In migliaia ieri sera per il concerto della Bandabardò, appuntamento di chiusura del Futura Festival
Futura diventerà un campus per studenti e per il terzo anno, in occasione dell’anniversario di nascita del padre della lingua italiana, sarà Dante, uno dei protagonisti dell’edizione 2015. Alcune anticipazioni sono state annunciate questa mattina, nel corso della conferenza stampa di chiusura della seconda edizione del Festival, che proprio quest’anno ha trovato un’identità forte, gettando i semi di collaborazioni importanti e durature, come quella col Festival di Scienza e Filosofia di Foligno. Un bilancio positivo per gli organizzatori: il direttore artistico Gino Troli, la presidente dei TdC Rosetta Martellini, il sindaco Tommaso Corvatta e l’assessore alla Cultura Giulio Silenzi. Soddisfazione espressa sia per le presenze che per l’adesione al progetto culturale, per i nomi degli ospiti che per l’età degli spettatori, un pubblico eterogeneo che in proporzione è aumentato nella fascia dei giovanissimi (apprezzati i laboratori con i bambini) e dei giovani adulti. “È la cultura alta che esce da Palazzo e si incontra con la gente – spiega il sindaco Corvatta – abbiamo appena cominciato a cambiare Civitanova. Il Festival è un trampolino di lancio per tante attività e collaborazioni che stanno crescendo e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per questo evento”.
Da sinistra Rosetta Martellini presidente TdC, Gino Troli direttore artistico di Futura festival, il sindaco Tommaso Corvatta e l’assessore alla Cultura Giulio Silenzi
Si sofferma sulle novità introdotte in questa edizione la presidente dei TdC Rosetta Martellini: “la parte scientifica grazie anche alla collaborazione con il Festival di Foligno ha segnato un’identità di Futura, quella laboratoriale, molto apprezzata dalle scuole e dai bambini. Un vanto e un orgoglio è poi aver permesso l’accessibilità al Festival ai portatori di handicap e ai disabili. Un’idea che è stata apprezzata e verrà copiata anche da Bergamo, siamo gli unici nelle Marche a farlo e uno dei pochi in Italia. Un’altra novità che vorremmo poi potenziare è quella degli Aperifestival, un modo per stimolare la curiosità e approfondire in modo informale gli interventi degli ospiti che verranno”. Numerose le anticipazioni date dal direttore artistico, Gino Troli: “Ci sono le premesse per delineare al meglio l’identità di Futura e abbiamo posto le basi per il prossimo triennio. È piaciuta l’idea di spostare quasi tutti gli appuntamenti a Civitanova Alta. Questa città per vivacità culturale rappresenta un unicum in tutte le Marche, non esiste alcun paragone con nessun altro posto. Ora l’obiettivo è quello di attirare giovani studenti per seminari, corsi di aggiornamento e tutto questo nella prossima edizione ci sarà. Inoltre anticipo già che per l’anniversario della nascita di Dante ospiteremo studiosi internazionali. Ci sarà, inoltre, una sezione dedicata ad Annibal Caro e un grandissimo regista”. Si stimano superiori a 20mila le presenze nei 10 giorni di incontri e spettacoli e a tirare le somme è l’assessore alla Cultura Giulio Silenzi: “abbiamo avuto numeri importanti anche di fronte a proposte impegnative e culturalmente elevate, credo che siamo di fronte ad un evento straordinario anche in relazione al bacino di utenza, segnale che quel progetto culturale che avevamo all’inizio si è rivelato vincente”. Confermata la spesa del Festival, meno di 200mila euro. Circa il 50% è stato coperto da contributi esterni, tra cui l’official sponsor Gleam Bijoux. Per tutto il mese di agosto restano allestite le due mostre, a Civitanova Alta: “Visioni da un futuro passato” e “Arte e cibo” (chiusura il 2 novembre).
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Se invece di pagare gli ospiti intervenuti e le relative spese di soggiorno avessero dato 20 euro ad ogni persona che fosse venuta a fare una passeggiata a civitanova alta, sicuramente con una minore spesa si avrebbe avuta una maggiore affluenza di pubblico.
questa volta a silenzi non è andata malissimo un mezzo flop.
ai cvitanovesi invece è andata piuttosto male visto quanto hanno dovuto pagare in tasse e diminuzione di servizi per un futura festival poco sopra la mediocrità.
Oh Giu’ non solo si speso un sacco de sordi pe li concerti, ma no me si fatto manco sape’ che la settimana scorsa a Citano’ è venuti li Nomadi ?
Tomma’ che stai a di’… de quale concerto de li Nomadi parli ? Ma gliela si data na letta a li manifesti che so fatto stampa’ ?
Oh Giu’ va ve’ che so sembre l’urdimo a sape’ le cose e me chiamete solo pe mette la faccia su lo palazzetto, ma staorda lo so saputo per conto mio…….. l’addra matina Citano’ era piena de le locandine de li giornali che dicia : a Citano’ è rriati li nomadi !!! … ma non lo si organizzato la piazza … so letto che è gliti a sona’ la la zona industriale…..
Tomma’… Tomma’ …
Parafrasando Ennio Flaiano, potremmo dire: Troli “un marziano a Civitanova”. Al termine della seconda edizione di Futura, confessa che il festival non ha ancora delineato al meglio la propria identità. Sempre Troli annuncia per la prossima edizione di Futura Festival il coinvolgimento degli studenti e delle scuole in “seminari e corsi di aggiornamento”. C’è di più, per la terza edizione del festival, il direttore promette una sezione dedicata ad Annibal Caro, cioè la personalità più illustre di Civitanova, città dove si tiene Futura! Domanda: tutto questo non si poteva fare prima, dando al festival un ancoraggio al territorio? Restando all’edizione appena conclusa, il festival dimostra di non essersi ancora affermato e denota evidenti errori organizzativi. Si è sbagliato ad escludere Civitanova Porto, centro più popoloso, come dimostra il successo del concerto della Bandabardò. Anche l’Atac, negando il servizio navetta, ha nei fatti rifiutato la soluzione Città Alta. Futura non ha retto lo svolgimento di 10 giorni consecutivi, incluso l’inizio settimana in un periodo ancora lavorativo; per i principali ospiti invitati sarebbe stato sufficiente un solo weekend, come Popsophia tenutosi a Pesaro. Quest’anno Futura si caratterizzava per la presenza di studiosi stranieri, ebbene il solo Bauman ha avuto un grande riscontro di pubblico; in tale ambito il festival si è dimostrato provinciale per l’assenza della traduzione simultanea. Guardando alla prossima edizione di Futura, segnalo al direttore Troli che Civitanova, in ambito letterario, ha intrattenuto rapporti con figure di livello internazionale, una delle quali ha ricevuto il premio Nobel. Riguardo al cinema, filone di interesse di Futura, informo Troli che un civitanovese ha vinto il Leone d’Oro alla Mostra di Venezia ed è stato candidato all’Oscar. Un altro uomo di cinema civitanovese ha vinto il David di Donatello e il British Academy Film Award. Approfondisca il direttore Troli la storia di Civitanova, così avrà migliore coscienza di dove si tiene il festival che organizza e magari potrà contare su un maggiore consenso di pubblico.