Un bordo di scogli
per salvare chalet, strada e fognature

PORTO RECANATI - Accordo tra Ferrovie, Regione e Comune dopo l'incontro di questo pomeriggio. La Montali: "Ordinanza tecnicamente pronta, mi devo assicurare che ci siano le risorse"

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Lo chalet Mauro colpito dall'ultima mareggiata

Lo chalet Mauro colpito dall’ultima mareggiata

di Alessandro Trevisani

Ore di attesa febbrile a Porto Recanati per la problematica del litorale sud. Il tempo è tornato buono e quasi senza vento, ma la strada, all’altezza dello chalet Mauro, è stata ridotta all’osso dalle mareggiate della scorsa settimana (leggi l’articolo). Le onde minacciano da vicino ferrovia, acquedotto, cavi elettrici e fognature. Si aspetta quindi una decisione del sindaco Sabrina Montali. Gli operatori balneari hanno protocollato martedì mattina la richiesta dello stato di somma urgenza, che permetterebbe di fare degli interventi di tutela senza lungaggini burocratiche.
Ma il primo cittadino, che oggi pomeriggio allo chalet Masaya ha incontrato l’assessore regionale alla Costa Paola Giorgi, i tecnici della Regione e i vertici delle Ferrovie, vuole prima trovare i soldi per pagare i lavori mirati a disporre scogli per 4-500 metri, una specie di lungo ‘bordo’ di sassi che cingerà gli chalet e ciò che resta della strada e della spiaggia, a protezione del Lido delle Nazioni e delle sue infrastrutture, nel tratto più a rischio. “L’ordinanza tecnicamente è pronta – dice la Montali – ma per non fare un provvedimento che rimane privo di senso voglio assicurarmi che ci siano le risorse. Il comune ha una disponibilità limitata, perciò nella spesa potrebbero essere coinvolti Ferrovie e chalet.
Specifico che l’ordinanza non si fa per la tutela dei privati: noi come Comune proteggiamo la strada coi sottoservizi di elettricità e fognatura, che sono a rischio. Solo indirettamente ne beneficeranno gli operatori”.

Il sindaco Montali

Il sindaco Montali

 

Gli scogli verrebbero dalla Croazia, dove le Ferrovie hanno la loro ditta di fiducia. Una soluzione che consentirebbe di quadrare il cerchio, salvando beni privati e beni pubblici da disgrazie certe, ovvero dalla caduta in mare degli stabilimenti (Mauro, dopo che ha ceduto l’asfalto adiacente la piattaforma, è ormai un’isola appoggiata sui suoi pilastri) e dalla rottura della fogna a pressione che scorre tra lo chalet e il sottopasso all’altezza dell’hotel Regina.
Ma quali sono le tempistiche? “Ormai tutto è rinviato ai sopralluoghi tecnici che faranno da domani gli ingegneri Bartoli e Mezzabotta – dice la Montali – poi ci rivedremo con la Giorgi e i tenici per chiudere la questione al più presto. C’è poi un altro problema a nord, dove stamani con la Capitaneria abbiamo fatto un sopralluogo: a Scossicci la spiaggia viene meno sempre di più e potremmo intervenire facendo riaffiorare le scogliere sommerse, oltre a fare manutenzione dei pennelli”.
Sul problema della costa, quindi, finalmente paiono aver trovato un’intesa Montali e Giorgi, la quale giusto domenica scorsa, secondo quanto riferiscono i presenti, aveva propugnato la soluzione della somma emergenza davanti agli operatori balneari, all’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Dezi e al consigliere comunale delegato dal Demanio Giuliano Paccamiccio. Era presente anche la consigliera Rosalba Ubaldi, capogruppo di Grande Futuro per Porto Recanati.



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