Infermiere stroncato da emorragia

CINGOLI - Enrico Massaccesi è morto a 52 anni, lavorava al pronto soccorso ed era un operatore del 118. A ucciderlo la rottura di un'ulcera. Il funerale domani alle 14,30 nella chiesa di Sant'Esuperanzio. Una collega: "Persona sempre con il sorriso e la battuta pronta"

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Enrico Massaccesi

Enrico Massaccesi

di Gianluca Ginella

Una fine drammatica, avvenuta nelle prime ore di questa mattina, terribile e improvvisa quella dell’infermiere Enrico Massaccesi, 52 anni, che lavorava al 118 di Cingoli. Stroncato da una emorragia interna dovuta alla rottura di un’ulcera così come ha accertato il medico legale. Il dramma si è consumato alle 5,30 di questa mattina. E’ allora che, mentre si trovava nella sua casa nel quartiere di Trentavisi di Cingoli, Enrico Massaccesi si è sentito male. L’uomo soffriva da tempo di ulcera, e nelle prime ore di oggi, una delle ulcere si è rotta provocando una emorragia interna. Subito la compagna ha chiamato il 118. Giunti nella casa di Massaccesi, gli operatori dell’emergenza non hanno potuto fare più nulla per salvare la vita al loro collega. Sul posto, per gli accertamenti del caso, sono giunti anche i carabinieri di Cingoli. Sul corpo dell’infermiere (che lavorava al 118 di Cingoli e da 25 anni era dipendente dell’ospedale) il medico legale ha effettuato una ispezione esterna e ha stabilito che si tratta di una morte naturale. Il pm Enrico Riccioni a quel punto ha disposto la restituzione del corpo ai familiari per poter fare il funerale. L’ultimo saluto all’infermiere è stato fissato domani, alle 14,30, nella chiesa di Sant’Esuperanzio di Cingoli. Massaccesi, originario di Cingoli, oltre alla compagna, lascia le figlie Rachele e Irene avute dalla ex moglie Roberta Mugianesi con cui era sempre rimasto in ottimo rapporti dopo la separazione. A Cingoli il 52enne era una persona molto conosciuta per la sua attività al 118. Una vita trascorsa a soccorrere ed aiutare gli altri. Capace di inquadrare subito il problema quando veniva chiamato a intervenire nel soccorso di qualcuno, Massaccesi era una persona la cui dedizione al lavoro “era assoluta. La sua caratteristica è che sapeva vivere la vita in maniera spensierata – ricorda una collega, Katia Marchegiani –, viveva al di fuori degli schemi, dalla routine. Era una persona sempre con il sorriso e con la battuta pronta”. “Era una persona solare, sempre con la battuta pronta e disponibile. Era particolare, un cinquantenne ventenne – ricorda un’altra collega, Michela Montemarani –. Chiunque l’abbia conosciuto lo ricorda per la sua spontaneità. Ci mancherà, ancora non abbiamo realizzato quello che è successo. Stamattina è stato soccorso dai colleghi che erano più legati a lui, l’autista e l’infermiere. Avrebbero voluto poter fare qualcosa ma la situazione era disperata”. I colleghi dell’ospedale di Cingoli oggi hanno preparato i manifesti per ricordarlo e per ricordare il suo grande impegno in favore di chi soffriva. Tantissimi gli interventi di soccorso nel corso di 25 anni del suo lavoro di infermiere.

 

(Servizio aggiornato alle 19,30)



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