di Maikol Di Stefano
La Civitanovese ha un nuovo acquirente. E’ Giuseppe Cerolini (come anticipato ieri da Cronache Maceratesi), imprenditore e civitanovese doc, sarebbe pronto a subentrare a Luciano Patitucci alla guida della società di via Martiri di Belfiore. A parlare a nome del commerciante, sono i tifosi rossoblu e l’avvocato Diego Perrone. “Il 16 febbraio, – spiega il legale – il signor Luciano Patitucci ha avuto un incontro con Giuseppe Cerolini, negli uffici di quest’ultimo. Finalità dell’incontro è stata quella di portare a conoscenza dell’attuale compagine societaria la dichiarazione d’intenti dello stesso Cerolini. Il quale conferma e rende pubblica l’intenzione di acquistare l’intera società per la realizzazione delle finalità sportive ad essa connesse”. Arriva quindi l’ufficialità, dopo giorni di indiscrezioni: la società rossoblu ha un acquirente (anche se al momento Cerolini preferisce non comparire pubblicamente). La situazione societaria però va chiarita: infatti l’imprenditore marchigiano vuole prima di tutto visionare i libri contabili che stando alle parole dell’avvocato Perrone, ancora non sono mai stati presentati dalla B&L Industries, società oggi proprietaria della Civitanovese. “Cerolini ha avanzato al signor Patitucci, – prosegue l’avvocato – la richiesta di esibizione della documentazione contabile, a sostegno delle dichiarazioni rese pubbliche dallo stesso presidente, nella conferenza stampa del 12 febbraio, quando dichiarò che la situazione debitoria attuale supera la cifra di 700mila euro”.
Una cifra, quella detta da Luciano Patitucci, che senza carte alla mano non può essere verificata (il bilancio di previsione fatto dalla scoietà parla di un debito che a giugno raggiungerà gli 870mila euro). Documenti contabili che a detta del legale civitanovese, non sono mai pervenuti negli uffici di Cerolini. Infatti, pur avendo dato la propria disponibilità, il presidente rossoblu aveva voluto prima interessare nella questione dei consulenti finanziari personali. “Trascorse 24 ore dall’incontro Cerolini-Patitucci, – spiega Perrone – in assenza di segni tangibili, ho contattato personalmente il signor Patitucci per chiedere riscontri e un seguito agli impegni presi. Lo stesso riferiva, che il giorno successivo (ovvero lo scorso 18 febbraio), sarebbero arrivati a Civitanova i preannunciati consulenti fiscali”. Consulenti che lo stesso avvocato ammette di aver incontrato nella sede della Civitanovese, ma non per aprire un tavolo tecnico: in quanto anch’essi erano sprovvisti dei libri contabili, ma finendo con l’aprire un semplice colloquio finito nel nulla. “Stante pertanto, – continua il legale e tifoso rossoblu – il comportamento di Patitucci e dall’intera B&L industries, insieme a lui e alla dottoressa Santinello, riteniamo di poter proporre linee guida finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo dichiarato. Ovvero l’acquisizione della Civitanovese ad opera di Giuseppe Cerolini. Per questo motivo è aperto per tutti i creditori o presunti tali, – sottolinea Perrone – un tavolo tecnico che si prefigge l’obiettivo, da raggiungere nel tempo massimo di 10 giorni da oggi, di acquisire tutta la documentazione contabile riferibile all’attività della Civitanovese”. Una vera e propria class action, quella proposta dai tifosi civitanovesi. Infatti nella prossima settimana (martedì, venerdì e sabato), saranno ricevuti tutti i creditori della società rossoblu a cui sarà certificata la propria spettanza. A fare ciò, un gruppo di specialisti i quali saranno poi testimoni giuridici della veridicità di tali crediti. Il tutto verrà fatto nella speranza che nel frattempo la B&L Industries porti i libri contabili a Civitanova e li consegni a Giuseppe Cerolini.
“Nelle more rinnoviamo pubblicamente, – spiega Perrone – l’invito già rivolto a Luciano Patitucci, estendendolo alla dottoressa Santinello, reale ed unico amministratore della Civitanovese, di fornire all’imprenditore Cerolini la documentazione contabile. Chiediamo in più al comune di Civitanova e a chi si è fatto garante, in ordine all’affidabilità dell’attuale compagine societaria subentrata solamente sei mesi fa, al già sconfortante Attilio Di Stefano”. Una società, quella guidata oggi da Luciano Patitucci, che quindi non vuole più essere vista in città dai tifosi più vicini ai colori rossoblu. Lo stesso Diego Perrone, nelle ultime settimane era stato legato più volte alla Civitanovese come suo legale, una realtà distorta che lo stesso avvocato spiega: “Io sono a disposizione della Civitanovese, intesa come credo sportivo, ma non sono l’avvocato di questa società. Non ho mai avuto il mandato legale, addirittura quando ho chiesto al presidente Patitucci di autenticare la firma per darmi tale incarico, quest’ultimo si è negato. Perfino nel momento in cui io stesso, mi sono messo a disposizione di andare a Roma nei suoi uffici”. In casa Civitanovese secondo i tifosi e Perrone, non tornano nemmeno i conti: “L’idea che il sottoscritto ha maturato, attraverso lo studio degli incartamenti ad oggi a disposizione, i soli presenti presso la sede della Civitanovese e spontaneamente consegnati dal presidente Luciano Patitucci in occasione dell’incontro personale avvenuto a Roma il 7 febbraio, è quella che il reale debito – prosegue l’avvocato – gravante sulle sorti della Civitanovese, all’esito di seri, legali e puntuali verifiche, risulterà essere inferiore a quello dichiarato o lasciato trasparire da Patitucci”. Nel frattempo, oltre ai debiti di terzi forse presenti su quelli elencati alla Civitanovese, ci sono scadenze che vanno pagate. Il prossimo 26 febbraio la società rossoblu dovrà saldare le vertenze di Damiano Nocera e Piergiorgio Perfetti per un importo di 2.900 euro, poi sarà la volta della causa in atto con Massimiliano Trillini: in quel caso la Civitanovese, dovrà sborsare 2.100 euro. In più come spiegato da Perrone, ci sono da pagare 4.950 euro per canoni scaduti in favore della Gi.Blu srl, proprietaria del residence dove dieci giocatori della prima squadra alloggiavano in questa stagione. La situazione non è delle più rosee, domani in mattinata è previsto anche un comunicato dello stesso Luciano Patitucci che intanto oggi aveva vietato, a qualsiasi tesserato rossoblu, di partecipare all’incontro avvenuto con l’avvocato Perrone e il restante gruppo di tifosi che una cosa vogliono sia chiara: “La Civitanovese deve tornare in mano solo a dei veri civitanovesi, come Cerolini”.
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E bravo l’imprenditore Cerolini, che si è dato allo shopping, contando sul suo contante.
Ha iniziato con il BAR ARAGNO, poi è toccato al BAR DEEP-BLUE e quando mi hanno detto che voleva comprare una squadra di calcio rosso blu, beh ho pensato al BAR CELLONA, invece era solo la Civitanovese. In bocca al lupo comunque!
Io ci andrei molto cauto.
Per favore, Bommarito, si spieghi meglio.