Furto alle macchinette dell’università, arrestato Niki Piersanti. Per il 31enne maceratese si tratta del secondo arresto nel giro di un paio di settimane dopo che i primi di luglio era finito in manette per un furto all’istituto d’arte Cantalamessa di Macerata (per quel fatto è stato condannato a un anno e 4 mesi). Piersanti la scorsa notte ci ha riprovato, il suo obiettivo erano sempre i soldi che si trovano nei distributori automatici di bibite e merendine. Il colpo questa volta lo ha tentato all’università di Macerata, al dipartimento di Economia e Diritto, in via Crescimbeni. Nelle prime ore di questa mattina, dopo essere entrato forzando una porta, Piersanti ha portato via 60 euro dai distributori e anche bibite, merendine, caramelle e succhi di frutta. Ma alcuni residenti hanno sentito dei rumori e, allarmati, hanno chiamato la polizia. Sul posto è arrivata una volante della questura di Macerata, con a bordo due assistenti capo. I poliziotti hanno controllato e hanno atteso che Piersanti uscisse dopo il furto. Quando lo ha fatto lo hanno bloccato e arrestato. Ora si trova si trova agli arresti domiciliari nella sua casa di San Ginesio. La scorsa settimana Piersanti era stato condannato per dei furti messi a segno all’ateneo di Macerata nel febbraio del 2013, sempre al dipartimento di Economia e Diritto. In quel caso la sentenza era stata di due anni e 2 mesi. Il giovane era sottoposto all’obbligo di firma. Piersanti è assistito dalla dottoressa Sara Ferretti dello studio Scheggia.
(Gian. Gin.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Evviva…!!! Lasciate aperti i distributori… almeno non fa danni…!!! Fatelo rubare con tranquillità…!!! Mangia solo merendine e beve succhi di frutta…!!!
Questo ragazzo va aiutato a tutti i costi. Il Sert e la famiglia dovrebbero fare opera di forte pressione affinché Niki decida di andare in una qualche comunità come misura alternativa al carcere: sarebbe la sua salvezza.
Questa vicenda rende perfettamente l’idea delle condizioni in cui versa lo stato di diritto in italia…questo doveva stare in galera gia’ da un pezzo ed invece no se ne va’ in giro a commettere altri furti….a spaccare le pietre alla foce del chienti dovrebbero mandarlo…peraltro e’ stra recidivo…
questo figlio lo vedevo sempre al terminal e mi metteva un’ansia solo a vederlo……
A me ha sempre fatto venire in mente Mamma ho perso l’aereo… 😀
Si ma lui ha fatto il nuovo film Tesoro ti ho svuotato il portafogli
provare ad aiutarlo??capire che disagio ha??non mi sento di criminalizzarlo più di tanto…si ha fatto degli sbagli..ha biglietti scaduti ,è vero,ma almeno non morde al controllore..ha molestato qualcuno???scippato?? stuprato??c’è chi ha fatto di peggio
Al Ritz sarebbe perfetto! Ma va bene anche Tuc, Kit Kat, Estathè…
Qui c’è la recidiva…
No vi prego non ricominciamo come l’altra volta……………
hai ragione..ma c’è chi compie crimini maggiori e il giorno dopo è fuori..facciamo come con i clandestini..diamogli casa vitto biglietti gratis sanità gratis e vediamo se è recidivo
ha rubato 60 euro 4 succhi de frutta e due fiesta pure moscie dal caldo!!è vero il furto è sempre furto…
Non è questione di crimini maggiori o minori, un crimine è un crimine e di norma ad ogni gravità di crimine corrisponde una pena. il problema è che le pene esistono solo per gli onesti………….quindi l’unica cosa che posso capire è che noi siamo dei poveri stupidi perchè il crimine paga.
non per giustificare ma alla fine di che bottino parliamo? 100 euro…mi piacerebbe molto vedere come reagirebbe chi ha usa certi toni con lui ( che io non conosco) magari di fronte a qualche tizio, forse banca Marche, bottino 1000 volte piu alto….
poi non sono 4 merendine………..ma sono 15 anni di furti e maltrattamenti di cani…………….niky è un problema serio fattelo dire da tutti quelli che ha derubato in 15 anni. si droga da altrettanti anni e ogni volta c’è chi lo vuole aiutare. bene fatelo, prendetelo a casa vostra e AIUTATELO
fa bene….tanto in italia ci sono clandestini denunciati anche 80 volte per furto e ancora girano liberamente….lui sta solo a 2….
avoglia quanta strada deve fare ancora il ragazzo!
Di fronte a episodi del genere torno sempre a stupirmi di come ci siamo avvitati su noi stessi, dall’epoca delle “grandi riforme” degli anni fra i Sessanta e i Settanta.
Così come la legge Basaglia disegnò una nuova figura di malato, quella del “matto capace di decidere da solo”, con la conseguente farsa-tragedia dei malati psichiatrici che da allora furono mandati liberi per il mondo e scaricati sulle spalle delle famiglie, restando solo, per proteggere loro e chi stava loro accanto, la strada irta di difficoltà e di ridicole goffaggini burocratiche del TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), per il quale io ti ricovero e ti curo per la malattia mentale, ma dopo x giorni (mi pare 20), che tu sia “guarito” o meno, io ti debbo, per legge, riscaraventare nel mondo, così per i tossicodipendenti, come questo sciagurato Piersanti, le nostre norme prevedono che la cura della tossicodipendenza debba avvenire su loro stessa iniziativa: come pretendere che uno che sta affogando in mezzo all’oceano debba salvarsi da solo, magari facendo a nuoto quei trecento-quattrocento chilometri che lo separano dalla riva più vicina. E che scherziamo?! Guai a imbragarlo con una cima e issarlo a bordo di una barca, o, almeno, tirargli una ciambella salvagente: si lederebbero la sua dignità di persona e la sua autonomia.
A chiunque non sia uscito col cervello spappolato dalla vita nel delirio socio-progressistico dell’Italia degli ultimi quarant’anni è evidente che il caso di Piersanti e dei tantissimi come lui si risolve in un modo solo, e cioè impacchettandoli, volenti o nolenti (meglio se volenti, ma fa lo stesso se nolenti), e affidandoli a qualcuno come il mai abbastanza rimpianto e compianto Muccioli che, magari legandoli al letto e prendendoli a schiaffoni se sgarravano, li resettava come persone, sottoponendoli ad anni di cure a base di fatica manuale e di sacrificio.
Ma, ripeto, per dotarsi di un apparato di leggi che consenta di imporre questo, occorrerebbero una maggioranza di non cerebrospappolati che, temo, non ci sia più.