Conti in Comune,
risparmi per 360mila euro a Civitanova

SPESA - Questa la somma di quanto Palazzo Sforza ha recuperato riscuotendo dagli affitti arretrati e operando una serie di provvedimenti su recessione di contratti di affitto e tagli. Un lavoro certosino fatto dall'assessore al patrimonio Cristiana Cecchetti

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Il Comune di Civitanova

Il Comune di Civitanova

di Laura Boccanera

Spending review e riscossione crediti, il Comune contiene le spese per circa 360mila euro. Questa la somma di quanto Palazzo Sforza ha recuperato riscuotendo dagli affitti arretrati e operando una serie di provvedimenti su recessione di contratti di affitto e tagli. Un lavoro certosino fatto dall’assessore al patrimonio Cristiana Cecchetti e dagli uffici, che ha permesso il recupero e il risparmio di somme abbastanza consistenti per l’ente pubblico. Entrando nel dettaglio, sono stati incamerati 117.081 euro per il recupero crediti per mancati pagamenti. Attraverso la revisione di capitoli di spesa in attuazione della spending review sono stati totalizzati risparmi per ulteriori 55.233 euro. A questo va aggiunta la rinegoziazione dei canoni di affitto su immobili utilizzati per ospitare servizi comunali, per i quali è stata concordata una riduzione del 15%, che produrrà un contenimento delle uscite anche negli anni a venire. Sempre in tema di locazioni, i recessi anticipati decisi dall’amministrazione comunale hanno prodotto una riduzione delle spese per 68.260 euro circa. A questa somma si aggiunge un’altra cifra, i 121.000 euro annui per il venir meno del contratto d’affitto per i locali sede del corso di mediazione linguistica dell’Università di Macerata. Complessivamente, si tratta di poco più di 360.000 euro. «Sono molto soddisfatta – commenta l’assessore Cristiana Cecchetti – Intervenendo con oculatezza, voce per voce, siamo riusciti ad ottenere economie significative che incidono positivamente sul bilancio e consentono di liberare risorse per altre finalità. Tra le spese ridotte, merita un discorso a parte il recesso dai locali della Stella Maris, ex sede dell’Università. Una rinuncia dolorosa, perché si trattava di un costo che la nostra città sosteneva volentieri per una realtà importante. Come sappiamo, le scelte dell’ateneo maceratese sono state indirizzate all’accentramento dei corsi verso la sede primaria. Civitanova ha comunque mantenuto i suoi rapporti con l’Università, attivando subito una collaborazione con Camerino che porterà presto risultati preziosi per il nostro territorio».



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