Tèa Leoni, “wow! Macerata”

‘Full immersion’ in città per la discendente della famiglia Pantaleoni. La diva di Hollywood è arrivata in Italia con i genitori e il fratello. Con lei anche il compagno di vita e di lavoro, l’attore americano Tim Daly. Ha visitato la villa di famiglia, la biblioteca Mozzi Borgetti, il palazzo del Comune, il teatro Lauro Rossi, Palazzo Buonaccorsi e infine è rimasta incantata dallo Sferisterio
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(in alto la galleria fotografica di Lucrezia Benfatto)

Tèa Leoni firma il registro degli ospiti al Comune di Macerata

Tèa Leoni firma il registro degli ospiti al Comune di Macerata

 

di Alessandro Feliziani

Wow!!! È stata questa espressione, tipicamente anglosassone, quella pronunciata con maggiore frequenza dall’attrice italoamericana Tèa Leoni durante l’intensa mattinata trascorsa a Macerata. Sorpresa da ogni luogo visitato, meravigliata davanti ad ogni cosa vista, stupita dalla calorosa accoglienza ovunque ricevuta. Una strabiliante giornata maceratese, carica di emozioni. Soprattutto emozioni. Per Elizabeth Tèa Pantaleoni – questo il vero nome dell’attrice – Macerata rappresenta, infatti, la terra della proprie radici. Qui era nato nel 1858 suo bisnonno Guido, ultimo proprietario di Villa Isabella, la dimora estiva di famiglia, che sorge in località Le Vergini. Qui sono vissuti i suoi prozii, Maffeo (celebre economista) e Raoul (che ebbe come padrino di battesimo Massimo D’Azeglio), il suo trisnonno Diomede, senatore e collaboratore di Cavour.

 

Tim Daly ha ritwittato il precdente articolo di Cronache Maceratesi

Tim Daly ha ritwittato il precedente articolo di Cronache Maceratesi

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Teà Leoni si affaccia dal balcone del Comune

 

“Dei miei antenati ho sempre sentito parlare quasi in modo leggendario e dopo aver letto alcuni articoli della professoressa Gabriella Saretto – ci dice l’attrice, con l’ausilio dell’interprete Lisa Kramer Taruschio – è nato in me ed anche in mio padre Anthony un forte desiderio di conoscere da vicino i luoghi delle nostre origini. Ero stata tante volte in Italia: Milano, Venezia, Roma, Napoli. Tutti soggiorni legati al mio lavoro e Macerata era sempre rimasta fuori dagli itinerari. Ora, finalmente sono qui”.

 

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Tèa Leoni davanti al mausoleo con il fratello Thomas e il padre Anthony

 

Tèa Leoni all'interno del mausoleo di famiglia

Tèa Leoni all’interno del mausoleo di famiglia. Al suo fianco la professoressa Gabriele Saretto

La “full immersion” di Tèa Leoni nelle proprie radici maceratesi è iniziata dal piccolo mausoleo – da anni in attesa di un non più rinviabile restauro – dove riposano i resti di Diomede e Isabella Pantaleoni, insieme a quelli dei loro figli, Raoul e Maffeo, oltre alla moglie di quest’ultimo Emma Ravogli. É stato qui che la diva ha pronunciato il primo “wow!” della giornata, mentre appena scesa dall’auto vi si dirigeva a piedi tenendo per mano l’attore Tim Daly, suo compagno di vita e di lavoro (i due stanno lavorando come protagonisti nella serie tv “Madam Secretary”). Accanto a loro anche i genitori di Tèa, il padre Anthony (figlio di Guido Pantaleoni jr, caduto in combattimento in Sicilia nel 1943 dove era giunto come volontario nell’esercito statunitense) e la madre Emily, il fratello Thomas con la moglie Alessandra, nata in Italia. Dopo l’omaggio reso alle tombe degli antenati, è seguita la visita a Villa Pantaleoni, dove l’attrice e sui suoi familiari sono stati accolti dagli attuali tre proprietari.

Foto con i familiari davanti al mausoleo

Foto con i familiari all’ingresso di villa Pantaleoni

 

Tèa Leoni e il compagno Tim Daly alla biblioteca Mozzi Borgetti

Tèa Leoni e il compagno Tim Daly alla biblioteca Mozzi Borgetti

Il contatto con i ricordi di famiglia è proseguito alla biblioteca comunale “Mozzi-Borgetti”, dove è stata aperta per l’occasione la sala che custodisce il prezioso fondo librario di Maffeo Pantaleoni, dato in custodia nel 2000 al Comune di Macerata dal Ministero delle Finanze. Oltre ad antichi libri di economia, ma anche di letteratura, gli eredi Pantaleoni hanno avuto l’emozione di poter sfogliare alcuni carteggi originali, tra cui lettere autografe di Cavour, D’Azeglio e Dumas indirizzate al senatore Diomede. E un’ulteriore testimonianza del ruolo svolto da Diomede Pantaleoni nel Risorgimento italiano è stato il libro dedicato al patriota maceratese Luigi Pianesi, che, durante un breve incontro avvenuto in biblioteca, la professoressa Daniela Gasparrini Pianesi ha donato ad Antony e Tèa Pantaleoni.

