Macerata in lutto per la morte di Silvio Spaccesi. Il noto attore e doppiatore, nativo della città, si è spento la scorsa notte all’età di 89 anni nella sua abitazione di Roma dove viveva da tempo. Nel corso della sua carriera Spaccesi ha svolto anche il ruolo di doppiatore e per anni ha impersonato il padre di San Francesco d’Assisi nel musical “Forza venite gente”. La settimana scorsa Spaccesi aveva perso la sua compagna di vita e di scena Rosaura Marchi (leggi l’articolo). Cinque anni fa, Silvio Spaccesi, nato attore al teatro don Bosco, alla scuola del grande formatore di giovani don Ennio Pastorboni (l’angelo che si prodigò per soccorrere tanti maceratesi dopo il bombardamento del ’44), come pegno di gratitudine aveva donato la sua piece Don Pasquale ai Salesiani. Al don Bosco aveva più volte in tempi recenti allestito “Forza, venite gente”, così pure allo Sferisterio in tempi meno recenti. Da ricordare che aveva partecipato, con Nino Manfredi, al film “Cafè Express” come controllore di treni, e per aver partecipato ad altri film minori con location a Sarnano. Da tempo meditava il grande ritorno a Macerata, tanto che adesso un gruppo di operatori culturali (tra i quali Mauro Perugini) intitolerà a suo nome l’associazione culturale che presto debutterà. Non amava molto il suo lavoro nell’ufficio pubblico a Macerata dove era impiegato in passato. Approfittava delle soste in bagno per ripetere le parti in teatro che poi recitava la sera. Voleva ridare vita al centro storico rianimando il cinema Italia riportandovi (insieme alla cinematografia) la tradizione, illustre in città del cabaret con un corso, “Macerata ridens” di comicità, unico nelle Marche. Presidente dell’associazione e direttore del corso sarebbe stato proprio Silvio Spaccesi al cui nome ora sarà intitolata la scuola che prenderà il via.
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Una notizia che mi addolora veramente; tanto più in contrasto a tutte le risate che gli devo per la sua comicità genuina e travolgente. Attori di così talento e carattere ne nascono uno ogni cent’anni. Un vero signore della scena. Macerata può vantare di avergli dato i natali, e i geni .
Sentite condoglianze ai suoi cari, e a tutto il pubblico che come me adorava la sua arte autentica.
RIP
Cordoglio. Ringraziamento per averci fatto passare momenti molto sereni. Merita una via intestata al suo nome. Quando mi si chiede perché amo Macerata, rispondo che questa città mi ha dato momenti esaltanti grazie ai suoi contemporanei illustri dell’arte, della poesia, della cultura… Macerata merita Amore. . Silvio Spaccesi era uno di questi maceratesi, che tali rimangono pur lontani.. E’ un bella morte, ad una settimana dalla compagna Rosaura. Pace per entrambi.
Ciao, Silvio. Le ultime volte che ci siamo visti in città avevi fatto anticamera in Comune per cercare di ottenere il Lauro Rossi (senza speranza). Avevamo quindi parlato d’altro: di poesia, della tua scuola romana dalla quale qualche volta mi chiamavi per un saluto, del passato sui praticabili maceratesi a fianco degli altrettanto indimenticabili Ugo e Maria Giannangeli, Evro Piangiarelli, Renzo Pallotta. Che “occhiu virbu”, Silvio, che avevi. E che invidia, quel mezzocilindro marrone che indossavi d’inverno e che non sono mai riuscito a trovare nemmeno a Montappone. E che invincibile simpatia, e umanità, e cordialità nel tratto. E che intatta maceratesità!
Ciao, Silvio. Prega dal Cielo affinché le eccellenze maceratesi abbiano un posto in città da vive, non solo da morte.
Grande personaggio. R.I.P.
R.I.P.
Si vedeva poco a Macerata ma sempre una persona disponibilissima…
Riceviamo il cordoglio dell’amministrazione comunale di Macerata:
“La scomparsa di Silvio Spaccesi lascia un vuoto incolmabile nel mondo cinematografico e teatrale italiano ma soprattutto nella città. Apprezzato per la simpatia e la poliedricità delle sue perfomance, Spaccesi rimarrà nei cuori di tutti i maceratesi, che lo hanno sempre considerato un abile e fidato portavoce e rappresentante delle caratteristiche migliori della nostra terra.
Spaccesi era una persona che dietro la grande simpatia sapeva comunque mostrare le sue straordinarie qualità umane e culturali. Amava tornare a Macerata, città dove aveva mosso i primi passi di una carriera colma di successi e che lo ha visto recitare al fianco di grandi attori e dare voce a personaggi immortali di film che hanno fatto la storia del cinema. Mancherà la sua aria sorniona, la sua genuinità e la sua semplicità, tutte doti che lo hanno reso grande. Macerata non dimenticherà uno dei suoi figli più illustri”
@Cordoglio amministrativo maceratese. Ma come,non avete prestato il Lauro Rossi a chi con Ferretti vi portava lustro e gli avete fatto fare anticamera? Non oso nemmeno immaginare chi ha avuto tale presunzione, codardia e maleducazione? E adesso, ipocritamente cordogliate? L’Atene delle Marche!?!?!?