Presentato il ricorso al tribunale del Riesame per il dissequestro dei beni del patron della Civitanovese Giuseppe Cerolini (leggi l’articolo). Questa mattina il legale dell’imprenditore, l’avvocato Massimo Di Bonaventura, ha depositato l’incartamento. I militari delle Fiamme gialle di Macerata avevano sequestrato somme per 23mila euro dai conti correnti dell’imprenditore, due auto in leasing, un paio di motocicli, le quote delle società Cerolini srl e Cerolini gestione e commercio. Il gip Enrico Pannaggi aveva poi nominato un amministratore giudiziario, il commercialista Alessandro Benigni, per occuparsi della gestione delle attività del gruppo. A Cerolini e ad altre 8 persone viene contestato di aver evaso 13 milioni di euro attraverso due società di cui in passato il patron rossoblu era stato amministratore: la Raf 28 e la Mangusta srl. Secondo gli investigatori la presunta evasione si sarebbe realizzata attraverso società cartiere e contratti di compensazione.
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