I due ciclisti in salvo
Imboccano in bici un sentiero abusivo del monte Conero e poi si perdono. Cercati per ore un 14enne e un 19enne. Paura oggi ad Ancona dove si è attivato il corpo forestale che è riuscito a rintracciare i due giovani, in buone condizioni. Dopo aver imboccato il percorso non autorizzato i due ragazzi si sono persi. In preda al panico il più giovane è caduto e si è ferito. L’allarme è scattato nella tarda mattinata, dopo una segnalazione arrivata alla questura che ha poi interessato la forestale. Il personale della stazione del Conero si è attivato. Alcuni turisti presenti in zona avevano infatti sentito i giovani gridare aiuto, nella fitta boscaglia. Non era chiaro in che punto fossero. Sul posto è arrivata anche una volante della polizia. Gli agenti della forestale si sono addentrati nel bosco, conoscendo bene il territorio. Dopo un’ora e mezza di ricerche sono riusciti a trovare i ragazzi impauriti e feriti. In particolare il ragazzo di 14 anni aveva una gamba che presentava alcune escoriazioni a causa di una caduta e graffi dovuti al passaggio nella vegetazione intricata. I ragazzi, cittadini tedeschi in vacanza sul Conero, riferivano di aver imboccato il sentiero e di essersi trovati di fronte a numerosi salti di roccia, nei quali hanno rischiato anche di precipitare. Il sentiero completamente abusivo denominato “sentiero matto”, conduce alla zona delle cave nel Comune di Sirolo. E’ uno degli oltre 20 sentieri non autorizzati presenti nell’area del Parco, circondato da precipizi e passaggi molto pericolosi. La forestale e gli agenti delle volanti, dopo l’intervento, hanno aiutato i due malcapitati, dotati di calzature non idonee, ad uscire dalla boscaglia, ed hanno chiamato i soccorsi per prestare le prime cure al giovane ferito. Recentemente la forestale ha svolto dei servizi speciali per arginare il fenomeno dell’apertura dei sentieri abusivi da parte di ciclisti incuranti dei danni all’ambiente e alla sicurezza dei visitatori del Parco, contestando numerosi verbali. Questo per evitare che il proliferare di questi percorsi possa generare smarrimenti e incidenti, come avvenuto questa mattina. Proseguirà l’opera di vigilanza e controllo per una fruizione della natura che sia rispettosa della sicurezza di tutti.
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Ho ascoltato in più occasioni discorsi spaventosi sulla nuova moda. Il Conero è a rischio, per una numerosa minoranza di teste di rapa. Spero che il fenomeno venga stroncato sul nascere, prima che il disastro si allarghi.