Vaccaj e le incognite dei lavori
L’associazione a difesa: “I soldi ci sono?”

TOLENTINO - Scritta una lettera al sindaco dove si sottolinea che mancano pochi giorni alla scadenza dei due anni e i lavori sono fermi. Nessun progresso e nessuna prospettiva di poter riportare il teatro agli antichi splendori

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Il teatro Vaccaj

Il teatro Vaccaj

di Marco Cencioni

Una lettera mandata al sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, una lettera che pone domande e cerca risposte. E’ quella inviata dall’associazione “Amici del teatro Vaccaj” i quali, preoccupati per la ricostruzione ormai ferma da tempo, chiedono se i soldi per mettere a posto il teatro ci sono ancora o no, basando le loro domande su dei documenti contabili in cui fanno riferimento nella lettera. «Quasi due anni fa alcuni delegati dell’associazione “Amici del teatro”, unitamente a lei e al responsabile del procedimento, l’ingegnere comunale Barbara Capeci – riporta la lettera – fecero un sopralluogo nel teatro Vaccaj per prendere visione dei lavori in corso appaltati nel giugno dell’anno precedente. Le opere da realizzare erano ancora molte ma l’amministrazione ci assicurava, per bocca del suo sindaco, che entro due anni i lavori sarebbero terminati. Mancano pochi giorni alla scadenza dei due anni e i lavori sono fermi, nessun progresso e purtroppo nessuna prospettiva di poter riportare il teatro agli antichi splendori. Oggi, se si escludono le attività dello scavo archeologico nel cortile degli artisti, i lavori sono ancora fermi. Le ricordiamo che i lavori del primo stralcio furono consegnati il 27 giugno del 2011 e dovevano terminare il 27 maggio 2012 per poi dar corso di seguito al secondo stralcio di completamento in base alle risorse disponibili che allora ammontavano a oltre 5 milioni di euro. In un articolo di Cronache Maceratesi del 30 Aprile scorso (leggi l’articolo) il sindaco Pezzanesi diceva: «Spero che al termine del mio mandato, prima della primavera 2017, riusciremo a restituire ai tolentinati il Vaccaj, che è uno dei teatri più belli delle Marche». «Quelle parole rappresentavano sicuramente la sua volontà, anche se facciamo fatica a comprendere perché – continua la lettera – a fronte di una dichiarazione non seguano atti concreti che la supportino, ma che di fatto vanno nella direzione opposta. Temiamo che il futuro del teatro Vaccaj sia ancora molto lontano e gli atti che lei ha approvato lo confermano».

Il teatro Vaccaj distrutto dal rogo

Il teatro Vaccaj distrutto dal rogo

I membri dell’associazione si riferiscono alla consistenza della “cassa” per la verifica delle risorse disponibili e al piano triennale delle opere pubbliche, dove quelle risorse trovano la loro destinazione per l’attuazione di programmi e progetti. Dai documenti si può facilmente capire che per l’esercizio 2014 il sindaco Pezzanesi aveva a disposizione oltre 4 milioni, al netto dell’importo di 1.175.407,79 euro riguardante i pagamenti già effettuati  risorse sufficienti a completare i lavori del primo stralcio e dar corso a quelli del secondo per riaprire il teatro nella primavera del 2017, come da lei dichiarato alla stampa. A fronte delle suddette disponibilità di cassa, gli impegni che il sindaco Pezzanesi ha assunto per i lavori di ricostruzione del teatro Vaccaj, nei piani triennali delle opere pubbliche relativi ai periodi 2014-2016 e 2015-2017, sono pari a zero – evidenziano gli esponenti dell’associazione – infatti con la deliberazione 412 del 27.09.2013, con la quale la Giunta comunale ha adottato il piano triennale delle OO.PP. 2014-2016, non è stata inserita nessuna spesa, addirittura nelle previsioni del piano triennale 2015-2017, adottato dalla Giunta con delibera 398 del 29.09.2014, è sparito anche il capitolo dei lavori di ricostruzione del teatro. «E’ normale tutto questo, caro sindaco, cosa sta succedendo, ci sta nascondendo qualcosa?», si chiedono gli ” Amici del teatro Vaccaj “. «La domanda ci sembra legittima – proseguono – perché a fronte di una disponibilità certificata di poco più di 4 milioni, l’opera non viene inserita nel programma come se quelle risorse, per uno strano effetto del “destino” o strani meccanismi contabili, non fossero più disponibili. Ci faccia sapere sindaco Pezzanesi – concludono – per il futuro della cultura, per il futuro della città, per il teatro, per la sua stagione teatrale che, con il prestigioso logo del teatro Nicola Vaccaj, la Compagnia della Rancia è costretta ad organizzare in un teatrino parrocchiale».

Intanto ieri al Tribunale di Macerata è continuato il processo per il rogo del Vaccaj. Sentiti vari testimoni (leggi l’articolo).



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