di Federica Nardi
(foto e video di Andrea Petinari)
Di Battista superstar all’hotel Claudiani di Macerata aggredisce il sistema bancario nazionale. E lo fa partendo dal crack delle quattro banche salvate dal governo, tra cui Banca Marche. Una folla ad attenderlo, decine le persone sedute per terra di fronte a lui e ai deputati del Movimento 5stelle che hanno fatto tappa in città nel tour di protesta contro il decreto salva banche. Sono i deputati Patrizia Terzoni, Daniele Pesco, Alessio Villarosa e l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo, tutti accolti da Carla Messi, portavoce del M5S di Macerata.
«Passano decreti osceni grazie a un presidente del Consiglio mai eletto da nessuno – dice Di Battista – Se avessero chiamato il bail-in “salvataggio delle banche con i soldi tuoi” sarebbe passato così facilmente? Ingannano con le parole. Siamo gli unici che parlano in parlamento dei risparmiatori truffati – aggiunge – Se non se ne parla svanisce. C’è una dittatura mediatica di giornali e televisioni pagati da noi per mentire. Ci fanno i soldi sulle sofferenze bancarie. Gli unici che difendono i risparmiatori siamo noi. Capitalismo finanziario decide tutto. Renzi fa finta di litigare con Junker».
Un attacco senza quartiere quello di Di Battista, condito dalle espressioni forti e dalla tagliente ironia che da sempre caratterizzano la comunicazione dei 5Stelle. E le proposte del Movimento, più volte ribadite dai pentastellati presenti: «Separare banche d’investimento e banche commerciali, nazionalizzare Banca d’Italia, riforma della vigilanza. Qua nelle Marche – commenta Di Battista – le piccole e medie imprese sono il fiore all’occhiello dell’economia, siete riusciti a resistere al crack bancario grazie ai risparmi, ma i giovani cominciano a scappare». E un’allerta: «In Italia il Governo sta recependo una direttiva per cui le banche, dopo sette mesi di mutuo non pagati, anche non consecutivi, potranno espropriare la casa del debitore. Ci portano a vivere vite da frustrati, a spasso nei centri commerciali a guardare cose che non possiamo permetterci, mentre i centri storici si svuotano. Ieri, a Urbino, non c’era nessuno in giro. E loro hanno occupato tutto – rimarca tra gli applausi, riferendosi implicitamente al Pd – Sindacati, comitati, informazione. Noi alziamo i toni e lottiamo. Il primo passo? Daremo informazioni su come non pagare il canone».
La discussione tra Massimo Raparo e il deputato Alessio Villarosa
Di Battista scalda la sala, ma sono i suoi sodali a incassare le critiche, soprattutto sulle proposte di modifica del sistema bancario. A non essere d’accordo è Massimo Raparo, consulente finanziario, che, quando già Di Battista ha lasciato la sala, si avvicina ai deputati accusandoli di dire il falso: «Nazionalizzare la Banca d’Italia vuol dire rimetterla in mano ai partiti», dice Raparo, che chiede chiarimenti su cifre che ritiene inesatte e sulla proposta di separare le banche, destinata a incappare, sotto altre forme, negli stessi problemi per i risparmiatori. A rispondergli il deputato Villarosa, membro della commissione Finanza, che replica secco: «Con le nostre regole le banche non falliscono». Un dibattito animato e fischiato dai presenti, che hanno accusato Raparo di disturbare gli interventi per motivi politici. Spenta la polemica, le banche tornano protagoniste: «Le banche sono in crisi di liquidità perché hanno prestato i soldi a chi volevano loro. Perché devono pagare le famiglie? – incalza Villarosa, che torna brevemente sul caso Bm – C’erano banche messe peggio di Banca Marche. È legittimo il nostro dubbio sulle decisioni prese da Bankitalia, che è controllata da grandi gruppi bancari che ora vorranno fagocitare le banche in crisi».
Aggiunge Daniele Pesco, anche lui in commissione Finanza: «Quale valore hanno le garanzie alla base dei crediti deteriorati delle quattro banche scorporate? Questa è una domanda che abbiamo posto al Governo e che ancora non ha risposta. Segno che secondo noi le garanzie ci sono e che la svalutazione poteva non essere così alta. Secondo noi gli obbligazionisti subordinati hanno diritto a parte di queste garanzie, perché i crediti sono stati fatti grazie al loro investimento. Le bad bank, dato che la svalutazione dei crediti fornisce un credito d’imposta, cioè la banca paga meno tasse, non sono altro che un grande recupero crediti che ancora non si sa da chi sarà gestito. Il sistema bancario è in crisi di credibilità».
«Il sistema bancario italiano rischia di essere travolto da una catastrofe – dice Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del M5s – Le sofferenze potrebbero avere un volume ancora maggiore di quello previsto e aleggia lo spettro che i crediti Npl (i crediti deteriorati, per cui la riscossione non è certa, ndr) possano essere ulteriormente svalutati. Chi metterà la differenza di valore? Gli azionisti, gli obbligazionisti, i correntisti a partire da 100mila euro. Ma se dopo il “bail-in” interviene il “bail-out”, cioè il salvataggio da parte dello Stato, saremo noi a pagare con le nostre tasse per coprire i buchi delle banche. In Italia, con questo modello, si privatizzano i profitti e si socializzano le perdite. Dobbiamo prevedere sanzioni adeguate per gli amministratori che truffano i risparmiatori. La giustizia è il giusto dissuasore da questi episodi». Un capitolo a parte per le Piccole e medie imprese, che il Movimento «sostiene con il microcredito perché sono loro che creano valore – aggiunge Castaldo – e che, soprattutto qui nelle Marche, sono penalizzate dalle sanzioni verso la Russia. Dobbiamo tutelare l’economia reale, non quella finanziaria».
