di Monia Orazi
Il reparto di psichiatria sarà trasferito da Tolentino a Macerata. Lo ha deciso il direttore dell’Asur Gianni Genga poiché l’ospedale di Tolentino, trasformato in lungodegenza e casa della salute, prevede servizi di riabilitazione ed assistenza ma mancano il dipartimento di emergenza ed i laboratori, necessari per poter svolgere in modo completo e in piena sicurezza il servizio di diagnosi e cura dei malati. Queste le motivazioni espresse nella determina con cui il direttore generale dell’Asur ha approvato il progetto preliminare dei lavori, per adeguare il primo piano della palazzina ex malattie infettive dell’ospedale di Macerata, in modo che possa ospitare il reparto Servizio psichiatrico diagnosi e cura. Nello stesso documento, si indice la gara per affidare ad un professionista la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori, per un importo di 89 mila euro, compresi gli oneri per la sicurezza. Il progetto preliminare, redatto dai tecnici dell’Asur, prevede lavori per un importo complessivo pari a 509 mila euro. Nel testo della determina Genga scrive che “il servizio psichiatrico diagnosi e cura venne trasferito nel 1999 in modo momentaneo a Tolentino per problemi di ristrutturazione della sede in cui era ubicato, presso l’Ospedale di Macerata, ed in attesa di definirne una sistemazione definitiva”. Si specifica anche che non è possibile accorpare il reparto psichiatrico di Tolentino con Civitanova, perché sarebbe superato il limite massimo di 14 posti letto, previsto dalla legge per questo tipo di reparto, per cui si è deciso per il trasferimento definitivo a Macerata, dopo il termine dei lavori, per cui considerati i tempi per la gara e l’esecuzione, occorrerà attendere almeno due anni.
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Speriamo solo che non sia un annuncio pre-elettorale e che, una volta fatte le elezioni, il Reparto non traslochi direttamente da Tolentino a Civitanova… ho vissuto in prima persona questa assurdità risalente alla fine del 1998, mi auguri che non se ne facciano altre per motivi meramente politici, come allora…
Ne sentivo proprio il bisogno. E’ un reparto dove rinchiudere i politici psicotici e i politici maniaci di grandezza.
Per fortuna che abbiamo Comi in regione che pensa al futuro di Tolentino, un consiglio France’, non pensare troppo!
faccio presente alla giornalista che ha scritto il pezzo ,che il rep.Psichiatrico -S.P.D.C. a Macerata non c’è stato mai,ma è stato aperto presso l’ospedale di Tolentino nel marzo del 1980 dopo l’entrata in vigore della legge 180 del 1978 di Basaglia.
Cara @Anna Tiranti (che mi sembra il nome proprio di una ex caposala del SPDC di Tolentino, ma scusami se mi sbaglio), capisco che siate tutti affezionati a Tolentino, al suo ospedale e al SPDC (dove peraltro ho lavorato come medico per tre anni), ma addirittura negare la realtà non si può, sennò siamo più matti di quelli che pretendiamo di curare… quando furono accorpate le ex USL di Macerata e Tolentino, che avevano ognuna il suo SPDC, dovendone rimanere uno solo si scelse per motivi politici di lasciare aperto quello di Tolentino, portando il CSM (Centro di Salute Mentale) di Macerata dentro l’ospedale e snaturandolo in modo che si occupasse contemporaneamente sia dell’ospedale (Pronto Soccorso, Reparti, ecc.) sia del territorio, che avrebbe dovuto essere la sua unica funzione… da un punto di vista sanitario un’alchimia degna dell’ex direttore Veronesi, che per giustificare la chiusura del SPDC di Macerata disse che stava meglio a Tolentino perché il luogo era più «baricentrico» rispetto al territorio della USL… quando lessi questa affermazione sulla stampa locale non sapevo se ridere o piangere, perché l’essere baricentrico ad un territorio va bene per un servizio territoriale come il CSM, non per un reparto ospedaliero come il SPDC, quindi si trattò di una scelta unicamente politica… se sei chi penso io puoi chiedere conferma a chi vuoi, la verità storica è questa e alcuni politici tolentinati anche di spicco lo sanno bene…