di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
Bambini di tre anni scortati dalla polizia municipale in entrata e in uscita e costretti a svolgere tutte le attività didattiche della scuola materna all’interno delle stanze per non urtare i nervi dei condomini. E così la materna Bartolini di via IV Marine, a Fontespina, è costretta a sloggiare. Ad ottobre un inquilino ha addirittura minacciato i bimbi con un coltello. E’ stato denunciato alla procura per minacce aggravate.
TRASLOCO – L’estrema ratio è stata studiata da dirigenza e Comune come atto per risolvere un problema di ordine pubblico che insiste ormai da diversi mesi e che si ripercuote sui piccoli bimbi, 22 in tutto, tra i 3 e i 5 anni. Questa mattina è iniziato il trasloco: la materna, che da oltre 40 anni si trova al piano terra di un condominio e per cui il Comune paga 36mila euro annui, si trasferisce in via Saragat vicino alla scuola elementare. Una scelta obbligata visto che i bambini, a fine ottobre, sono stati anche minacciati da un condomino del palazzo.
MINACCE – I genitori raccontano di un inquilino uscito con il coltello, poi acqua sporca dopo il lavaggio del terrazzo buttata appositamente di sotto e anche addosso ad una bidella. Attriti che hanno influito sulla vita degli alunni costretti a non svolgere più attività all’aperto e di tenere sotto controllo anche grida o giochi rumorosi per evitare che i vicini irascibili potessero scendere di sotto e lamentarsi. Un copione noto anche ai genitori e alle insegnanti che hanno sporto denuncia con una pratica inoltrata dai carabinieri alla procura per accertare le responsabilità dell’inquilino per il reato di minacce aggravate. I bambini non si sono accorti quasi per nulla di quello che avveniva, ma l’apprensione da parte dei genitori dopo l’episodio in questione è cresciuta al punto da lamentarsi con la dirigenza e con il Comune e anche con i carabinieri.
SOLUZIONE – Dopo un sopralluogo l’amministrazione comunale ha messo a disposizione dell’asilo una pattuglia della polizia municipale a presidiare l’ingresso e l’uscita dei bambini. Un asilo sotto scorta insomma che ora per risolvere il problema è costretto a traslocare. «Purtroppo è solo un cerotto messo su una ferita, non una cura definitiva – spiega Christian Marzetti, papà di due bambini di 4 e 2 anni e mezzo. Come genitori ci siamo dovuti interessare di questa vicenda quando si arrivò alle minacce e nonostante il trasloco il problema di ordine pubblico per i residenti del quartiere resta. Inoltre ora ci si dovrà organizzare per portare i bambini in un altro plesso. E’ una sconfitta, quell’asilo è lì da 40 anni». Le lezioni riprenderanno a trasloco finito giovedì prossimo. La nuova struttura al momento si trova all’interno della scuola elementare di via Saragat, in alcuni spazi non occupati. I lavori sono stati svolti per un importo di circa 5mila euro per creare gli spazi idonei all’attività. A breve saranno realizzati altri lavori al termine delle lezioni per consentire ai piccoli della materna di avere un accesso autonomo e non in condivisione con la palestra e con la scuola. Una soluzione comunque temporanea in attesa che si sblocchi la pratica dell’ex liceo alla quale è legata la costruzione dell’asilo di IV Marine. Dopo che il bando è andato deserto per 3 volte la Provincia è andata a trattativa privata e ha incontrato l’interesse di un imprenditore della provincia. Con gli oneri di urbanizzazione il Comune dovrebbe realizzare il nuovo asilo proprio lì dove sorgeva il liceo. I tempi però potrebbero essere lunghi e al momenti i bimbi del “Bartolini” rimarranno in via Saragat. Il Comune ha in previsione interventi di manutenzione e sistemazione dei locali per complessivi 60mila euro. «L’obiettivo rimane quello di far rimanere l’asilo a IV Marine – dice Marco Poeta, assessore ai lavori pubblici – ma abbiamo preferito agire adesso ad anno iniziato e non aspettare il termine delle lezioni perché la situazione andava peggiorando».
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L’altra campana?
un asilo in un condominio??????
Io credo che si tratta di un vero e proprio fatto di cattiva gestione del denaro pubblico. Ma ci rendiamo conto con quarant’anni di affitto se quanti asili nido si possono costruire? Ma di chi è quel locale tanto privilegiato dal comune.
all’incirca 2 asili Tranzocchi.
36 mila euro all’anno? ??? ma avrebbero potuto costruire un asilo indipendente e pagarlo 36 mila euro all’anno per poi ritrovarselo come proprietà. ..
già, chi c’era 40 anni fa? e chi ha gestito per 40 anni civitanova?