[slideshow_deploy id=’545542′]
(In alto la galleria fotografica di Lucrezia Benfatto e Guido Picchio)
di Claudio Ricci
Se è vero che nel nome degli uomini è scritto il loro destino, in quello di Giuseppe Illuminati c’era la luce della fiaccola olimpica che stasera allo stadio Helvia Recina di Macerata ha acceso la quinta olimpiade della provincia di Macerata. Una fiaccola che torna nel capoluogo dopo 12 anni, dalla prima olimpiade, voluta proprio da Illuminati, delegato provinciale del Coni, portata dalla due volte oro olimpico e pluricampionessa mondiale ed europea di fioretto Elisa Di Francisca emozionatissima di fronte alla tribuna gremita prima della sfilata inaugurale sulla pista di atletica dello stadio. «Credo che in rarissime occasioni sono stata così emozionata. Non riesco neanche a parlare. Per me essere qui oggi è un onore. Per ciò che sono chiamata a rappresentare di fronte a questi giovani atleti: l’importanza dello sport, l’importanza di non mollare mai e lottare con impegno per ciò che si vuole raggiungere nella vita».
Una fiaccola che la Di Francisca riceve idealmente dall’altra campionessa, presente alla cerimonia, Giovanna Trillini, tedofora 12 anni fa in occasione delle prime olimpiadi della provincia partite proprio dall’Helvia Recina: « Ricordo che anche per me fu un’emozione incontenibile. Capisco bene Elisa e il suo stato d’animo e come darle torto con l’atmosfera che c’è qui stasera». Da “Macerata a Macerata” è il titolo dello spettacolo inaugurale e del percorso compiuto dalla fiaccola. Dopo l’inaugurazione del 2002 infatti, seguirono Civitanova nel 2005, Recanati nel 2008 e Tolentino nel 2011. Oggi la fiaccola torna a casa accolta dalle ancelle, che sfilano per prime e lanciano fiori al pubblico sugli spalti sulle note della colonna sonora del celebre film “Il Gladiatore”, evocando suggestioni della Roma tardo imperiale.
Sugli spalti, seduti vicino al sindaco Romano Carancini e alle autoritaà civili e militari di tutta la provincia, i delegati del Coni di sei Paesi : Alfredo Apicella dal Brasile, Mico Licastro dagli Usa, Domenico Servello dal Canada, Elio Squillari dall’Argentina, Nello Collevecchio dal Venezuela e Cirano Tondi dalla Svizzera.
Come i dignitari all’inizio dei giochi in onore di Olimpia, le autorità salutano le 37 federazioni dei 50 comuni della provincia e dei Paesi ospiti, partecipanti alle gare, che sfilano davanti al palco centrale, precedute da quasi tutti i sindaci del territorio. Spettacoli di danza e una grande colonna sonora intrattengono il pubblico. Segue il protocollo olimpico con la marcia del tricolore portato dalla delegazione dei marinai della Capitaneria di Porto di Civitanova e poi issato sotto lo sguardo del pubblico, tutto in piedi per il momento solenne. Poi i saluti di Fabio Sturani, presidente del Coni regionale, di Giuseppe Illuminati, del sindaco Carancini e apertura ufficiale affidata alla vice presidente della Provincia Paola Mariani. Giro di campo della Di Francisca che innesca con la fiamma lo spettacolare fuoco di artificio che accende la grande torcia Olimpica. Da domani 4831 ragazzi e ragazze dagli 8 ai 18 anni gareggeranno a Macerata e in altri centri della provincia.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Una cerimonia bellissima. Siccome i posti erano limitati sarebbe stato importante pubblicizzare di più l’evento con una ripresa televisiva per tutti i maceratesi.
Un plauso agli organizzatori.
Bravi si. Il comune sa come utilizzare le nostre risorse
Bellissima manifestazione….
Eccezionale esempio di come il comune di Macerata sperpera il denaro.
Restando nell’ambito dello sport,non sarebbe stato meglio ad esempio sostituire il tetto di ETERNIT della struttura fissa dell’associazione tennis?Siamo sicuri che non faccia male alla salute di chi va a giocare,compresi i bambini della scuola di tennis’?
L’istruttore federale di tennis ,nonchè assessore provinciale allo sport Giovanni Torresi se ne è mai preoccupato?
E’ di tutta evidenza che il comune di Macerata privilegia l’effimero,la risonanza personale,la visibilità alle necessità primarie che-temo-siano in pochi ad avere presente e,fra questi pochi,nessuno della Giunta.
Abbiamo quindi assistito ad uno spettacolo basato su un pessimo e poco responsabile utilizzo delle risorse finanziarie, volto a soddisfare sciocche vanità e a tessere rapporti in vista delle prossime scadenze elettorali.
Egregio sig. Lib Lab, lei mi chiede se mi sono mai occupato della copertura in eternit dei campi coperti presso l’associazione tennis in via velini, bene, io le rispondo che in quella struttura ho lavorato per 25 anni, quindi, oltre che essermene occupato sono anche preoccupato!! Solo che, come credo lei sappia, la proprietà è del comune di Macerata, quindi, oltre che preoccuparmi, non posso fare altro!! Saluti, Giovanni Torresi
Sicuramente una bellissima manifestazione peccato che a noi genitori sia stato dato un solo biglietto d’ingresso e poi si sono viste intere famiglie negli spalti centrali! Della serie figli e figliastri!!! M. Questa è l’Italia…questa è macerata!!
«Che cos’è più preciso della precisione? L’illusione.»
(Marianne Moore)
Le foto di tutte le rappresentative dei comuni e delle delegazioni estere nel seguente link:
https://www.cronachemaceratesi.it/2014/06/28/olimpiadi-della-provincia-tutti-i-volti-dei-protagonisti/545629/
Prima di spendere molte decine di migliaia di euri per una vetrina dello sport che pesa ai ragazzi, pesa alle amministrazioni e fa felici solo gli organizzatori e gli stingitori di mani che infatti sono fotografati più dei ragazzi…ebbene prima di queste spese si dovrebbe SPENDERE PER LE STRUTTURE SPORTIVE.
Macerata è prossima allo zero. No piste ciclabili, pochissimo verde rigorosamente non attrezzato. Stadio cadente, piscine…no comment…palestre insufficienti per le tante società che ne fanno richiesta e via discorrendo…
Ma è questo il modo di spendere soldi??? Ma tutto sto circo fatto “usando” i ragazzi, quanto costa? e cosa porta come rientro per lo sport?
Comunque, con questo compimento quasi hegeliano della fenomenologia dello spirito sportivo maceratese che dopo 12 anni ritorna lì da dove era partito cioè nel capoluogo, si manifestano una maturità organizzativa ed una capacità di coinvolgere emotivamente i protagonisti dell’evento tali da far pensare che in futuro l’antico termine Olimpiade cadrà in disuso e che per designare la quadriennale celebrazione di eventi sportivi di alto livello prevarrà senz’altro il nuovo termine Maceratiade, insomma un’altra grossa conquista del made in Italy.
Ottimo come al solito Massimo Giorgi, mi hai risolto l’ennesimo enigma. Mi veniva in mente un’altra parola molto simile a Maceratìade di tua invenzione ed era Maceriàtide (un intreccio tra Macerata e cariatide, entrambe le parole descriverebbero oscenamente una città così vitale ed energica). Prendo atto che la tua è migliore ed esalta meglio la sostanza della polis……..
Maceriàtide può sempre servire per altri contesti, tienila da parte.
…… ok, penso anch’io che ne avremo bisogno.