L’attraversamento pedonale dove ha perso la vita Augusto Fulvi (Clicca sull’immagine per guardare il video)
Tensione in via Spalato il giorno dopo la morte di Augusto Fulvi, l’ottantenne falciato mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Un dramma che oltre ad aver suscitato sconcerto ha provocato l’immediata reazione da parte dei maceratesi che ben conoscono la pericolosità della zona, come dimostrano i numerosi commenti all’articolo pubblicato da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo).
Il luogo della tragedia in via Spalato, in seguito all’incidente la viabilità è rimasta bloccata per ore
Residenti e pedoni sono più che mai spaventati e l’idea di attraversare con il traffico nell’ora di punta sembra oggi un’ impresa impossibile. Qui, alle 13, si incontrano sui marciapiedi studenti all’uscita dalle scuole, anziani, mamme con carrozzine, pedoni con cani al guinzaglio. Il traffico ad alta velocità non accenna a diminuire e anche nelle vicinanze del semaforo e dell’imbocco di viale Carradori i veicoli non rallentano, anzi. I pareri di residenti, pedoni e automobilisti sui rischi di via Spalato sono discordanti. Il punto che mette tutti d’accordo è che mancano le giuste misure di sicurezza. Occorre adeguare marciapiedi, attraversamenti , imporre limiti più restrittivi ed aumentare i controlli.
L’opinione di Stefano Castellucci, titolare della tabaccheria di fronte al luogo dove ieri si è consumata la tragedia è la sintesi della preoccupazione generale. «Ormai siamo abituati a convivere con il rischio – commenta Castellucci – questa è sempre stata una strada ad alta velocità. Purtroppo è un problema culturale: gli automobilisti qui corrono, manca il rispetto per il pedone e attraversare è sempre un problema». «Vedo mamme con bambini aspettare per diversi minuti sul ciglio della strada – continua Castellucci – costrette ad improvvisi strattoni delle carrozzine per evitare che le auto le mettano sotto».
Il problema è reale ma la causa non è solo l’alta velocità. Lo scorrimento è caotico. Il traffico proveniente da via Roma, che collega il capoluogo a numerosi centri dell’entroterra e quello opposto, in uscita dal cuore della città, sono eccessivi rispetto alla capacità veicolare di Via Spalato. «Bisogna stare sempre sul chi va là – dice il passeggero di una Smart – i pedoni sbucano dai marciapiedi tentando a volte attraversamenti più che azzardati».
Una vera e propria guerra dunque, che vede contrapposti pedoni e automobilisti. Esattamente qui, il 3 settembre del 2010 Marcella Catinelli, 86 anni, è stata investita proprio davanti alla sua abitazione. «Ho riportato delle fratture – racconta l’anziana – e dopo un’operazione subita in ospedale sono stata per diversi mesi a letto. Purtroppo i problemi continuano e noi che viviamo qui non possiamo farci niente». Per alcuni il problema è l’inadeguatezza o addirittura la mancanza di contromisure atte a limitare l’alto scorrimento, come una corretta segnaletica o deterrenti dell’alta velocità.
«Basta mettere dei dossi – sostiene un cittadino intervistato al bar, proprio sotto casa di Fulvi – il problema sono anche le macchine che svoltano a tutta velocità verso viale Carradori». Anche le attività quotidiane, come attraversare la strada con le buste della spesa qui sembrano impossibili. «Provate a passare sulle strisce davanti al supermercato più avanti – è l’invito della barista che lavora nello stesso locale – E’ rischiosissimo. A volte bisogna aspettare per interi minuti e si riesce ad attraversare solo quando qualche guidatore si ferma per pietà». Il problema è sentito da tutti.
Anche i più giovani credono che sia necessario intervenire in maniera decisiva, adottando interventi per adeguare marciapiedi e attraversamenti imporre limiti più restrittivi ed aumentare i controlli per far desistere. «La situazione è insostenibile – riferiscono due giovani che passeggiano sui marciapiedi – Non è la prima volta che qualcuno viene investito e vivendo qui siamo sempre in difficoltà. A volte preferiamo non attraversare qui e passare per percorsi alternativi».
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Ok la velocita delle auto ok la poka attenz dei pedoni però pure cavolo striscie scolorite poko illuminate e spesso subito dietro le curve
La situazione e’ stata descritta molto bene ma vorrei dire una cosa da non sottovalutare. Sono un pedone e una patentata a novembre sono stata investita sulle strisce pedonali anche io. Non si possono fare strisce subito dopo una curva in primis e credo che la sera le nostre strade (tutte) sono illuminate malissimo. Voglio anche dire che tra tantissimi pedoni impauriti e molto attenti mi e’ capitato di vedere gente camminare sul marciapiede e scendere sulle strisce senza fare attenzione. Quindi in primis velicita’ moderata ma pedoni attenti allo stesso modo di chi guida. Non e’ questo il caso ma capita purtroppo
“Strada della paura” mi sembra un po’ azzardato come titolo.
Perché non ci sono i velox fissi dove servirebbero ?
Purtroppo chi si occupa di viabilità probabilmente è li perché era libero un posto da dirigente e qualcuno glielo doveva!!!! Altrimenti non può non accorgersi e rimanere impassibile nel vedere situazioni di traffico negli anni profondamente cambiate e inadeguate alle odierne esigenze dei cittadini!!!! Di via Trento ne vogliamo parlare? Li prima delle strisce pedonali c’è addirittura una rampa di lancio! Solo che anni fa attraversavano 10 persone al giorno, oggi e’ stato creato un parcheggio con tassametro sul lato opposto del sottopasso per c.so Cavour e attraversano 100 persone l’ora!!! Ma la dott.ssa Pallonari oltre ad ordinare il controllo dei dischi orari per fare le multe, in quale altra maniera si guadagna il suo lauto stipendio? Non spetta a lei rendere sicure le strade?
Noi automobilisti dobbiamo moderare l a velocità, ma altrettanto il pedone deve fare in modo di farsi vedere ( es:alzare un braccio ) vedere che la macchina si fermi poi attraversi
Ma i vigili urbani esistono ancora a Macerata?
Pace all’anima del povero fulvio… ma risparmiatevi sti titoli e sti commenti… strada della paura….. autovelox fissi……