Carlo Massimo Pettinari e Enzo Valentini
di Carmen Russo
Una realtà ancora poco diffusa in Italia è quella della Zona 30. L’associazione Ciclo Stile ha perciò deciso di proporre al comune di Macerata un progetto per poter trasformare una zona residenziale, individuata nel borgo di Villa Potenza, in una Zona 30. «Non è un modo per imporre un limite di velocità – dice Carlo Massimo Pettinari, presidente di Ciclostile – ma è un primo passo per rendere più vivibile quelle zone in prossimità di scuole o parchi, frequentate da bambini, anziani, disabili e dalla cittadinanza tutta». Il progetto inserito nell’ambito della Settimana mondiale della mobilità sostenibile, vuole incoraggiare la popolazione a usare mezzi di trasporto alternativi. Andare a piedi o utilizzare una bicicletta così da ridurre l’inquinamento anche acustico e accrescere la vivibilità di un borgo.
Il limite di velocità si abbasserà dunque da 50 km/h a 30 km/h, non solo attraverso la segnaletica tradizionale, ma anche introducendo sulla carreggiata piccole chicane, spartitraffico, rotatorie e strettoie creando spazio anche per le piste ciclabili o pedonali. «Ci sono due principali motivazioni per l’introduzione della Zona 30, la moderazione del traffico e la riqualificazione urbana, non imposta ma decisa insieme alla cittadinanza – continua Pettinari – Abbiamo infatti fatto una riunione a Villa Potenza per poter capire l’orientamento e ne faremo un’altra dopo l’inizio del progetto per valutare i feedback».
Sarà dunque la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile il punto di partenza per una visione diversa del Borgo Peranzoni di Villa Potenza nel progetto diviso in due fasi la prima, estesa al tratto compreso tra la chiesa SS. Crocifisso ed il Monumento ai Caduti, la seconda che consisterà nell’estensione della Zona 30 a tutto Borgo Peranzoni. Il comune di Macerata ha sposato l’idea e ha voluto contribuire con 6 mila euro di fondi, 3.500 euro destinati all’allestimento della prima fase e 2.500 euro saranno destinati per gli eventi del 21 settembre, giornata conclusiva “Vivi il borgo”. Villa Potenza sarà infatti palcoscenico di tre giorni orientati alla mobilità sostenibile, venerdì 19 ci sarà l’allestimento della strada e la riorganizzazione da parte delle associazioni Ciclostile, Gam, Sottoradice, degli studenti dell’Accademia della Belle Arti e di chiunque volesse contribuire. Sabato poi nel borgo si potranno fare tour in bici, giochi in strada, spizzicare e ascoltare musica. Domenica invece dalle 13 a mezzanotte il borgo verrà proprio chiuso al traffico dando la possibilità di consumare un pranzo condiviso, un vero e proprio pic nic tra gli abitanti di Borgo Peranzoni.
«Con la realizzazione del by pass stradale esterno alla frazione, l’asse di Borgo Peranzoni è stato alleggerito dal traffico di attraversamento – ha detto l’assessore all’Ambiente Enzo Valentini – e questo rende possibile questo progetto con un’azione che avrà una sue concretezza anche nel tempo». Il progetto presentato dall’associazione Ciclostile è, infatti, molto più ampio orientato alla “riqualificazione” di tutto Borgo Peranzoni e che da qui a un anno potrebbe essere realizzato in toto.
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Evviva! Grazie Ciclo Stile, ci darete l’opportunità di provare quello che significa avere uno spazio condiviso! E poi, chissà, quando realizzeranno la strada che dalla bretella collegherà la via che le passa sotto, potremo sperare di avere 200 metri di piazza totalmente chiusa al traffico, dalla Chiesa alla farmacia.
Spero che nella realizzazione della riqualificazione in toto del Borgo vengano però ascoltati quelli che ci vivono e lavorano prima di prendere decisioni. Della riunione fatta infatti pochi lo sapevano, anzi erano quasi tutti all’oscuro, e in solo sette persone hanno partecipato e preso parte alle decisioni.
Mi ricordo che qualche anno fa’ si parlava di una pista ciclabile lungo il potenza, del nuovo campo sportivo, dell’illuminazione pubblica lungo la via Peranzoni da potenziare e della oramai triste lottizzazione tra la via Peranzoni e la bretella, non penso che chiudere al traffico una via fatta di asfalto, palazzi e pochi negozi possa riqualificare il Borgo. Bene come sporadica iniziativa, ma per riqualificare un luogo ci vogliono investimenti. Un’idea ad esempio potrebbe essere utilizzare lo spazio della lottizzazione fermo da anni e in totale abbandono per creare una zona verde con pista ciclabile e strutture sportive.
Se le voci che si ascoltano in questi ultimi giorni lungo il Borgo sono corrette sembrerebbe che l’incontro con la cittadinanza sia stato poco-nulla partecipato (insomma: quattrro amici al bar) e che non siano stati avvertiti ne la Pro-Loco, ne tantomeno i diversi esercizi/attività commerciali.
