Grande fermento in vista delle elezioni regionali del 2015. Oggi il governatore Gian Mario Spacca, sostenuto dall’associazione Marche 2020 come futuro candidato presidente, ma non altrettanto ben visto da una parte del Pd, ha chiesto al centro sinistra di accelerare i tempi, in vista dell’appuntamento elettorale.
“Subito le primarie di coalizione – ha detto – sono molto preoccupato perché c’è una situazione di grande confusione. E a cinque mesi dal periodo elettorale, bisogna fare chiarezza” su coalizione, programma e candidati. Chiarezza che potrà venire, secondo il governatore, dalle primarie, “in linea con la filosofia nazionale del Pd”. “Non ricordo una situazione simile prima delle precedenti scadenze elettorali – continua – non c’e’ solo l’elemento politico di cui tenere conto – ha aggiunto -, ma anche quello di governo, perché bisogna dare risposte a problemi difficilissimi della nostra comunità e non credo che questo possa essere risolto nel giro di 4-5 mesi”. Adottare “la regola stabilita dal Pd a livello nazionale, quella delle primarie di coalizione – ha insistito -, risponde ad un’esigenza di chiarezza e trasparenza ed è un’espressione diretta della volontà della comunità”. Secondo il presidente bisogna fare chiarezza “sulla coalizione. Se il Pd ritiene di essere autosufficiente, lo dica. Ho sentito varie voci critiche sul Modello Marche, la collaborazione tra riformisti e ceto medio produttivo. C’è anche chi vuole aprire al Movimento 5 Stelle, ci sono sensibilità diverse. Se si vuole cambiare, lo si dica e si indichi con quale alleanza alternativa”. Le primarie serviranno anche a fare chiarezza sul programma di governo, con “approfondimenti sui vari temi, quali sanità, Pmi, crescita turistico-culturale e ambientale”. Secondo Spacca, la campagna di ascolto che sta portando avanti il Pd “non incontra la platea necessaria, ai vari appuntamenti ci sono solo addetti ai lavori, pochi cittadini”. Infine, ma non meno importante, le primarie serviranno a chiarire “quali sono ambizioni di ciascuno. Se posso dare un consiglio al segretario regionale del Pd Francesco Comi è di non andare in continuazione avanti e indietro tra Ascoli Piceno, Pesaro e via dicendo”.
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spacca…sei incandidabile! lo vuoi capire oppure no? questo sarebbe il tuo terzo mandato e la legge dello stato lo vieta! fattene una ragione oramai hai finito di fare danni con le tue politiche svellerate
Sig. Sparapani, si informi prima di parlare. L’ingnoranza è una brutta bestia. Un mio professore mi diceva spesso: “Sapere è potere”.
L’elezione per un terzo mandato di un presidente di regione è contrastante con l’art. 2, lett. f), legge n. 165/2004,[5] che stabilisce la non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del presidente della giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto, In particolare questo articolo dispone: Art. 2. (Disposizioni di principio, in attuazione dell’articolo 122, primo comma, della Costituzione, in materia di ineleggibilita) 1. Fatte salve le disposizioni legislative statali in materia di incandidabilita’ per coloro che hanno riportato sentenze di condanna o nei cui confronti sono state applicate misure di prevenzione, le regioni disciplinano con legge i casi di ineleggibilita’, specificamente individuati, di cui all’articolo 122, primo comma, della Costituzione, nei limiti dei seguenti principi fondamentali: …omissis… f) previsione della non immediata rieleggibilita’ allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto, sulla base della normativa regionale adottata in materia. Inoltre l’art. 122, primo comma della costituzione riporta: «Il sistema di elezione e i casi di ineleggibilita’ e di incompatibilita’ del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale nonche’ dei consiglieri regionali sono disciplinati con legge della regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica, e stabilisce anche la durata degli organi elettivi.». Si evince quindi che qualsiasi legge regionale in materia elettorale, deve sottostare alla disposizioni nazionali e in questo caso alla legge 165/2004 sopra riportata. La legge elettorale della Regione Marche, del 16 dicembre 2004, n° 27 (http://www.elezioni.marche.it/LinkClick.aspx?fileticket=0XUQ4aYnQT0%3d&tabid=60&language=en-US) non riporta le indicazioni di incandidabilità per oltre due mandati del presidente regionale. Il Consiglio regionale delle Marche ha varato la legge per la disciplina del sistema elettorale regionale nel dicembre 2004. La legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 “Norme per l’elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale” è stata però impugnata dal Governo, insieme a quella della regione Abruzzo e per motivazioni simili, attinenti ai limitati poteri legislativi in materia elettorale delle regioni, in assenza dell’approvazione del nuovo statuto. La Corte Costituzionale, con sentenza n. 196/2003, aveva ribadito che il sistema elettorale è ormai demandato alla potestà legislativa delle regioni, ma, fino all’entrata in vigore dei nuovi statuti, che hanno il compito di definire la forma di governo, gli spazi di manovra del legislatore regionale sono necessariamente esigui, potendo, nel rispetto dell’art. 5 L. cost. 1/99, modificare solo aspetti di dettaglio e norme procedurali. Nulla vieta però di recepire la normativa statale vigente. Recepiti gli insegnamenti della Corte, la regione ha approvato la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 5 (BU n. 12 del 2 febbraio 2005) “Norme relative alle elezioni regionali 2005 – Modifica della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 ‘Norme per l’elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta’ – ”. http://www.consiglio.marche.it/banche_dati_e_documentazione/leggirm/leggi/visualizza/vig/1454
