Entra in questura e si punta un coltello alla gola poi sbraita parole incomprensibili: ad agire così un siriano di 50 anni che alla fine è stato bloccato dai poliziotti. L’uomo, in stato confusionale, è stato portato al pronto soccorso di Macerata per le cure del caso.
Sono le 23 di ieri sera quando uno straniero raggiunge la questura in piazza della Libertà, a Macerata. L’uomo, un siriano di 50 anni, entra nel posto di guardia. Lì si accascia davanti ai poliziotti, poi si punta un coltello da cucina alla gola. Inizia a pronunciare frasi incomprensibili. L’uomo è in stato confusionale. Gli agenti cercano di tranquillizzarlo, di convincerlo a mollare il coltello e a lasciare perdere. L’uomo però non si lascia convincere dagli agenti. Continua a impugnare l’arma. Fino a quando i poliziotti approfittano di un attimo di distrazione dell’uomo e gli portano via il coltello. Poi sul posto arriva il 118 che in ambulanza trasporta il 50enne al pronto soccorso per le cure del caso. Il siriano è stato denunciato per porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Il coltello che aveva con sé è stato sequestrato.
(Gian. Gin.)
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Forse disperazione piu ke follia..
Come facciamo ad aiutare tutta questa povera gente se non siamo in grado di aiutare neanche noi stessi!!! Siamo un paese allo sbando …
A casa!!..un problema in meno, prima risolviamo i problemi degli Italiani, poi il resto.
Pori poliziotti e pori infermieri che deve commatte co sta jente!!!
x morena: il problema è che a casa, lui, a differenza tua, non ci può tornare. il premio nobel per la pace obama li sta bombardando.
Comincio ad odiare tutto questo razzismo. . . .
Siamo razzisti contro i piu poveri o quelli ke stanno peggio MA DIVENTIAMO TOLLERANTI A VOLTE ORGOGLIOSI VERSO TUTTI QUEI PORCI CHE RUBANO! Quando coi loro stipendi staremmo tutti meglio!
Dimentichiamo 2 cose :
– a ) Viviamo in un mondo globale ,
( basta pensare che quello che ogn’uno di noi consuma ogni giorno in beni e servizi fino all’energia e alla finanza proviene da ogni angolo del mondo )
– b) E’ in corso una terza guerra mondiale , conflitti in atto in , Siria , Ucraina , Libia , Sud Sudan , Iraq, Eritrea , Somalia , Nigeria ed altri che probabilmente dimentico , che hanno provocato negli ultimi mesi circa 12/milioni di profughi ,
(basta pensare che in Turchia in soli 3 gg sono entrati dalla confinante Siria 160/Mila profughi ).
Il nostro paese , relativamente vicino alle zone di guerra come fa a non pagare pegno ??????
oppure crediamo ai sogni che ci raccontano proprio in questi i vari politici che ci illudono che con loro al potere rimarremo immuni e protetti , da questa catastrofe globale ???????????????
Sicuramente protetti nello loro poltrone e nelle laute prebente saranno loro , (politici )
dovevate lasciarlo fare
Perché non può tornare? Combattere per la propria terra e’ così umiliante? No no meglio farsi mantenere…..
Il dramma umano è sempre dramma per tutti a prescindere dalla nazionalità
Perché non lo avete lasciato fare?con questa “sparata” si sarà aggiudicato qualche altro beneficio a spese nostre…
Scusate, ma il coltello l’aveva addosso o lo ha trovato in questura? Si può entrare armati in questura? Si sarebbe potuto fare del male o farlo a qualcuno Comunque la pietà umana non ha nazionalità. Queste persone allo sbando emigrano in un Italia altrettanto allo sbando , che non sa proteggere i suoi di abitanti figurarsi quelli che vengono da fuori.
Mi vergogno io per certi commenti. “Lasciatelo fare”? Cioè vedete un disperato davanti a voi che si pianta un coltello in gola e voi lo guardate tranquilli? Ma l’umanità dove l’avete lasciata? Clima molto ma molto brutto.
posso capire chi minaccia e aggredisce gli altri, ma certi commenti verso chi è disperato, anche per colpa dei nostri politici che mandano armi e soldati in siria, proprio lo ritengo da bestie.
Gente senza umanità come quella che ha scritto questi commenti. Vergogna e tristezza infinita.
lascetelu fà
P.S. complimenti al coraggio, sangue freddo, prontezza, riflessi, spirito di sacrificio, senso del dovere e umanità dei poliziotti che hanno salvato il disperato.