di Laura Boccanera
Neanche un manifesto funebre per Alberto Mascaretti. La città ha appreso con tristezza della scomparsa di un uomo semplice, ma buono, solo fin dalla più tenera età, ma in qualche modo adottato dalla città stessa. Della sua morte alcuni amici sono venuti a conoscenza solo oggi, a tre giorni di distanza dal decesso avvenuto sabato scorso. Da tempo ormai Mascaretti, 63 anni, era ospite di Villa Letizia, ma nessuno ha pensato che fosse importante ricordare con un annuncio funebre la sua morte. Di questo si rammarica anche Amedeo Regini, conoscente e amico di Mascaretti che ha deciso così di celebrare per lui una sorta di “funerale virtuale” diffondendo la notizia e il ricordo della sua scomparsa, come un atto dovuto, per far sì che non venisse dimenticato. «Alberto se n’è andato in un modo quasi clandestino, come un alieno in città. Ha vissuto una vita dura e difficile ma in un mondo tutto suo – dice Regni – Un mondo fantastico dove ci si può solo voler bene. Mancherà a quanti lo hanno conosciuto, ai tanti con i quali scambiava battute e ai quali faceva ascoltare le sue amate canzoni e raccontava le sue birichinate da quel bambinone che era e al quale abbiamo voluto bene. In tanti lo vogliono ricordare e facciamo noi un annuncio funebre virtuale perché sia ricordato». Mascaretti era stato ricoverato da bambino a Budrio, in Emilia Romagna, in un istituto per ragazzi dove ha passato gran parte della sua vita. Da lì era arrivato a Civitanova alta dove è stato ospite per un periodo nella Casa di Accoglienza San Silvestro. Pur avendo delle parentele il 63enne viveva praticamente da solo e nell’ultimo periodo era ospite di Villa Letizia. I funerali si sono svolti ieri nella chiesetta interna alla struttura.
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indimenticabili le serate da vato’, mitico e unico bar de citano’ arda degli anni 80.
. Ora potrai raggiungere in cielo il tuo mito: Little Tony
Chi c’era lo sa, chi non c’era non potra’ mai sapere quanto era unico e mitico.
Ciao, Alberto.
grazie Amedeo Regini di averci fatto sapere di questa pur brutta notizia.
Ricordi quante serate trascorse nel tuo pub con il Maschera e la sua mega radio a cassette? Ricordi e sensazioni incancellabili.
Ciao, Alberto.
Augusto
Riposa in pace mitico Alberto.
Non possiamo nemmeno più incontrarci ed abbracciarci per strada a ricordare quei tempi,
come del resto lo abbiamo sempre fatto.
Porta con te il “sacchetto” della tua vita dove custodivi di tutto:
da tutte quelle leccornie e prelibatezze di cui eri goloso,
ai fazzollettini utilizzati e scombinati,
dalle cassete di Little Tony,
ai pacchetti di crackers frantumati,
dal mangianastri che mandavi a tutto volume,
alle sciarpe e cappelli che non indossavi.
Un ringraziamento sincero ad Amedeo che ci ha ricordato la sua scomparsa.
Alf.
Regini Amedeo, ti ringrazio…andava fatto. Tanti ricordi emergono dalla storia di Alberto, la Casa San Silvestro insieme ad altri ospiti vittime della istituzionalizzazione precedente che la 180 ha restituito anche se parzialmente, a tutti i cittadini…Vittorio Ripari, Capozucca il poeta, Bruno e altri, lo sciopero della fame e gli antagonisti politici e degli psichiatri all’apertura di quella casa. Ci si era riusciti e Mascaretti fu un protagonista.
non importa se ad un funerale c’è tutto il Paese o nessuno…..nessuna vita è sprecata per questo….