A mio avviso però resta il fatto che Spacca è incandidabile. Ogni accostamento a Formigoni ed Errani è fuorviante, in quanto costoro erano in carica prima del 2004 e la giurisprudenza ha stabilito la non retroattività della norma. Inoltre Spacca si è candidato nel 2005, quindi in una situazione ben al di fuori di quella di Formigoni ed Errani. Qualcuno dice che Spacca non sia candidabile per questioni di opportunità politica legate alla “consecutio” di tre mandati e ad un ricambio politico. Per me non è candidabile perché un terzo mandato violerebbe le disposizioni dell’ l’art. 2, lett. f), legge n. 165/2004
adesso cosa mi risponde Piergentili? sono ancora un ignorante o vogliamo che sia un tribunale a dimostrarlo? giudizi sulla sua persona non ne faccio avendo avuto modo di poter verificare di persona a Petriolo durante i suoi comizi nelle assemblee pubbliche sul biogas lampochezza delle sue argomentazioni e la vacuità della sua politica…
Egr. Sig. Sparapani, non le ho dato dell’ignorante. E’ molto peggio l’arroganza e la supponenza che spesso si trasforma per tante persone in ignoranza. Ma in senso astratto. Non la conosco e non mi permetto di giudicarla nella maniera più assoluta. Quello che posso dirle, senza citare sproloqui autoincensanti legislativi, è che la normativa regionale attuale che regola l’elezione regionale per la nostra regione non prevede l’incandidabiltà dell’attuale presidente, seppur già eletto due volte. Tutto qua. Lo ha detto lei stesso nel suo intervento: “A mio avviso però resta il fatto che Spacca è incandidabile ….” infatti questo è un suo pensiero e tale resta.
Per quanto riguarda la questione biogas di Petriolo non avete forse seguito le iniziative che io in quelle riunioni suggerii???? Manifestare sotto la regione e le altre iniziative seguenti, comprese le partecipazioni alle conferenze dei servizi, da chi furono messe in atto? E comunque apprezzo il suo rinraziamento, fortunatamente tanti altri cittadini di Petriolo non la pensano così, per il tempo che ho passato nel mese di agosto di due anni fa nel suo paese per cercare di non far realizzare la centrale a biogas. Pur non conoscendola, mi permetto di darle un consiglio, suggerito anche da tanti suoi concittadini: sia un pò più umile, ci guadagnerebbe sucuramente. Un cordiale saluto. Dimenticavo, non ho risposto prima perchè ho letto solo ora i suoi messaggi.
Sig. Sparapani, scusi se la disturbo ancora. Non avevo compreso la minaccia del tribunale. Se vuole denunciarmi lo faccia, ma lo ripeto, non mi riferivo alla sua persona. Parlo di ignoranza in senso astratto. Infatti, un’azione politica è ben fatta per tante persone e può essere una schifezza per tante altre. Per tanti cittadini Spacca a fatto benissimo, no per lei. Se invece l’affermazione l’ha considerata riferita alla sua persona ha frainteso. E comunque non ho difficoltà a porgelre le mie scuse, e lo faccio sin da subito, qualora l’abbia considerata in tal senso. Massimo rispetto per la persona. Tutto un’altra cosa è il giudizio politico. Lei ha espresso delle nette considerazioni nei miei confronti, ma per me non è un problema. Fa parte della mia concezione di confronto democratico. Cordialmente la saluto di nuovo.
Vede pieregntili, esiste una “gerarchia legislativa” ovvero la legge regionale deve seguire i dettami di quella nazionale e a sua volta seguire le norme e le direttive comnitarie. Se non lo si fa si espone l’azione a possibili ricorsi, giudizi con quello che ne consegue. Ecco se spacca si dovesse ricandidare sarò il primo firmatario di un ricorso al tar contro la sua candidatura. Ho preso i peggiori insulti da altri colleghi suoi politicanti, non ho portato nessuno in tribunale e non inzierò di sicuro con lei quindi dorma sonni tranquilli. Certo per che arrogarsi il merito delle azioni del comitato di petriolo ci vuole una bella faccia tosta. Ma si ricorda quando le dicemmo…no grazie?
Pensi piuttosto a sfatare le mie teorie opportunamente documentate piuttosto che lanciare frecciatine sulla mia persona, #spaccastaisereno
Anche da queste poche righe, si capisce lo spessore umano e politico dei nostri politici. Sembrano dei ragazzini che si nascondono dopo aver lanciato il sasso contro la finestra, parli delle loro colpe e mancanze e cercano di autocelebrarsi per dei meriti che non hanno, se cerchi un atteggiamento od una posizione chiara nel loro comportamento, ti assalgono dubbi perfino sul loro sesso, tanto sono contorti e sventolanti.
Non conoscono la vergogna, direbbe Papa Francesco…….