“Una scelta che rischia di scoraggiare ulteriormente l’accesso all’istruzione universitaria e che non tiene conto del principio di progressività della tassazione”. Così Lara Ricciatti deputata fanese di Sel, commenta la proposta di nuova tassazione avanzata dall’Università di Macerata per il prossimo anno accademico. La proposta, inviata dagli uffici tecnici ai rappresentanti degli studenti, poco prima dell’ultimo consiglio (leggi l’articolo) dovrebbe essere votata dal Cda e dal Senato accademico entro luglio. Intanto il consiglio degli studenti, giovedì prossimo, 10 luglio, dovrà esprimere il proprio parere (puramente consultivo) sulla riforma. «Una scelta comprensibile dal punto di vista contabile – argomenta l’On. Ricciatti -, ma non da quello dell’equità. Sono note le difficoltà che devono affrontare i nostri atenei, interessati da continui tagli alla spesa pubblica, ma non possiamo accettare il principio che l’Università sia preclusa per ragioni di ‘censo’. A maggior ragione appare incomprensibile la scelta di diminuire le fasce reddituali, sopprimendo proprio quelle relative ai redditi più alti, che potrebbero contribuire con maggiori risorse. Il sistema della fasce reddituali per le tasse di iscrizioni è stato istituito per introdurre un criterio di progressività anche nella tassazione universitaria, consentendo l’accesso all’istruzione universitaria anche agli studenti provenienti da famiglie a basso reddito. I dati statistici riportano negli ultimi anni una costante diminuzione di iscrizioni all’Università dovute, evidentemente, alla crisi economica ed alle difficoltà delle famiglie nel sostenere i propri figli agli studi. Mi auguro che l’Università di Macerata possa rivedere questa proposta in senso più equo, comprendendo le difficoltà delle tante famiglie colpite dalla crisi economica e non pregiudicando la possibilità di potenziali studenti che volessero accedere al prestigioso ateneo maceratese. Presenterò a breve un’ interrogazione parlamentare sul tema – conclude la deputata di Sel – per chiedere al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca se scelte come quella dell’Università di Macerata siano in linea con le politiche del Governo in materia di stimolo all’istruzione superiore, alla formazione specialistica e alla ricerca».
(Cla.Ri)
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Boh. Io lavoro e pago tasse universitarie molto alte, proprio perché ho un reddito e “posso permettermelo”. Posso permettermelo risparmiando su molte altre cose, per esempio non uscendo mai la sera. E devo risparmiare, perché da studente-lavoratore il mio corso di studi durerà più a lungo e costerà di più.
In compenso, certi miei compagni di studi godono di esenzioni parziali o totali, e poi li ritrovo al pub (che frequento quando proprio sono costretto ad andarci per vedere qualcuno). Alzare ulteriormente le tasse, mi creda la deputata Ricciatti, non sarebbe indolore nemmeno per la fascia più alta, quella di noi “ricconi”.
Dove sta il diritto allo studio che tanto si va proclamando? Tutti devono avere le stesse possibilità! Aumentate le tasse a chi ha i redditi alti e si può permettere di mantenere un figlio agli studi senza sacrifici! UNIMC sopratutto fornisca servizi più efficenti perchè la qualità non vale il prezzo che già stiamo pagando!