di Laura Boccanera
Cadavere trovato in un garage di Civitanova, si tratterebbe di un uomo di mezza età, forse un senzatetto, la cui morte risale ad almeno quattro giorni fa. L’identità resta da accertare, gli investigatori sembrano escludere ipotesi di morte violenta.
Era riverso a terra, col volto sul pavimento ed il braccio sotto al costato. E’ stato ritrovato così un uomo, apparentemente di mezza età, la cui identità resta da identificare. Morto probabilmente già da almeno 6-7 giorni dato lo stato di decomposizione in cui versava quando un residente ha dato l’allarme. L’uomo, forse un senzatetto (ma si tratta di una ipotesi investigativa), è stato ritrovato all’interno dell’ultimo garage di un corridoio di box privati di via Sabotino 14. Al piano terra di una popolosa palazzina c’è l’ingresso della rimessa, aperta seppur sorvegliata da telecamere, dove è facile introdursi all’interno.
Al centro, con la maglietta bianca, il vice questore aggiunto Alessandro Albini, capo della squadra mobile e che in questi giorni dirige il commissariato di Civitanova
Ad allertare la polizia un residente, Sandro Cenci: «ho parcheggiato lo scooter in garage verso le 12,30 ed ho subito avvertito un odore fortissimo, nauseante. Ho pensato lì per lì ad un animale morto, poi con la torcia ho guardato verso l’ultimo box e ho scorto il cadavere di un uomo». Tutto il corridoio, una ventina di metri, è al buio e non è facile accorgersi della presenza o meno di altre persone. Il proprietario del garage, rintracciato dalla polizia, ha detto che da diversi mesi non andava nel suo box. All’interno non vi sono auto, solo un tavolo con delle coperte usato probabilmente come giaciglio e un paio di bottiglie di birra.
Sul posto immediatamente sono intervenuti gli uomini della scientifica e i vigili del fuoco con tenute speciali, maschere antigas e ossigeno per spostare il corpo e consentire a scientifica e all’addetto dell’Asof di caricare il corpo nella bara. Un’operazione resa complessa anche dalla porta basculante del garage che era aperta, ma forzata e che è stata rimossa completamente per consentire le operazioni di recupero del corpo.
L’uomo indossava dei jeans e una maglietta, ha la carnagione chiara. Il volto è irriconoscibile, non ha documenti e potrebbe essere difficile l’identificazione per le condizioni del cadavere in avanzato stato di decomposizione (difficile anche prendere le impronte digitali) . Al momento gli inquirenti sembrano escludere l’ipotesi di una morte violenta: sul corpo non vi sarebbero segni di una aggressione o altri elementi che facciano pensare ad un omicidio inoltre tutto era in ordine all’interno del garage, non c’erano segni di una colluttazione.
Forse si tratta di una morte del tutto naturale dal momento che non sono state trovate neanche tracce di stupefacente o siringhe per ipotizzare un’overdose. Il corpo è stato portato all’obitorio dell’ospedale di Civitanova. Prevista per domani la ricognizione cadaverica. Gli inquirenti per ricostruire l’accaduto utilizzeranno anche le riprese di una telecamera ad alta definizione che si trova all’ingresso del corridoio del garage. Le indagini sono condotte dalla polizia del commissariato di Civitanova coordinate dal pm Claudio Rastrelli. Nella zona non ci sono denunce recenti di scomparsa.
(Servizio aggiornato alle 18,30)
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La nostra città sta vivendo una situazione kafkiana è come una collettività di uomini e donne che corrono su due binari diversi e destinati ad non incontrarsi mai. Tutto questo in palese assenza o di un Controllore distratto. Da un lato c’è la “Città da bere”quella spensierata della movida e delle feste a a tutti i costi e costi quel che costi e dall’altra la città in serie difficoltà dove gruppi sociali e persone sempre più massicciamente salgono al Terzo Piano di Palazzo Sforza dove operano i servizi amministrativi Sociali dove drammi umani si consumano in uno stillicidio anche di morte e dei tanti dimenticati poveri e persone anziane sole in aree degradate del centro come in periferia.
Intanto il “controllore di questi binari è distratto se non assente. Quando è presente è parzialmente efficace perchè non ha targhet sociali su cui puntare la massima attenzione e il meglio degli interventi possibili.Oggi abbiamo un altro morto in una situazione di estremo disagio e squallore.Un dimenticato,una morte che ci interroga : chi era questo uomo che è morto,da dove veniva, la sua storia ,cosa non abbiamo fatto perchè non ci fosse il tragico epilogo ? Dove stava il “controllore di quel convoglio sociale che viaggia e continua a viaggiare su due binari destinati a non incontrarsi ma ma anche a non trovare mai una stazione sicura?
Tutto questo sta avvenendo mentre domani Sindaco e Consiglio Comunale , in perfetta estraneità con la città reale quella dei due binari che non si vuole che si incontrino a metà strada,si apprestano a votare un Bilancio di circa 80 milioni di € con il solito vecchio metodo da Statuto Albertino per grazia ricevuta per i sudditi. LIntanto il Gran Cerimoniere incita: che lo spettacolo continui.