Due bimbi ricoverati
dopo aver fatto il bagno al mare
Divieto di balneazione alla Fiumarella

PORTO RECANATI - I piccoli portati al Salesi per vomito e diarrea. Nelle stesse ore il canale immetteva in mare acque fognarie. Fa discutere l'assenza di cartelli di divieto. Il sindaco Sabrina Montali: "Abbiamo emanato l'ordinanza senza dati certi, non appena ci è giunta notizia dall'Arpam dei primi valori fuori dalla norma"

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La spiaggia alla foce del Potenza, oggi alle 18 (foto di Guido Picchio)

La spiaggia alla foce del Potenza, oggi alle 18 (foto di Guido Picchio)

La bandiera rossa di pericolo in mare sventola su uno degli stabilimenti del centro storico

La bandiera rossa di pericolo in mare sventola su uno degli stabilimenti del centro storico

di Alessandro Trevisani

Due bimbi sono stati ricoverati ieri mattina all’ospedale Salesi di Ancona: lamentavano dolori all’addome e avevano vomito e diarrea. Lo apprendiamo da fonti del Pronto Soccorso di Loreto, dove i genitori hanno accompagnato i piccoli subito dopo che avevano fatto il bagno al mare a Porto Recanati, non sappiamo se subito prima o dopo lo sversamento di acque fognarie dal canale della Fiumarella, ieri mattina intorno alle 11, al termine del lungomare Palestro. Il flusso di queste acque nauseabonde, ben visibile per il colore marrone della chiazza che spinta dalla corrente ha preso ad espandersi verso sud, era stato provocato da alcune rotture delle tubature che le conducono al depuratore, a causa del forte temporale che si è abbattuto ieri sulla zona tra Loreto e Porto Recanati. Sempre ieri in mattinata due militari della Capitaneria di Porto avevano battuto a lungo la spiaggia, avvisando del pericolo bagnanti e bagnini, in attesa dei riscontri ufficiali dell’Arpam. Ma nessun cartello di divieto di balneazione, mentre scriviamo, è ancora apparso in spiaggia, mentre è segnalata nell’home page, sul sito del Comune, un’ordinanza del sindaco Sabrina Montali, che vieta di fare il bagno per 100 metri a nord e per 200 metri a sud della Fiumarella. Motivo? I valori di escherichia coli comunicati “via fax in data odierna alle ore 11,31 da parte dell’Arpam, con protocollo n. 27640 a firma del dott. Leoni”.

Il fosso della Fiumarella che ha riversato in mare acque di fogna

Il fosso della Fiumarella che ha riversato in mare acque di fogna

Praticamente non pervenuti i turisti al bagno oggi

Praticamente non pervenuti i turisti al bagno oggi

Si tratta quindi dello stesso batterio che il 9 agosto (leggi l’articolo) aveva fatto vietare la balneazione in tre tratti di spiaggia (Musone, Jet Hotel e per 450 metri a sud della foce del Potenza, oggi ridotti a 350). E anche prima del’ordinanza faceva discutere, oggi in spiaggia, l’assenza di cartelli e dichiarazioni ufficiali da parte del Comune.

“Non si scappa: dopo la chiazza marrone di ieri ci voleva il divieto per motivi di cautela, oppure una bella rassicurazione per la salute di tutti”, diceva una bagnante a metà pomeriggio, al balneare Maria e Wanda. “La gente in acqua oggi è pochissima, si contano sulle dita di una mano – commenta invece un bagnino -, divieti non ce ne sono, forse si vuole salvare quel po’ di stagione che resta, a livello economico”. “L’acqua oggi ha un colore normale, ma la puzza di escrementi stamattina era davvero forte”, spiega un uomo di Castelfidardo, che da 35 anni viene in villeggiatura a Porto Recanati.
“Io il bagno l’ho fatto lo stesso, anche se c’è la bandiera rossa”: sulla spiaggia di Nenetta il bimbo che parla ha la zazzera nera tagliata corta, lo sguardo da monello e una chiara conoscenza della segnaletica da spiaggia. La bandiera rossa, qui come altrove negli stabilimenti dei dintorni, sventola sul pennone del balneare. “Ma non l’ammaino da tempo, è un segnale di pericolo generico in mare, non c’entra nulla col divieto di balneazione”, spiega il titolare. In tutto ciò i bagnanti sono stati costretti a fare valutazioni spannometriche, scegliendo ogni volta tra la prudenza e l’audacia. “Io mi sono buttata, del resto il mare qui è sempre inquinato, divieto o no”, dice una bagnante da Nenetta. “Io non mi fido, finché parto, giovedì prossimo, mi bagno alla doccia”, replica un’altra villeggiante allo stesso balneare. E un turista romano è deluso e arrabbiato: “Porto Recanati andrà a pagare nella prossima stagione turistica il danno d’immagine che si è inferta quest’anno con le sue mani”, dice.

La situazione dell'acqua oggi pomeriggio (foto di Guido Picchio)

La situazione dell’acqua oggi pomeriggio (foto di Guido Picchio)

La messa dell'Assunta quest'anno si è svolta eccezionalmente all'Arena Gigli

La messa dell’Assunta quest’anno si è svolta eccezionalmente all’Arena Gigli

Sul piano politico Rosalba Ubaldi interviene con un post su Facebook: “Così non va. Non ci si sveglia all’alba per andare ad un risveglio in musica e poi non si risponde al telefono se la Fiumarella rappresenta un problema. Così non va”, riferendosi con tutta probabilità alla sindaco Montali, che a dire il vero neppure noi, in un tentativo in serata, siamo riusciti a rintracciare.
Un altro motivo di polemica è stato, in giornata, quello relativo alla messa dell’Assunta: la tradizionale celebrazione dell’assunzione in cielo di Maria è stata spostata, su decisione della Giunta comunale, da Largo Porto Giulio all’Arena Gigli, dove sono accorsi circa 500 fedeli per una funzione certamente più raccolta e scenografica. Ma qualcuno ha storto la bocca, inclusa l’ex sindaco Ubaldi, che di fronte alle motivazioni addotte (pare non fosse possibile smontare per tempo il palco allestito ieri per la diretta di Radio Arancia) scrive sui social network: “Probabilmente ci si dimentica che è il giorno dedicato alla Madonna, è sicuramente più importante di qualsiasi altra iniziativa laica”. Botti di Ferragosto che anticipano di poche ore i tradizionali fuochi, dalle 23,30 sulla spiaggia del centro storico. Basterà la festa a portare un po’ di serenità a bagnanti e cittadini?

Il sindaco Sabrina Montali, rintracciata al telefono subito dopo la funzione all’Arena Gigli, precisa di aver emanato l’ordinanza “in assenza di dati precisi: il Dott. Leoni ci ha mandato un fax in cui segnala il superamento dei limiti di legge per ciò che riguarda l’escherichia coli, ragion per cui ho subito emesso l’ordinanza”. Sarebbe stato possibile emanare l’ordinanza il 14 agosto, davanti alla vista di quel “blob” marrone in mare (leggi l’articolo)? “Non avevo elementi certi per poterlo fare. Anche stasera non abbiamo dati esatti, per emanare l’ordinanza mi è bastato sapere che un valore è risultato anormale. E preciso che ieri alle 14,30 non è arrivata nessuna comunicazione da Arpam, come erroneamente è stato scritto dai giornali”.

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La chiazza marrone all’altezza dell’ingresso nord del centro storico ieri mattina

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