Tim Daly e Tèa Leoni a passeggio in centro storico

Tim Daly e Tèa Leoni a passeggio in centro storico

 

Tèa Leoni incontra il sindaco Carancini e l'assessore Monteverde in corso della Repubblica

Tèa Leoni incontra il sindaco Carancini e l’assessore Monteverde in corso della Repubblica

Il tempo di una breve passeggiata nel centro storico ed ecco l’incontro con il sindaco Romano Carancini e l’assessore alla cultura, Stefania Monteverde. Quando Tèa Leoni e i suoi familiari sono saliti al primo piano del Municipio – dove c’è stato anche l’incontro con i cugini residenti in Italia –  mancavano pochi minuti a mezzogiorno. Giusto in tempo per far ammirare agli ospiti, affacciati sul balcone, il nuovo orologio planetario che, alle 12 in punto, offre lo spettacolo del Carosello dei Magi. Orologio che ha sostituito sulla torre quello antico che, dopo l’Unità d’Italia, ormai da tempo non funzionante, fu fatto togliere proprio dal prozio dell’attrice, il sindaco dell’epoca Nazario Pantaleoni. L’orologio ha così tanto entusiasmato l’attrice ed il suo compagno, che subito dopo la firma nel registro ufficiale degli ospiti, hanno voluto vistare la torre e vedere il meccanismo.

Tim Daly, Tè Leoni e Romani Carancini sul balcone del Municipio con l'orologio sullo sfondo

Tim Daly, Tè Leoni e Romani Carancini sul balcone del Municipio con l’orologio sullo sfondo

Tèa Leoni a Palazzo Buonaccorsi

Tèa Leoni a Palazzo Buonaccorsi

Quindi rapida visita al teatro Lauro Rossi e a Palazzo Buonaccorsi, prima di scendere verso lo Sferisterio, il monumentale teatro all’aperto che il capostipite dei Pantaleoni, l’avvocato e professore Pantaleone (1766-1852), contribuì a finanziare acquistando diciassette palchi. Appena entrata all’Arena, l’ennesimo “Wow” e poi una lunga serie di domande rivolte da Tèa al sindaco Carancini e agli altri accompagnatori. Lo Sferisterio ha letteralmente “stregato” l’attrice newyorkese e l’attore Tim Daly, il quale è anche regista. “A New York avevo sentito parlare dello Sferisterio, ma non credevo fosse così”, ha detto la diva, la quale ha anche espresso il desiderio di poter assistere ad uno spettacolo lirico, magari già nella prossima stagione 2016.

Tim e Tèa allo Sferisterio

Tim e Tèa allo Sferisterio

tèa leoni porfessoressa saretto

La professoressa Saretto guida gli ospiti durante la visita al mausoleo

La visita al grande teatro all’aperto ha segnato il culmine di una meravigliosa mattinata maceratese. “Non immaginavo tutto questo, veramente beautiful”, ha detto la star di Hollywood. Salutando e ringraziando tutti, è ripartita con una promessa fatta a se stessa e a Macerata: ritornerò!
Una ventina i film di successo interpretati da Tèa Leoni. In Italia il più noto è stato “The Family Man”. L’attrice è molto presente anche nelle reti televisive americane. Nel 2014 ha iniziato ad interpretare il personaggio di Elizabeth McCord, una donna diventata Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America nella serie televisiva “Madam Secretary”, di cui sono andati in onda ventidue episodi sulla CBS. In questa serie, che presto dovrebbe essere trasmessa anche in Italia, nella parte del marito della protagonista recita proprio Tim Daly, il quale – oltre ad essere attore – è anche un apprezzato doppiatore e produttore cinematografico statunitense. In Italia è noto principalmente per il ruolo del dottor Richard Kimble, della serie televisiva “Il fuggitivo” ed attualmente interpreta il ruolo di Peter Wilder in “Private Practice”.

 

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Tim e Tè all’uscita dalla Mozzi Borgetti

 

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Tea Leoni a Macerata Sferisterio

Tea Leoni a Macerata palazzo buonaccorsi 5



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