Ci saranno anche rappresentanti della Regione, della Provincia, delle forze dell’ordine e l’associazionismo, oltre ad esponenti religiosi e operatori culturali e sociali al consiglio comunale aperto previsto per stasera (21 ottobre). L’assise dovrà affrontare l’annosa questione della sicurezza e discutere di cosa fare delle firme raccolte per il ripristino dell’ordinanza anti accattonaggio. Questo infatti con tutte le previsioni sarà il tema centrale, anche se almeno nella formulazione ufficiale il cuore del dibattito verte su un ordine del giorno che parla de “la nuova sfida solidale, l’elemosina ed il nomadismo: criminalità o marginalità”. E’ prevista una larga partecipazione da parte della cittadinanza che tramite la raccolta firme ha voluto far sentire la sua voce. L’adunata è prevista alle ore 20.30 (inizio ore 21.00) nella sala consiliare. Tra gli ospiti che sono stati invitati anche don Vinicio Albanesi, il professor Roberto Mancini, Fernanda Recchi promotrice della petizione e un esponente dell’associazione On the road di Pescara.
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Però il concetto di sicurezza se non viene allargato ci si troverà sempre al palo di partenza. Chi ci difende dalla scelte scellerate, dal degrado politico, dalle opacità ( adesso si dice così ) dei bilanci, dalla mancanza di chiarezza nei rapporti pubblico/privato e chi più ne ha più ne metta. Non sto parlando di globalizzazione mondiale ma semplicemente di Civitanova.
Più che consiglio comunale aperto, dal titolo dell’ordine del giorno, la seduta sa molto di convegno. Una sorta di happening, con numerosi interventi, senza concludere nulla. E dagli invitati si capisce bene quale “indirizzo” la Giunta voglia dare al pubblico consesso. A sostenere le giuste preoccupazioni dei cittadini la sola Fernanda Recchi, che il rispettoso vicesindaco sotto nickname ha ribattezzato “Marilyn”. La Recchi ha presentato in Comune 5000 firme di cittadini che chiedono il ripristino dell’ordinanza anti accattonaggio, ma ha avuto scarso ascolto da parte del sindaco Corvatta. Tanto che la stessa è stata costretta ad interessare della questione il Prefetto. Cosa pensano in ordine al problema sicurezza, i civitanovesi lo hanno anticipato al sindaco e agli amministratori presenti nei giorni scorsi. Durante un’infuocata assemblea del comitato di quartiere di Santa Maria Apparente, che la maggioranza ha tentato, con linguaggio trito da barricata, di far passare come bagarre del centrodestra. La Giunta sul tema sicurezza non ci sente: non solo non intende ripristinare la suddetta ordinanza, ma ha addirittura bocciato in consiglio comunale la mozione Ciarapica, che chiedeva di intensificare i controlli. Il primo cittadino ha in quella occasione rimproverato la minoranza di volere una gestione “muscolare” del tema sicurezza ed affermato che nomadismo “non è delinquenza”. Eppoi all’interno della maggioranza c’è chi sostiene, vedi la competente consigliera Iezzi, che il problema sicurezza non è allarmante, anzi lo è di più quando governa il centrodestra. I civitanovesi e tutte le persone di buon senso hanno chiaro che Civitanova vive una situazione di degrado, con nomadi e accattoni che imperversano e molestano in ogni angolo della città. Staremo a vedere cosa succede stasera nel consiglio comunale aperto, anche se da questa Giunta, le prove fornite sono tante, è lecito aspettarsi nulla di buono.
La Recchi ha grinta e intelligenza a differenza di qualche amministratore astioso e poco interessato agli argomenti altrui. Non capisco però la scelta del luogo, Una tematica con 5000 firme di accompagnamento, forse andava discussa in un ambiente ben più vasto.