(Servizio aggiornato alle 19,58)
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Il senatore Nicola Morra, nell’hotel Grassetti di Corridonia
Grande partecipazione ieri sera anche per il senatore del Movimento 5 stelle Nicola Morra, intervenuto nell’hotel Grassetti di Corridonia in un incontro con la popolazione dedicato al tema della riforma scolastica. Il senatore ha risposto alle numerose domande poste dai presenti, tra cui genitori ed insegnanti di ogni ordine e grado.
Hanno affiancato l’onorevole Morra la portavoce al comune di Macerata, Carla Messi, candidata con il M5s e Michela Carota, candidata alle ultime elezioni regionali e l’avvocato Paolo Maria Storani.
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Di Battista devi andare a lavorare in miniera !!
Agostino continua a votare PD -pdl o altri partiti col il 5%,non ne verremo mai fuori
Ma certo……
Il passo successivo sarà ” difendere” chi si rovina in borsa……
Di Battista, vai a lavorare……….
Piena di comunisti e centri sociali Macerata.Ride bene chi ride ultimo.
❤️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️❤️
Ma almeno sapete di che cosa state parlando ? I 5 stelle sono gli unici che si stanno adoperando per far recuperare i soldi “rubati”dalle banche. Vi risulta che qualcun’altro si stà muovendo in tale direzione ?
Cronache Maceratesi, perché parlate di “qualche polemica” e “incassare le critiche”??
Perché non dite che UNA persona, tale Massimo Raparo, a cui per altro avete dato fin troppo spazio nel vostro servizio, ha accusato a vanvera i parlamentari del M5S di dire falsità, ma si è dimostrato molto disinformato visto che non era nemmeno a conoscenza dell’accordo sul Six-Pack che la Germania ha violato senza essere sanzionata. Sarei curioso di vedere se ad una conferenza del PD&co l’avrebbero fatto parlare e gli avrebbero risposto in maniera esauriente..
Come al solito Movimento cinque stelle mette paura e sale nel sedere a tutti i pdioti e forzisti vari…perche’ scuote le coscienze della gente e cerca di fare le cose come andrebbero fatte e non solo cose di convenienza ed i soggetti dal raparo ad i due intelligentoni che scrivono a vanvera lo sanno fin troppo bene.
Ennesimo show politico e populistico x arrabattare voti…..di sostanza: il nulla….tipico degli pseudo cavalieri senza macchia e senza paura dei M5S…
E adesso do il via all’altro show dei pollici versi….
FINO AD ORA HO INCONTRETO SOLAMENTE CITTADINI CHE NON VOTANO PD TRUFFATE DALLE BANCHE . SARA’ UN CASO ?
Certo a certi italioti non basta i molti ladri furfanti che sono nelle liste di partiti hanno da criticare chi non ruba, non voglio aggiungere alti meriti……quando vi pisceranno i bocca forse un senso di schifo cè l’avrete.
Premesso: ero presente per cui posso testimoniareil provocatorio show di Raparo, col quale ho avuto occasione di scambiare poche ‘battute’ fuori dal “Claudiani”. In sostanza lui confutava ai parlamentari del M5S il timore che la ‘Nazionalizzazione’ delle Banche, avrebbe offerto ai ‘Partiti’ l’opportunità di controllare anche tali Istituzioni (oltre ovviamente a RAI, Sanità e tutto il resto. Un timore più che fondato, pur considerando che la privatizzazione ne ha egemonizzato la gestione dei cosiddetti ‘Poteri Forti’, molto influenti sulla politiche nazionali (vd. BCE), ma che denota l’incomprensione del Raparo relativamente al messaggio che Di Battista ha lanciato con vigore e chiarezza, e cioè: “per sperare di salvare l’Italia, è indispensabile che tutti i Partiti (la ‘Casta’), caratterizzati da corruzione, dipendenza dalle ‘Lobby’, monopolizzazione del Potere, mantenimento dei tanti privilegi, ecc, fosse costretta dal voto dei cittadini, a … tornare a “casa”. In tal caso il timore del Raparo era naturalmente scongiurato. Vorrei aggiungere il Problema ‘signoraggio’ che al contestatore può essere sfuggito; la stampa di una banconota da , mettiamo, 100€, costa circa 0,3€. Lo Stato, che la riceve (dai privati) al valore nominale, deve riconoscere al creditore anche i relativi interessi. Roba da non credere! Per quanto riguarda l’invito a Di Battista di … “andare a lavorare” è assolutamente scontato (al di là della storia di questo ragazzo che ha fatto volontariato in Africa e America Latina) visto che gli eletti del M5S possono fare “solo” due ‘mandati’. Non come tutti i politicanti degli altri Partiti, che vivono esclusivamente sfruttando la … politica!