e che ci porta all’attenzione del Paese?
Insomma, facciamoci furbi. Abbiamo beni monumentali, artistici, storici e paesaggistici di tutto rilievo e non li sfruttiamo… Siamo dei fessi?
Certo, urge la fondazione d’un partito carolingio marchigiano che partendo da Carlo Magno vada oltre e, risalendo nella storia d’impero in impero come saltano i pesci, in barba alle potenze demoplutocratiche, rivendichi alfine anche Napoleone Bonaparte come nativo di Corridonia in quanto còrso.
i grandi uccelli neri della storia strillando si tuffarono
in picchiata nel nostro clima personale.
Erano diretti altrove
ma con ali e becchi spazzarono
la costa, attraverso i lembi di nebbia
dove stavamo intenti a toccarci.