L’acqua dei Sibillini
nei rubinetti di casa fino alla costa

Trova compimento l'acquedotto del Nera. In un anno e mezzo sarà realizzato il tratto Tolentino-Pollenza, con un bando da 5 milioni e mezzo di euro. Entro il 2015 si porterà l'acqua nelle frazioni di Sforzacosta e Piediripa, fino al comune di Corridonia passando anche per Civitanova

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Consorzio acquedotto del Nera

Da sinistra: marco Aquilanti, rappresentante del comune di Numana, Romano Carancini, sindaco di Macerata, Roberto Marincioni, presidente Consorzio acquedotto del Nera, Luigi Monti, sindaco di Pollenza

 

di Sara Santacchi

L’acqua della sorgente di San Chiodo, sui Monti Sibillini, finirà anche sulle tavole degli abitanti di Civitanova e Numana. Trova compimento l’acquedotto del Nera che arriverà fino alla costa con un finanziamento di 25 milioni di euro che permetterà di completare l’opera entro 5 anni. La parola fine dopo decenni di attività del Consorzio del Nera che per la prima volta arriva sulla vallata del Chienti. «Fino a oggi abbiamo servito la vallata del Potenza – spiega il presidente Roberto Marincioni – posso dire con orgoglio che finalmente i cittadini berranno acqua minerale anche oltre. In un anno e mezzo sarà realizzato il tratto Tolentino-Pollenza, con un bando da 5 milioni e mezzo di euro. Entro fine anno, poi, pubblicheremo un secondo bando che porterà l’acqua nelle frazioni di Sforzacosta e Piediripa, fino al comune di Corridonia». Dunque l’intero comune del capoluogo potrà bere l’acqua minerale direttamente dal rubinetto. «Un passo avanti di cui sono particolarmente soddisfatto – ha detto Romano Carancini, sindaco di Macerata – avremo in casa nostra acqua più buona di quella che compriamo. Risolto anche il problema del finanziamento, che il consiglio di amministrazione ha provveduto a trovare e coprire da solo, adesso dipende dal lavoro dei sindaci saper programmare nella giusta maniera il tutto. Sembrava un progetto, questo dell’acquedotto, che non doveva trovare compimento, invece finalmente vediamo la fine. La prossima “battaglia” a questo punto sarà aumentare la fruizione del’acquedotto da 150 litri al secondo a 300». Presente anche Luigi Monti, sindaco di Pollenza, comune che fa da snodo per l’acquedotto del Nera. Si dovranno, chiaramente, aumentare i controlli delle perdite delle condotte e superare i limiti riguardanti la gestione delle acque attraverso l’operato dei comuni così che l’acquedotto possa averne piena concessione. «La spesa per il completamento dell’opera sarebbe di oltre 30 milioni di euro – continua il presidente Marincioni – ma i dieci milioni che mancano al finanziamento li ricaveremo con lo sfruttamento dell’energia idrica proveniente dalle centraline con un progetto presentato da noi circa 2 anni fa e che permetterà di guadagnare circa 800mila euro all’anno. Su questo aspetto, siamo in attesa della risposta dell’Ato che speriamo arrivi quanto prima».



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