Aveva 200 anni il grosso tronco di quercia che questa mattina ha ceduto a causa del peso dei rami sbilanciati verso l’esterno e che ne hanno provocato lo sradicamento dal tronco principale. La pianta ha schiantato all’improvviso questa mattina attorno alle 9.30 quando è finita sulla strada colpendo due auto in sosta in via Cecchetti a Civitanova. Poteva tuttavia avere un bilancio ben più grave di vittime e feriti dal momento che l’incidente è avvenuto in una strada molto trafficata come via Cecchetti, proprio di fronte alla sede della Gas Marca. Il grosso tronco si trovava all’interno di un giardino e nella caduta, prima è finito contro la cancellata e poi si è abbattuto su due vetture, una Fiat Punto coinvolta in maniera minore e un’Audi. Entrambe erano parcheggiate ai lati della strada. L’audi, di appena un anno è mezzo è di proprietà del presidente di Gas Marca Flavio Rogani che ha rischiato di rimanere coinvolto. Solo pochi secondi prima era uscito dalla macchina e aveva attraversato la strada proprio nel punto di impatto. “E pensare che questa mattina mi sono anche sentito fortunato ad aver trovato parcheggio proprio qui davanti” commenta Rogani che riesce a trovare una vena ironica nonostante il danno. La Quercia che insiste sulla proprietà di Villa Giuli al civico 54 dei fratelli Torresi, è caduta per un terzo a causa del cedimento del grosso ramo. La vettura aveva il vetro del paraprezza completamente infranto sotto il peso del legno. L’albero era una quercia secolare di 200 anni e per sicurezza ora dovrà essere abbattuta completamente. Sul posto questa mattina i vigili del fuoco che sono rimasti impegnati fin nel primo pomeriggio per segare i singoli rami. Presente anche la polizia municipale per regolare il traffico chiuso nel tratto interessato e che è stato riaperto solo alle ore 14.30.
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Inutile meravigliarsi! Occorre che tutti capiscano, una volta per sempre, che le piane vecchie e malate di qualunque specie vanno abbattute senza aspettare la ” prima brezza marina”.
Addio grande quercia. Per tanti anni tu e la tua compagna mi avete protetto dai raggi cocenti del sole estivo donandomi tanto refrigerio. Il tuo tronco robusto, i tuoi rami maestosi, mi davano tanta sicurezza ed io nel vederti da laggiu’ mi mettevi dentro il desiderio di arrampicarmi fino al punto piu’ alto della chioma per vederetutto il panorama, dai cecchettari al mare ed ai monti. Ora vederti a terra mi da’ tanta tristezza. Addio mia carissima.