Gara di cross saltata, Capponi: “La Cammertoni continua a fare politica di bassa lega”

TREIA - Il sindaco respinge al mittente le accuse della lista Il futuro è nel cuore per il diniego dell'utilizzo di un territorio comunale all'associazione Mc Racing: "E' destinato al biologico, abbiamo rispettato la legalità e fatto approfondite considerazioni"

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Franco Capponi, sindaco di Treia

Franco Capponi, sindaco di Treia

Una cosa è certa. Il Trofeo di San Vito, gara di motocross e mini cross quest’anno non si farà. Secondo la lista Futuro nel Cuore, capeggiata da Daniela Cammertoni, non si farà perchè l’amministrazione comunale di Treia non ha concesso l’utilizzo di un’area comunale (leggi l’articolo). il sindaco di Treia Franco Capponi non ci sta e rinvia al mittente le accuse mosse contro la sua Giunta.
«La lista Futuro nel Cuore – scrive in una nota –  uscita sconfitta nella recente competizione amministrativa per il rinnovo dell’amministrazione Comunale di Treia, o meglio la dottoressa Cammertoni vuol leggere sempre discrimini nell’atteggiamento dell’amministrazione. Nella vicenda della concessione del terreno coltivato a biologico per una gara di cross a Chiesanuova dimostra troppa approssimazione e parzialità.
Vorrei ripercorrere brevemente la vicenda. 1) E’ vero che il 9 maggio, il presidente dell’associazione sportiva ha presentato al Comune la richiesta di poter disporre del terreno di proprietà comunale a Chiesanuova per organizzarvi la manifestazione sportiva di motocross e mini cross. Allora era in carica il Commissario Prefettizio Tiziana Tombesi perche l’elezione della mia amministrazione e’ avvenuta solo il 25 maggio. Il Commissario Tombesi aveva già espresso, penso sentiti gli Uffici e visti i regolamenti, un parere contrario al rilascio dell’autorizzazione e lo aveva comunicato verbalmente ai richiedenti. 2) L’amministrazione è venuta a conoscenza a fine giugno della giacenza della richiesta senza risposta scritta, in quanto il Commissario aveva preferito non inoltrare il parere contrario proprio in attesa che si insediasse la nuova amministrazione e avesse approfondito la questione.
3) Le difficoltà riscontrate per il rilascio dell’autorizzazione erano di diversa natura: regolamentare, di sicurezza e di responsabilità per l’amministrazione e il Comune stesso, ma soprattutto i lavori necessari e cioè i movimenti terra per creare i salti e il potenziale rischio di inquinamento (da carburante, da pneumatico, da olio e quant’altro) comportavano il non rispetto delle norme sull’agricoltura biologica a cui si è vincolato il comune di Treia e che obbliga il conduttore a non fare lavorazioni profonde e a non utilizzare diversamente tali superfici dallo scopo della coltivazione biologica di colture agricole;

4) Poco dopo l’inizio di luglio abbiamo incontrato il presidente della A.s.d. Mc Racing di Treia,, manifestandogli le difficoltà ed invitandolo a scegliere un terreno privato non coltivato a coltivazioni biologiche. Questo avrebbe risolto molti dei problemi sollevati dagli Uffici competenti, compreso il rischio possibile per i partecipanti e implicito nella manifestazione crossistica e per il quale l’amministrazione si sarebbe dovuta tutelare con Polizze adeguate, dato che nessun amministratore può mettere a rischio il proprio Ente di dover risarcire eventuali danni (principio di cautela);

5) Questo incontro con il presidente dell’Associazione era stato svolto per metter in condizione gli organizzatori di trovare altra soluzione e gli stessi Uffici si sono resi disponibili ad accelerare tutte le pratiche amministrative eventualmente necessarie;