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Quindi con quale logica “partecipata” siano state prese decisioni, che coinvolgono centinaia e centianaia di persone, quando a discutere sono stati (forse) in 10 mi pare quantomeno una forzatura poco-nulla condivisa da chi ci abita e ci lavora….
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Tra l’altro il completo stravolgimento della viabilità fa soltanto presagire una scelta (presumibilmente già fatta, ma che fingeranno che sia condivisa) che sarà imposta senza alcun dialogo o confronto, cioè quella della chiusura toale al taffico (senza adeguati parcheggi) di buona parte del Borgo, condannando alla lenta impiccagione buona parte delle attività commerciali (alcune, nonostante la crisi, di recente apertura).
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Differente (e molto più democratico e partecipato) sarebbe stato organizzare, per tempo e non all’ultimo momento come al solito, una serie di incontri al Borgo per discutere assieme a chi ci vive e ci lavora quali avrebbero potuto essere le condizioni per “migliorare” la zona, invece che volerla trasformare in una succursale del cimitero.
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/154791CMC0300/M/63471CMC0315
Caro Cerasi, eppure dovresti sapere che pochi sono i cittadini che dedicano tempo all’attivismo e partecipano alle riunioni ed alle iniziative; comunque la sperimentazione della zona 30 è fatta apposta per far rendere conto ai residenti di un’opportunità, che potrebbe piacere o non piacere.
Per quanto riguarda la chiusura della via al traffico, non preoccuparti, nessuna decisione è stata presa da nessuno. Io, per esempio, ho parlato con alcuni commercianti per sapere cosa ne pensano e se si creasse un borgo più vivibile sarebbero entusiasti della cosa. Personalmente ho tante idee per riqualificare il borgo in cui vivo, che rappresenta un piccolo polmone verde, con un fiume che gli scorre in mezzo, le rovine, il teatro e, da sabato, anche un laboratorio artistico. Ho inviato anche una mail all’ANFFAS (non ho avuto risposta) per chiedere se secondo loro potrebbe servire alla comunità un centro per pet therapy, con cavalli, cani o asini. Potrebbe sorgere dietro la Chiesa, al posto dell’ennesimo supermercato. Si possono valorizzare le rovine creando percorsi pedonali e ciclabili, o condivisi, come propone la zona 30; ci sono campi da tennis, bocce e calcetto. Qualcuno potrebbe aprire un chioschetto nel parco fluviale. E poi una piazza dove potersi incontrare e passare il tempo coi bimbi quando non hai molto tempo non farebbe per niente male e faciliterebbe una maggiore socializzazione tra la gente! Io immagino la Villa come piacevole posto in cui, chi non può fare le vacanze fuori, o andare all’Abbadia di Fiastra, o chi ha poco tempo libero (e credimi ce ne sono di famiglie così) può passare armoniose ore estive tra il verde, passeggiare, andare in bici, fare sport e prendere il sole sulle rive del fiume. Sguinzagliamo la fantasia! Quanti soldi ci vorrebbero? Davvero pochi, soprattutto se ci fosse la volontà dei residenti. http://www.labsus.org/2013/04/volentieri-volontari-cittadini-attivi-per-le-strade-di-pesaro/
Cara Tozzi,
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I cittadini eventualmente interessati alla propria città potrebbero essere certamente di più alle riunioni, soprattutto se gli incontri venissero programmati meglio e non arrabattati tutti di corsa, con una carente/assente informazione.
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Se quanto detto oggi pomeriggio a Villa Potenza è vero nemmeno la dirigenza della Pro Loco sapeva nulla dell’incontro/discussione/presentazione dell’iniziativa (quindi probabilmente poco e male e di corsa pubblicizzata)….
La eventuale sperimentazione andrebbe pertanto condivisa tra tutti, prima, e non realizzarla velocemente (con l’avallo di pochi), con la pseudogiustificazione a posteriori che, dopo, ci sarà un qualche (non bene specificato) tipo di feedback.
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Oggi pomeriggio mi sono divertito a leggere tutta la delibera, che ha avallato questa iniziativa/nuova viablità, e ci sono diverse imprecisioni.
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Per quanto riguarda la tua proposta/idea di riqualificazione della Frazione di Villa Potenza (e di proposte simili, in precedenza, ce ne sono state già molte ed anche articolate) non credo che nessuno sia contrario a prescindere, anche se presumo tu faccia confusione.
Tu fai confusione in quanto le zone verdi/alberate, a Villa Potenza, sono altrove (non a Borgo Peranzoni).
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Zone verdi dove si era sempre parlato (e mi sembra che ci siano delibere e/o ordini del giorno in Comune, negli scorsi anni) di realizzare un luogo di incontro dei cittadini (cioè piste ciclabili, impinati sportivi, verde diffuso, ecc.)
