di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
Tari giù dell’8% a Macerata. Il consiglio comunale con 22 voti favorevoli (maggioranza e Udc) e 6 astenuti (opposizione) da il disco verde alla delibera già approvata dalla commissione bilancio (leggi l’articolo) che prevede la riduzione di 730 mila della tassa sui rifiuti. Una ratifica tutt’altro che immediata, a cui si è giunti dopo più di due ore di dibattito tra i banchi dell’assise. Il dilungarsi della discussione è legato, da una parte e dall’altra, soprattutto a polemiche dal sapore elettorale. A farla da padrone il gioco delle parti, delle nuove alleanze o delle rotture dovute agli ultimi scossoni della campagna elettorale. Il culmine dello scontro è avvenuto proprio all’interno della maggioranza tra il sindaco Romano Carancini, il cui appello al voto favorevole, è stato rumorosamente interrotto dal capogruppo dei Comunisti Italiani e candidato sindaco Michele Lattanzi.
Un appello che si è fatto più acceso nel commento alle dichiarazioni del consigliere Stefano Blanchi (Comunisti Italiani), sui ritardi dell’amministrazione nell’operazione di sintesi Smea-Cosmari «L’intervento di Blanchi è un’offesa alla sua intelligenza – sentenzia Carancini – sulla vicenda Smea-Cosmari c’è qualcuno che ha fatto una scelta. A differenza del suo capogruppo che quando era assessore aveva lasciato Macerata al 33% di differenziata». Riecheggia l’interruzione di Lattanzi nella sala consiliare: «Vergogna. Avete impiegato tre anni per la cessione della Smea a Cosmari con relativo ritardo nell’aumento dei livelli di differenziata».
Non mancano screzi anche sul fronte dell’opposizione. Alla dichiarazione di voto favorevole da parte del capogruppo Udc, Ivano Tacconi arriva la polemica del coordinatore di Forza Italia, Riccardo Sacchi che interrompe : «Tu voti questa delibera e non noi, che vogliamo differenziarci dalla linea dell’amministrazione». Infervorata la replica: «Certo che la voto – tuona Tacconi – perchè c’ero io a fare la battaglia contro l’inceneritore o su altre tematiche ambientali già 30 anni fa. E oggi che abbiamo la possibilità di poter sostenere l’amministrazione su un traguardo raggiunto in favore di cittadini e famiglie non mi tiro certo indietro». Proprio Sacchi e Tacconi avevano aperto la seduta che proseguirà domani all’insegna dell’urbanistica a partire dalla delibera sulla realizzazione del completamento della direttrice per la SS77 nel tratto Collesentino-Foligno. Intervento sui bagni di via Berardi, l’oggetto dell’interpellanza firmata dal consigliere Udc e giornalino di fine mandato quello della richiesta mossa da Sacchi (leggi l’articolo).
«Un giornalino partigiano – commenta Sacchi – in cui per la prima volta dopo 20 anni di pubblicazioni non compaiono gli interventi dei capigruppo del Consiglio. L’operazione ha anche trovato dissenso da parte di membri autorevoli del centro sinistra come il segretario del Pd, Paolo Micozzi. Quali sono i costi dell’operazione? Il segretario comunale e il presidente del consiglio ne sono stati informati?». Immediata la risposta di Carancini: «Il giornalino è costato 8.200 euro Iva inclusa, compresi di redazione stampa e spedizione. L’amministrazione Meschini fece la stessa cosa inviando la pubblicazione prima della scadenza elettorale. Le rappresentanze consiliari possono esprimere dissenso rispetto all’operato dell’amministrazione nello spazio esclusivo ad esse dedicato nel sito del comune. Per ciò che riguarda la spedizione essa era stata programmata da prima della data ufficiale delle primarie, quando queste erano ancora previste il 25 gennaio. Quindi le finalità non avrebbero potuto essere elettorali. Per ciò che riguarda le considerazioni di Micozzi, a questo punto, lasciano il tempo che trovano». Via libera anche ai primi tre punti all’ordine del giorno: approvazione precedenti verbali dall’8 luglio al 15 dicembre; cessione a privati di aree in zona Peep di Piediripa e nuove modalità attuative della variante della Minitematica di via Mancini.
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Si riduce la TARI, arriva un traguardo per i cittadini e c’è chi riesce a polemizzare. Incredibile.
Capisco la campagna elettorale ma, negli ultimissimi mesi, Carancini ha speso 700.000 per l’orologio di piazza, ridotto le tasse comunali di 730.000, e programmato si spendere pi
Ancora con sta trota!? ricomprategliela senno’ fra un po’ la kapogruppo fara’ un’interrogazione uguale a tutte le precedenti: che fine ha fatto la trota? che fine ha fatto questo? che fine ha fatto quello?