Usava gasolio agricolo che acquistava avvalendosi della sua posizione di coltivatore diretto per il riscaldamento domestico. La guardia di finanza di Macerata ha però scoperto quanto stava accadendo e sequestrato 2.500 litri di gasolio. L’imprenditore agricolo è stato denunciato.
L’uomo, comproprietario di fondi agricoli, acquistava gasolio agricolo sottoposto ad accisa agevolata per destinarlo al riscaldamento della propria abitazione, in violazione alla normativa prevista dal Testo unico accise.
Il tempestivo intervento dei finanzieri ha consentito di constatare la flagranza del reato: l’imprenditore aveva circa 2.500 litri di gasolio agricolo, stoccato in una cisterna collegata con un bruciatore posizionato nel locale caldaia dell’abitazione principale ed utilizzato per il riscaldamento della stessa.
La cisterna e il gasolio agricolo sono stati sequestrati, mentre l’imprenditore agricolo è stato denunciato e rischia la sanzione penale della reclusione da 6 mesi a tre anni ed una multa da due a dieci volte l’imposta evasa, con un minimo di 7.746 euro. L’aliquota accise applicata sul gasolio agricolo è circa cinque volte inferiore rispetto a quella applicata in caso di utilizzo fraudolento del prodotto agevolato.
L’attività condotta dalle fiamme gialle maceratesi si colloca tra quelle finalizzate a tutela del gettito fiscale destinato all’Erario nonché a preservare il corretto e libero funzionamento delle regole di mercato. L’evasione, infatti, compresa quella commessa nel settore delle accise, produce effetti nocivi per l’economia, ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato ed accresce il carico fiscale per i cittadini onesti.
(Redazione CM)
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Io nome é top secret……. Bisogna sputtanare questi furbetti.
Questa e’ l’Italia che funziona, Banca Marche ruba milioni di euro ed è ancora lì, un agricoltore che usa gasolio agricolo per riscaldarsi, perché in campagna non arriva il metano e riscaldarsi con il gasolio costerebbe 10.000 euro l’anno, viene denunciato dalla Guradia di finanza, ma andate a rompere i c….. a chi veramente ruba…tipo ai politici che hanno rovinato l’Italia, le banche che hanno rovinato i poveri pensionati e operai che hanno investito i soldi di una vita…..la gente evade per un motivo, non riesce più a campare, ma girati intorno le fabbriche tutte chiuse, i negozi tutti affittasi, che vogliamo ancora fare accanirci contro i poveracci?
questo è importante in questo Paese di idioti! …… SIAMO QUELLO CHE CI MERITIAMO DI ESSERE.
@ Yuri Paoletti
Il problema in Itlaia NON è il ladro di polli o il grosso trafficante di azioni/obbligazioni bancarie.
Il problema è la poplazione italica, da sempre organizzata per cercare di “aggiustare” tutto….
Da sempre organizzata a lamentarsi, se viene fregata, ma pronta a fregare il prossimo, come se ne presenta l’occasione…
Ci si indigna per il ladro del camion di mele, ma poi si vorrebbe clemenza per il ladro di una mela dimenticando che spesso, se gli fosse stato possibile, il ladro della mela avrebbe fregato 3 camion di mele…
Siamo una Nazione alla canna del gas dove chi evade “giustifica” l’evasione, ma si indigna se poi l’altro evde più di lui.
Dove siamoi pronti a dire che gli esempi negativi sono deleteri, ma poi facciamo la fila per farci fotogaare con Corona.
Dove commiseriamo Silvio per lo stuolo di ragazzine, ma poi segretamente vorremmo avere un harem di diciottenni disponibili…
La molla dell’indignazione, spesso, è solo l’invidia: lui che ruba più di me deve andare in galera (il non detto: maledizione a non aver rubato come lui), lui che ha più successo con le donne (li avessi io i suoi soldi, alora si che ne cambierei una a settimana), ecc. ecc.
E poi la domenica tutti a battersi il petto in chiesa e, anche li, a “fregare”, sulla confessione dei peccati, dimenticando di dire l’evasione propria, il malaffare proprio, l’aiutino dell’amico, ecc. ecc.
Il problema non è l’agricoltore che utilizza il gasolio (per autotrazione) per riscaldarsi: il problema siamo noi, nessuno escluso.
Siamo fatti così, spesso male.
E rispetto a qualche generazione fa siamo fatti peggio…
Che vergogna!!!!
l’investira’ in Banca Marche!!
Come se non lo fa nessuno .
hanno scoperto l acqua tiepida…..
Altro che dittatura…… qui sembra che ci stanno facendo diventare schiavi! Bella nn é!
e allora!!!!!!!! chi a ammazzato! lo a pagato ci farà quello che vuole!
Per Scisciani. Non è così semplice, occorre anche rispettare le norme fiscali!
Della vicenda le sole cose che risaltano, e che dovrebbe essere notate bene, è che: a) esistono le accise sui carburanti (e già sarebbe abbastanza …); b) che le accise sul gasolio per riscaldamento siano 5 volte superiori a quelle sul gasolio agricolo … e qui … fuori con l’accuso.
La fame di soldi che proviene dallo Stato così come è impostato e così come è bacato, genera la necessità di istituire imposte, che, non ci fossero, nessuno evaderebbe.
I carburanti, da quando i motori entrarono a far parte, e a farne parte imprescindibile, della vita quotidiana di praticamente la totalità delle persone, per lavoro, trazione di veicoli, riscaldamento, furono subito fiutati dai politici come fonte di facili entrate, a portata di qualsiasi scemo che volesse inventarsi un prelievo per tappare vuoti di bilancio o per soddisfare necessità elettorali o politiche, o comunque, che alla fine quello è, sprecare soldi. E la fantasia si ramificò fino a stabilire, di volta in volta e di realtà in realtà, diversi carichi di prelievo a seconda degli usi: tasso in percentuale x il carburante per trazione, mentre tasso in percentuale y quello per riscaldamento o in percentuale z quello per produzione kwh.
Chi cerca di sfanculare questi balzelli, che altro non sono se non furti legalizzati, e prova a farlo magari come ha fatto questo contadino, o come facevano, o fanno, quelli che, per alimentare la loro auto diesel, provano a utilizzare olio di colza al posto del gasolio del distributore di benzina, godono di tutta la mia simpatia.
Viva l’Italia!!!!
Per Bonfranceschi. Lo Stato soddisfa la fame di soldi anche con il gioco del Lotto. E perciò a tante vecchiette viene fatto credere che possono vincere al gioco del Lotto, nascondendo loro un’indubbia verità e cioè che ogni tanto si può anche vincere riducendo così – temporanemente – le perdite.