Palestra ai pachistani, Marangoni:
“Scelta ipocrita del sindaco”

MONTE SAN GIUSTO - Dura reazione dell'assessore regionale in seguito alla concessione dello spazio per una giornata di preghiera da parte della giunta Gentili: "Fra una ventina d'anni gli stranieri saranno maggioranza e probabilmente riusciranno ad eleggere anche i sindaci". L'ex assessore Salvatori: "Non potete svendere un’identità e una storia gloriosa e una cultura di vera accoglienza"

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Il consigliere regionale Enzo Marangoni

Il consigliere regionale Enzo Marangoni

di Marco Ribechi

Il consigliere regionale Enzo Marangoni e l’assessore allo Sport del comune di Monte San Giusto, Andrea Salvatori, protestano contro la decisione del sindaco Andrea Gentili di concedere l’uso della palestra della scuola media Lorenzo Lotto alla comunità pachistana di fede musulmana (leggi l’articolo). La pacifica richiesta all’autorità comunale e la conferenza stampa pubblica per prendere le distanze dall’Isis non sono bastate a convincere i due oppositori che continuano a sostenere che la palestra non doveva essere lasciata in uso ai pachistani, che ne hanno chiesto la disponibilità per un solo giorno considerato sacro, quello della festa del profeta. «La palestra è stata costruita con le tasse degli italiani delle precedenti generazioni – afferma Marangoni –  e va concessa a ragazzi e adulti per fare sport e non per pregare. Risulta altamente ipocrita l’iniziativa delle riunioni stabilite dal sindaco di Monte San Giusto con le quali si intende accertare che i soggetti richiedenti la palestra non siano fondamentalisti islamici. Ma cosa si aspetta il sindaco? Che i musulmani presenti alle riunioni dichiarino apertamente di essere seguaci dell’Isis?».

Andrea Gentili, nuovo sindaco di Monte San Giusto

Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto

La preoccupazione del consigliere è rivolta al futuro, soprattutto per le problematiche causate dai ricongiungimenti familiari: «Gli stranieri superano ormai il 10% della popolazione con punte molto più elevate in certe città, ad esempio Monte San Giusto, Corridonia, Porto Recanati, fra una ventina d’anni gli stranieri saranno maggioranza e probabilmente riusciranno ad eleggere anche i sindaci». Secondo Marangoni i luoghi di culto ai musulmani dovrebbero essere concessi solo quando gli stati musulmani concederanno liberamente ai cristiani luoghi di culto nei loro stati. «Bisogna applicare il principio di reciprocità – afferma il consigliere di Forza Italia – invece in quegli stati i cristiani ed i fedeli di altre religioni vengono uccisi, crocifissi e seviziati». Non sono mancate considerazioni sul sistema legislativo italiano «La nostra legislazione colabrodo è intrisa di carità pelosa e tolleranza catto-comunista – continua Marangoni –  il motto dei musulmani è  “Grazie alle vostre leggi tolleranti, vi invaderemo con il ventre delle nostre donne e applicheremo a casa vostra le nostre leggi”».

L'Assessore allo Sport del Comune di Monte San Giusto Andrea Salvatori

L’ex assessore allo Sport del Comune di Monte San Giusto Andrea Salvatori

Allo stesso tempo anche Andrea Salvatori, ex assessore allo sport di Monte San Giusto, sente il dovere di pronunciarsi sull’accaduto. «Non ci sembra affatto normale che l’amministrazione scelga Macerata per l’annuncio, cosa ha da temere a Monte San Giusto? – afferma l’ex assessore – Non serve un Sindaco a porre il sigillo ad un pensiero di pace, sono coloro che si dichiarano portatori di pace a dimostrarlo. Ritengo che chi vuol pregare sia degno di rispetto e sia un suo diritto, ma ritengo anche che volersi  integrare sia anche apprezzare una cultura che è stata ospitale. Lo sprezzo per gli atti degli assassini dell’Isis doveva essere già manifestato e non scambiato con la palestra. Ci piacerebbe che l’Amministrazione avesse comunque maggior rispetto per l’intelligenza dei sangiustesi che oggi hanno un sindaco e degli amministratori che comunicano ai compaesani in “videoconferenza” da   Macerata, che continuano con la politica dell’immagine e che si fanno portavoce di una comunità che rappresenta una parte della popolazione e che spero sappia integrarsi con intelligenza e buon senso, senza bisogno di “accompagnatori sociali”». E l’ex assessore denuncia anche il malcostume di molti amministratori che «invece di salvaguardare e promuovere un’identità e una storia gloriosa e una cultura di vera accoglienza svende tutto per piegarsi al fine di sedere su una sedia che piano piano diventerà sempre più scomoda».



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