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Infine per quanto riguarda la chiusura al traffico di Borgo Peranzoni (o chiusura parziale o senso unico con pista ciclabile) sarebbe un danno enorme a tutto il commercio della Frazione…
E comunque, se hanno già deciso qualcosa, non verrebbero di certo a dirlo ne a te ne a me in quanto, già in passato, è capitato che delle “sperimentazioni” sono, poi, diventate definitive sopra la testa di residenti e commercianti…
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Non vorrei che, come è stato già fatto per la “finta” pista ciclabile intorno alle mura, questo nuovo “modello sperimentale di viabilità” nella Frazione (modello che mi pare sia stato già proposto, con scarsissimi risultati, anche anche in altra Frazione cittadina) sia solo un escamotage, la giustificazione amministrativa per raccattare soldi (dalla Regione, dallo Stato, dalla CEE…)….
Mi sembra che Cerasi abbia centrato in pieno la questione, mentre la sig.ina Tozzi voglia dare un senso a ciò che questa amministrazione stia facendo, senza richiedere alcun consenso a residenti e commercianti. Dopo le infinite “stravaganze” dell’ assessore Valentini (a mio parere farebbe meglio a rimanere nell’ombra, quantomeno non sperpererebbe denaro pubblico), suppongo che anche in questa iniziativa ci sia il suo zampino. Ma ritornando alla questione, le voci che si rincorrono nel borgo sono quelle riportate in maniera più che corretta dal sig. Cerasi. Ma dov’è la coerenza, quando si dichiara di voler dare spazio ai bambini delle scuole? cosa centra borgo peranzoni con le scuole, situate in via dell’acquedotto? Pedalate in bicicletta nelle aree verdi? ma dove le ha viste lungo il borgo la sig.ra/ina Tozzi? Passeggiare e prendere il sole lungo le rive del fiume? ma ha mai provato a frequentarle, le sponde del fiume potenza? sono cloache a cielo aperto, con scarico di acque reflue/paludose a ridosso della passeggiata, il vecchio percorso pedonale oramai inutilizzabile da tempo memorabile a causa di erba alta ed ammasso di rifiuti di ogni genere, il parco fluviale “bianchini” in totale abbandono con staccionate divelte, cordoli deturpati e chiodi che fuoriescono ai bordi del percorso ciclabile (mi risulta che ci sia anche stata una denuncia per un incidente occorso il loco), ed i giochi per i bambini appena rimessi immersi in una palude d’acqua appena si riversano due gocce di pioggia, un campo da calcetto oramai al completo abbandono, con porte divelte e recinzione in forte degrado e chi piu ne ha metta e questi attivisti si preoccupano di imporre una zona con limite di velocità di 30km/h ? (che poi nessuno ha mai potuto transitare in quel tratto di strada violando i 30 km/h). E’ proprio vero, questa giunta non vuole ascoltare nessuno, prendono decisioni davanti ad un aperitivo senza avere la benchè minima percezione di quali siano i reali bisogni dei cittadini e dei commercianti, organizzando sit-it tra pochi intimi. Cosa dire ancora…… aprile 2015 è vicino, meditiamo cittadini e commercianti, meditiamo e riflettetiamo, liberandoci da ideologia politica, altrimenti…. tacciamo per sempre.
Basta vertamente poco a far diventare verità qualcosa che non lo è
“….Il coinvolgimento degli abitanti e delle attività commerciali è stato fondamentale….”
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“….Dato atto che l’Associazione Ciclo Stile ha già intrapreso una fase interlocutoria con i residenti ed i commercianti della frazione Villa Potenza, allo scopo di raccogliere impressioni, sugerimenti, valutazioni nel merito dell’eventuale regolamentazione…..”
Residenti e commercianti coinvolti?
Bella favola
che ci sia anche qui la Longa Manus di un certo assessore che di cognome fa’ MOnteverde…..
Gent.mo Paolino, io ci abito a villa potenza, anzi a 2 km da villa potenza, e il verde di villa potenza lo vivo, comprese le sponde del fiume e la strada che porta a casa mia, anche a piedi. Se fosse più curato sarebbe meglio, ma le carenze di chi si dovrebbe occupare del verde sono evidenti, visto che l’erba alta può nascondere siringhe e porcherie varie, per non parlare del pozzo aperto nel bel mezzo dei giochi per i bambini. Mi dispiace che non riusciate a vedere al di là del vostro naso: o siete molto limitati o sono io troppo romantica, comunque dalla chiesa al parco fluviale, alle rovine, alle vie dietro borgo peranzoni ci passano tre sputi. E se abitasse a Roma, considererebbe i quartieri come altre città? Secondo lei la zona verde e la piazza devono possono mai stare appiccicate? Anche dietro la chiesa c’è spazio da condividere. Se riuscisse a visualizzare una pista ciclabile, la bretella completata e la piazza pedonale da dopo agnetti alla rotatoria vicino la farmacia, lei vedrebbe quello che vedo io. La sperimentazione della zona trenta ci da un’idea di quello che potrebbe essere la vivibilità del borgo, soprattutto in primavera e in estate. Poi saranno i residenti a decidere, intanto hanno la possibilità di provare, una volta tanto!