La provincia nei plastici 3D
Per sviluppare il territorio
e giocare con la storia

MACERATA CREATIVA - Il geografo Alberto Antinori utilizza foto e droni per digitalizzare le aree archeologiche, i beni culturali e studiare il comportamento dei bacini idrici. Tante le applicazioni possibili, dalla prevenzione delle calamità alla progettazione condivisa con la cittadinanza

- caricamento letture
Alberto Antinori

Alberto Antinori

di Marco Ribechi

Entrare in google earth per fare un viaggio virtuale nei luoghi conosciuti fino ad arrivare davanti al portone della nostra casa. E’ una tentazione a cui nessuno può resistere per vivere lo stupore delle nuove frontiere tecnologiche con lo sguardo affascinato e sognante di un bambino. Ma come avviene realmente la mappatura di un territorio e quali sviluppi può racchiudere per una città come Macerata? All’interno del progetto Macerata Città Creativa (leggi l’articolo) trova posto una realtà che da decenni è all’avanguardia nel campo dei rilievi topografici, quelli cioè che trasformano un dato fisico in una mappa, in qualcosa di cartaceo o digitale da poter comodamente consultare da casa. Si tratta della GeoInformatiX di Alberto Antinori che dai primi anni ’90 utilizza i dati rilevati da esperti del settore per sostenere la pianificazione territoriale. «Quando ho iniziato a lavorare i computer non erano in grado di elaborare la quantità enorme di dati necessari per costruire delle mappe accurate come quelle di oggi – racconta Alberto Antinori – Oggi invece queste tecnologie sono alla portata di tutti, vengono utilizzate ad esempio dai comuni, dalle università, dagli studi tecnici e dalla polizia. Opero soprattutto nel telerilevamento, cioè utilizzo immagini digitali, per creare dei modelli 3D del territorio. Combinando i modelli morfologici del terreno (DTM)  e le foto aeree si possono creare dei plastici digitali, che non sono altro che la versione virtuali dei normali plastici creati da architetti e ingegneri». Oggi la GeoInformatiX può utilizzare macchine fotografiche digitali e droni, ma all’inizio della sua attività Antinori era costretto a far intervenire costosi aeroplani con sofisticate attrezzature per poter fotografare dall’alto le aree di interesse. Ma quali sono le applicazioni concrete di questi studi, che possono interessare anche il normale cittadino?

Plastico per il progetto strada Valche di Matelica03

Plastico per il progetto strada Valche di Matelica

«Le applicazioni sono praticamente illimitate e le mappe si possono arricchire con nuovi dati a seconda delle esigenze. A Matelica nel 2008, ad esempio, con il geometra Giovanni Bartocci del Comune, è stata utilizzata la cartografia tecnica appena aggiornata per informare i cittadini su un progetto di una strada tangenziale. Per molti anni la costruzione della variante Valche era rimasta bloccata anche a causa della diffidenza della popolazione. Abbiamo costruito un plastico digitale dell’area molto dettagliato per mostrare ai cittadini le trasformazioni che il loro territorio avrebbe subito. Si è potuto ad esempio simulare un viaggio sul tratto da costruire e l’opera è stata illustrata a chiunque molto più efficacemente che con le mappe tecniche. E’ un esempio molto illuminato e illuminante di partecipazione alla cosa pubblica».

Tavola Piano di Classifica Immobili Macerata

Tavola per il piano di classifica degli immobili

Un altro progetto sviluppato  dalla  GeoInformatiX riguarda il comportamento idrografico dell’intera regione. «Questo è un progetto su cui abbiamo lavorato per 6 mesi – racconta orgoglioso il geologo –realizzando un’analisi 3D di tutta la regione per il piano di classifica degli immobili del Consorzio di Bonifica delle Marche. Sono stati applicati i criteri di riparto indicati dall’ente per la determinazione della tassa consortile in base alle caratteristiche fisiche, idrauliche e idrogeologiche degli oltre 9.000 fogli catastali e dei 17.500 sub-bacini idrografici che sono stati delimitati. In altre parole, in base alla posizione di terreni e fabbricati, alla pendenza, alla morfologia e altri fattori si è potuta ripartire con precisione la tassazione da applicare. La maggior parte delle mappe prodotte in questo studio riguardano il comportamento idrologico del territorio. Dati come questi sono preziosi per una regione a continuo rischio ambientale. Studiare il comportamento del terreno e delle precipitazioni aiuta a prevedere gli errori: correggere pratiche errate può aiutare a limitare i disastri causati dalla pioggia e dalle intemperie». Da un lato la conoscenza  e dall’altro la progettazione anche per la  prevenzione. Nel mezzo l’utilizzo dei dati per fini didattici o divulgativi.

