Salgono a quattro i ritrovamenti di poltroncine da ufficio (o affini) abbandonate in piena natura nella zona tra Treia, Cingoli e San Severino. A fare l’ennesima, triste scoperta, durante una recente passeggiata in bici nelle campagne tra San Lorenzo, frazione di Treia e Cingoli è stato ancora una volta un biker, M.M. di Treia.«Le ho trovate a San Lorenzo – scrive l’autore del ritrovamento su facebook – circa a metà strada tra l’ex tiro al piattello e il passo per andare verso l’agriturismo, “La collina dei ciliegi”. La strada che da San lorenzo va verso Serralta. Sono sulla sinistra, ben visibili dalla strada». Una segnalazione questa, che arriva dopo le puntuali denunce di un altro amante delle due ruote , Simone Marchegiani, che circa un mese e mezzo fa aveva portato il fatto alla luce, in seguito a due ritrovamenti distinti: il primo lungo la provinciale Santa Sperandia, nel territorio di Treia e il secondo nel tratto di strada tra la frazione Sant’Elena di San Severino e la chiesa di Santa Maria di Cesello (leggi l’articolo).
A questi due macabri incontri, prontamente segnalati da Marchegiani alle autorità, le quali hanno provveduto a sgomberare le aree in questione, ne sarebbe seguito un altro. Lo stesso Marchegiani, infatti nel post di commento alle foto delle poltroncine pubblicate lo scorso sabato dal collega treise, ha infatti scritto:”Intanto l’ho condiviso sul profilo di Franco Capponi, sindaco di Treia ed ho mandato una mail agli agenti della polizia provinciale di Cingoli, che hanno fatto il terzo ritrovamento a Chigiano, ormai sono 4 i luoghi e circa 200 le poltroncine». Insomma non si può dire che in quella zona si è troppo attaccati alla poltrona ma intanto il rischio ambientale c’è e cresce ad ogni nuovo ritrovamento. «Mi sono accorto delle poltrone solo perchè andavo in bici – racconta il biker treiese – altrimenti non le avrei mai notate. E’ successo sabato scorso fa e tra le sterpaglie ho avuto modo di contare almeno una trentina di sedute. Non ho ancora avuto modo di verificare se qualcuno ha provveduto a bonificare l’area. Credo che sia un profondo atto di inciviltà su cui tutti, autorità e cittadini dobbiamo vigilare con attenzione, al fine di tutelare il nostro grande patrimonio naturale».
(Cla.Ri)
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Questo è vandalismo, che va punito come tale. Se ci si è presi la briga di caricare le poltrone e scaricarle nei boschi, la stessa fatica avrebbe permesso di portarle in discarica. Come si può definire, quindi, se non un atto di vandalismo deliberato?
Interessante…
be fino a qualche giorno fa tutte le mattine all abbadia di fiastra la strada dentro la selva uno gettava il sacchetto dell immondizia fuori dal finestrino…
…e non si è ancora riuscito a capire chi è il fabbricante?
Certo se per portare un muro di cartongesso all’isola ecologica ti chiedono la certificazione del materiale da depositare e ti fanno pagare 300 € ….questo è il minimo versarli a sacchi nei giardini dei dirigenti della PA…
Se, dato che le tasse sulla spazzatura tutti li paghiamo, si autorizza un camion a prelevare tale materiale presso la sede produttrice…. senza chiedere nulla anzi dando punteggi positivi e riduzioni sul dovuto… sarebbe successo che quelle sedie sarebbero finite al posto giusto e probabilmente smontate e rivendute come materiale di riciclo avrebbero generato nuovo lavoro e nuova ricchezza…per l’azienda dei rifiuti…. peccato che le hanno buttate nelle riserve naturali, avrebbero dovuto buttarle nel giardino di chi non sa far funzionare le cose come Dio comanda…
Se le porti all’isola ecologica devi farti identificare… se notate bene delle poltroncine è rimasto quello che non ha valore. La parte metallica non c’è. Sarà mica il provento di un furto più che uno smaltimento illecito?
E comunque se vi interessano foto simili con gomme al posto delle poltroncine ne ho diverse… 3-4 volte ho inviato le foto a chi di dovere ma a distanza di anni le gomme sono ancora li.