Macerata abbraccia la Cina
Inaugurati i busti
di Matteo Ricci e Xu-Guangqi

Si è svolta in grande stile e armonia la cerimonia conclusiva dello scambio di statue tra la municipalità di Shanghai ed il comune di Macerata, volto a rappresentare l'Italia intera. Tante le autorità presenti che hanno voluto ricordare come il gesto sancisca un patto di amicizia e cooperazione che promette grandi sviluppi per la nostra regione

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ambasciatore cinese

Le autorità e gli artisti posano di fronte ai busti

Le autorità e gli artisti posano di fronte ai busti

 

di Marco Ribechi

«I rapporti tra Cina e Italia hanno più di 2.000 anni di storia, dai tempi dell’antica via della seta con cui l’Oriente e l’Occidente entrarono in un circuito di scambi economici, commerciali e culturali. Poi, circa 400 anni fa, Matteo Ricci e il suo primo discepolo Xu Guangqi sancirono con la loro amicizia una più stretta interconnessione intellettuale, fatta di scambi reciproci, ammirazione e rispetto. Oggi noi siamo qui per costruire la via della seta marittima, quella del XXI secolo, con cui Macerata e Shanghai, l’Italia e la Cina stabiliscono un rapporto di pace, cooperazione e mutuo vantaggio». Con queste parole Li-Ruiyn, ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, ha voluto sintetizzare il significato della cerimonia dello scambio delle statue (leggi l’articolo) dei due grandi intellettuali avvenuto oggi nella sede della Fondazione Internazionale Padre Matteo Ricci, a Macerata.  Presenti, oltre all’ambasciatore, la delegazione cinese di cinque persone guidata dal responsabile per la cultura Song Haojie (tra loro anche Xu-Changxi, discendente di 13a generazione di Xu-Guangqi), il vescovo Nazareno Marconi, il vice presidente della Fondazione Internazionale padre Matteo Ricci Dario Grandoni, Francesco D’Arelli del Ministero Affari Esteri, l’assessore regionale Sara Giannini, il sindaco Romano Carancini, l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, l’ex presidente del comitato Celebrazioni Ricciane Adriano Ciaffi e altre autorità religiose e civili. Tra le tematiche più toccate durante i discorsi delle autorità sicuramente il concetto di amicizia è quello che è stato posto in evidenza e sottolineato con maggior vigore.

Il sindaco Romano Carancini alla cerimonia

Il sindaco Romano Carancini alla cerimonia

Se il sindaco Carancini, citando l’opera del gesuita “De Amicitia”  ha affermato che « il valore dell’amicizia è per i cinesi tra i cinque cardini dei rapporti tra le persone, senza l’amicizia le alte relazioni non avrebbero la forza per sostenersi. Quella che sanciamo oggi è il capo di un filo, un rapporto tra Oriente e Occidente che dobbiamo rendere più forte della roccia”. L’assessore Giannini ha invece sostenuto che «stiamo oggi vivendo, come tutti sanno, un periodo di grande difficoltà. La crisi non è solo quella economica ma soprattutto stiamo vivendo una crisi umana, di valori. Questa cerimonia vuole invertire la rotta e utilizzare i valori di rispetto, fratellanza, amicizia e amore tra i popoli come nuovo motore culturale ed economico». Allo stesso tempo è  stato anche ricordato come questa vicinanza porti con sè una grande prospettiva economica quantificabile in 10 miliardi di dollari annui, questo è la quantità di investimenti cinesi nel nostro paese. Insomma, l’esempio di Matteo Ricci e di Xu Guangqi è stato mantenuto più vivo che mai poiché tra i doverosi discorsi di ringraziamento e stima reciproca, si è parlato soprattutto di come il ponte gettato da questi due grandi studiosi quattro secoli fa sia ancora oggi un grande elemento di unione più che mai necessario.

L'ambasciatore cinese con i due artisti

L’ambasciatore cinese con i due artisti

Lo sviluppo e la promozione della cultura rinnova quindi ancora una volta la sfida alla città di Macerata promuovendosi come principale motore economico che aspetta solo di essere innescato poiché, grazie alla grande opera pionieristica svolta dal missionario, il nostro territorio ha guadagnato e guadagnerà sempre più stima in Cina a patto di saper mantenere questi rapporti saldi, sinceri e duraturi. Infine il vescovo Marconi è passato alla benedizione simbolica delle statue come a porre un ulteriore sigillo ben più elevato a conclusione di una giornata di festa che, passando per atti materiali cela in sé enormi potenzialità.

Il vescovo Marconi benedice le statue e l'amicizia tra i popoli

Il vescovo Marconi benedice le statue e l’amicizia tra i popoli

carancini ambasciatore cinese

Statue matteo ricci (38)

Statue matteo ricci (41)

Xi Giangqi

Xi Giangqi

Padre Matteo Ricci

Padre Matteo Ricci

Statue matteo ricci (25)

monteverde con i rettori

L’assessore Monteverde con i rettori Luigi Lacchè e Flavio Corradini

 

il discendente di Xu Guangqi

il discendente di Xu Guangqi

 

 



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