Ruderi del Teatro di UrbsSalvia ripresi col drone di DroneSense

Ruderi del teatro di Urbs Salvia ripresi col drone di DroneSense

«Un altro progetto molto complesso, realizzato nel 2013 per l’associazione sistema museale di Macerata con la supervisione di Roberto Perna, ha riguardato la ricostruzione della valle del Fiastra e di Urbs Salvia  dell’epoca augustea. E’ un progetto unico al mondo per estensione e contenuto: si sviluppa su una superficie di 10.500 ettari in cui abbiamo  ricostruito con molto dettaglio anche le centurie, ovvero la suddivisione del catasto agrario romano. La ricostruzione del paesaggio è stata molto complessa, basti dire che include oltre un milione di piante; nel plastico digitale interattivo, le immagini del terreno sono state ricavate da foto aeree del 2007, ritoccandole e ricomponendole per mostrare come doveva essere quel territorio quasi 2mila anni fa sulla base delle conoscenze maturate in decenni di studi dell’Università di Macerata.

Profilo&sezione teatro nel plastico di UrbsSalvia (modellazione del monumento di GRender di Giovanni Villani)

Profilo e sezione del teatro nel plastico di UrbsvSalvia (modellazione del monumento di GRender di Giovanni Villani)

Sarebbe molto interessante replicare la modellazione per altre epoche fino ai tempi moderni realizzando un nuovo strumento per lo studio e la divulgazione delle conoscenze sulle  trasformazioni  antropiche  del territorio attraverso i secoli. Vedere in 3D i dati raccolti permette infatti di verificare e comprendere meglio le informazioni storiche e geografiche». Alberto Antinori è coinvolto come socio di PlayMarche Srl, spin-off e startup innovativa  di UniMC che collabora con il comune di Macerata per la candidatura a Città Creativa dell’Unesco, nel progetto  DCE (Distretto Culturale Evoluto) e sta lavorando alla digitalizzazione 3D di beni culturali. «Attualmente sto realizzando i modelli 3D di fossili presenti nei musei provinciali tramite la  recentissima tecnica SfM (Structure for Motion che permettedi ricostruire virtualmente un oggetto in 3 dimensioni tramite foto scattate da diverse angolature). Una cosa interessante e creativa è che utilizzo le stesse metodologie di rilevamento del territorio e le applico ad altri soggetti.  Il nostro approccio nel progetto DCE è multidisciplinare e collaborativo: riuscire a coinvolgere sempre più realtà nella gestione delle risorse (non solo culturali) del nostro territorio, permetterebbe di amministrarle e comunicarle con una raffinatezza ed efficacia fin’ora impensabili».

 

Complesso Tempio e Criptoportico nel plastico del territorio di UrbsSalvia (modellazione e rendering del monumento di GRender di Giovanni Villani)

Complesso tempio e criptoportico nel plastico del territorio di UrbsSalvia (modellazione e rendering del monumento di GRender di Giovanni Villani)

 

Modello solido 3D degli scavi di Hadrianopolis dalle riprese aerofotogrammetriche con Drone di DroneSense

Modello solido 3D degli scavi di Hadrianopolis dalle riprese aerofotogrammetriche con Drone di DroneSense

 

Mesh 3D del plastico per il progetto strada Valche di Matelica

Mesh 3D del plastico per il progetto strada Valche di Matelica

 

Plastico per il progetto strada Valche di Matelica

Plastico per il progetto strada Valche di Matelica

 

 

 

 



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X