6) La Giunta del comune di Treia quindi non ha autorizzato l’utilizzo del terreno di proprietà pubblica perchè “è adibito a culture biologiche e la manifestazione e i lavori proposti avrebbero potuto far risultare non congruo (per eventuali inquinamenti e soprattutto per i movimenti terra necessari) il diverso utilizzo dell’area rispetto alle normative del Biologico”. Certamente l’amministrazione, per una iniziativa sportiva, svolta nel rispetto delle regole come questa, aveva riconosciuto la valenza sportiva e sociale “;

7) Alla Lista Futuro nel Cuore invece rimandiamo al mittente l’accusa di aver avuto a disposizione pareri tecnici approssimativi e di essere stati intempestivi sulla risposta dato che il presidente era stato messo al corrente per tempo del diniego e della disponibilità dell’amministrazione, ma soprattutto degli Uffici, a rendere possibile una istruttoria con iter accelerato su una diversa area con meno vincoli;

8) Non opinabile invece, ma diffamatoria, l’accusa di aver arrecato un grave danno all’attività e all’immagine dell’associazione sportiva di Treia e l’accusa di superficialità e di scarsa obiettività con le quali vengono gestite le pratiche nel comune di Treia e per la quale espressione mi riserbo, sentiti anche i responsabili dei servizi, di esporre denuncia per diffamazione da parte della Lista Futuro nel Cuore e del suo candidato Sindaco;

9) E’ strano inoltre in questo caso, come l’atteggiamento della Lista Cammertoni, che ha inviato in questo avvio di legislatura già molte denunce, anche opinabili, verso cittadini ed anche verso la struttura amministrativa erigendosi a Lista Giustizialista” invece non sposi le tesi della legalità, del principio di precauzione e della trasparenza a cui invece la mia amministrazione s’ispira.

Come lei infatti saprà per studi ed esperienza, nelle coltivazioni biologiche si esaltano e si facilitano i meccanismi naturali. A tal fine, l’agricoltura biologica fa uso di prodotti fitosanitari e fertilizzanti di origine naturale, vieta l’impiego di ormoni della crescita, antibiotici, materie estranee all’agricoltura o ricorre a manipolazioni genetiche. Gli agricoltori biologici fanno ricorso ad una serie di tecniche che contribuiscono al mantenimento degli ecosistemi, riducendo l’inquinamento e valorizzando le naturali capacità delle piante di creare un equilibrio con l’ambiente e il territorio.
Tra le tecniche e regole di base dell’Agricoltura Biologica inoltre la massima importanza viene data alla Gestione del suolo. Le principali azioni sono la riduzione della profondità di lavorazione, la copertura del terreno anche nel periodo invernale, l’impiego di letame, le rotazioni colturali, evitare qualsiasi fenomeno di inquinamento del suolo e delle falde , con prodotti di sintesi , concimi, ecc.
Il terreno è considerato come un vero e proprio “organismo vivente”, che grazie all’azione dei suoi microrganismi trasforma le sostanze organiche complesse e i minerali in elementi semplici, assorbiti dalle piante per le loro necessità produttive. A tal fine, si predilige l’uso del letame e dei liquami come fertilizzanti, possibilmente aziendali, o di altri concimi organici che si trovano in commercio. Altro fondamentale strumento è il ricorso ai sovesci e alla coltivazione di leguminose, da granella e foraggere, che arricchiscono il terreno di azoto ed evitando lavorazioni profonde oltre i 30, 40 cm.

Infine abbiamo svolto anche una considerazione tecnico-economica e cioè i costi necessari al ripristino e alla caratterizzazione di tutto lo spazio utilizzato per l’iniziativa, come indica la legge, sarebbe stato improponibile per i costi necessari alle obbligatorie analisi dei moltissimi campioni che avremmo dovuto analizzare per dimostrare all’organismo di controllo del Biologico che nessun cambiamento nel terreno e nessun inquinamento era stato prodotto.
Sono queste le considerazioni che abbiamo svolto, molto più approfondite delle superficiali e scadenti valutazioni svolte dalla Lista Cammertoni che purtroppo continua a fare solo attività di speculazione politica di bassa lega, senza indicare soluzione a nessuno dei problemi della Città».



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