Asilo Green, il Pd chiede un passo indietro
Il sindaco minaccia querele

TOLENTINO - Gli esponenti del partito si dicono anche disposti a raccogliere firme per un referendum consultivo. Pezzanesi: "Sono stato insultato su Facebook, tutto è in mano agli avvocati". Ruggeri (Pdci): "L'amministrazione fa gli interessi del privato"

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Il segretario del Pd Tolentino Anna Quercetti

di Marco Cencioni

«Il Pd di Tolentino non è contro l’aumento dell’offerta formativa negli Istituti scolastici». E’ questa la risposta della  segretaria di circolo Anna Quercetti e dei consiglieri comunali Jaqueline Cesaretti, Loredana Riccio, Francesco Comi, Marco Romagnoli e Bruno Prugni di Tolentino, rispondendo a Francesco Massi, capogruppo di Ncd in Regione (leggi l’articolo). «Massi tenta di confondere, banalizzando un problema serio. Nessun contrasto tra quanto avviene ad Ancona e quanto proposto a Tolentino dal Partito Democratico. Il Pd di Tolentino non è contro l’aumento dell’offerta formativa negli Istituti scolastici. Siamo perfettamente d’accordo con la legge regionale 34 del 2012 con cui si “promuove la conoscenza e la divulgazione del pensiero e dell’opera di Maria Montessori”. È positivo anche che la Regione, in collaborazione con l’USR Marche ed in accordo con i sindacati scuola più rappresentativi, intenda promuovere un’attività di formazione sul metodo montessoriano a favore di docenti delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie con contratti di lavoro a tempo indeterminato. Il PD di Tolentino, pur avendo dei dubbi sulla vicenda, non intende interferire nelle decisioni assunte dall’Istituzione scolastica. Quello che noi troviamo poco corretto è che vengano stanziati dal Comune 28.000 euro per la realizzazione di una classe montessoriana (circa 20 studenti), dimenticando completamente tutti gli altri insegnanti e studenti che quotidianamente svolgono la loro attività in condizioni, a dir poco, critiche. Avremmo apprezzato un aiuto volto a tutta la popolazione studentesca cittadina, compresa quella montessoriana. Con la nostra mozione chiediamo di stanziare, dall’avvio del prossimo anno scolastico, delle risorse a 30.000 euro annui anche per tutte le altre classi della città non montessoriane».

Sempre a proposito di scuole, il Pd interviene anche con una lettera aperta al sindaco Pezzanesi sulla questione dell’asilo Nicolas Green, oggetto di una variante che, accusa il Pd, porterà alla realizzazione di un centro commerciale. 
«Caro Sindaco – scrivono –  la tua idea di demolire l’Asilo Green e trasformarlo in un area commerciale è un grosso errore. Accetta un consiglio: fai un gesto apprezzabile, ammetti di aver sbagliato e azzera tutto.
Né c’è più alcun dubbio che anche tu a questo punto abbia capito di aver fatto un passo falso, viste le proteste suscitate tra la gente dalla nostra denuncia sulla stampa e le migliaia di firme spontaneamente raccolte in pochi giorni, non solo nel quartiere, ma in tutta la città.
Quanto c’è scritto nella tua delibera di giunta  è chiarissimo, si tratta per ora solo di un atto di indirizzo, è vero, ma l’idea è che l’Asilo nido Green sia raso al suolo gli alberi del suo giardino abbattuti, così da far posto, attraverso una bella colata di cemento, ad un’area commerciale di cui né la città né il quartiere hanno alcun bisogno. Pura speculazione edilizia, insomma!
Quanto poi alla storia da ultimo tirata fuori che dalla cessione dell’area al privato verrebbero fuori non solo i soldi per costruire altrove un nuovo asilo nido ancora più bello, ma pure un grosso contributo alla costruzione di un’opera così costosa come un nuovo ponte sul Chienti, questo è veramente un insulto all’intelligenza della gente.
Ad ogni modo, noi non staremo con le mani in mano. O tu torni sui tuoi passi o il PD raccoglierà le firme per un referendum consultivo a norma del’articolo 40 dello Statuto comunale. Ed a quel punto saranno direttamente i tolentinati a difendere la loro città».

Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino

Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino

Intanto la questione asilo Green ha invaso le bacheche di Facebook.  “Si possono avere idee diverse ma non si può insultare un’amministrazione in maniera davvero pesante, mettendo in discussione l’onestà degli altri”. Il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, è un fiume in piena. Potrebbe, infatti, finire in un’aula di tribunale la polemica sul futuro dell’asilo “Nicolas Green” di Tolentino. Al primo cittadino tolentinate non sono proprio andati giù alcuni commenti apparsi su Facebook, giudicati come “tendenziosi e altamente lesivi della lealtà e della moralità altrui. Ci stiamo muovendo per tutelarci, abbiamo incaricato i nostri avvocati di indagare sugli autori di tali scritti e di procedere alla querela”. Sempre sul noto social network, intanto, è stata costituita a sostegno del comitato “Salviamo il Green dalla speculazione” una pagina, che in pochi giorni ha raggiunto gli oltre 300 “Mi piace”. “Un conto è la partecipazione democratica e la raccolta firme, un conto scrivere accuse gravi su Facebook. – afferma Pezzanesi – Non possiamo tollerare una cosa del genere. Siamo sempre stati dalla parte dei cittadini, ma non possiamo consentire questi insulti. Si può dire che un’idea o un progetto non piace ma se c’è qualcuno che si alza la mattina e si permette di inveire, allora è giusto che si assuma le responsabilità di ciò che scrive”. Il sindaco, poi, ritorna sulla questione Green ribadendo che è sempre stato “disponibile al confronto su questo studio, su questa delibera di fattibilità. Laddove ci dovessero essere degli impedimenti o degli intoppi che non vanno a vantaggio della collettività la questione si chiude, lo abbiamo detto anche tempo fa. Noi siamo stati sempre trasparenti e continueremo ad esserlo”.

Chiede un passo indietro al sindaco Pezzanesi anche Sandro Ruggeri del Pdci Tolentino: «La città non ha bisogno di nuove strutture commerciali  – scrive in una nota – né di un nuovo asilo. Il Green è sicuro ed è stato oggetto di recenti e importanti investimenti economici. L’amministrazione non sta mettendo al centro dell’azione politica gli interessi delle famiglie e dei bambini ma piuttosto quelli di un privato, per il quale è disposta a sacrificare un asilo, un parco e il benessere della comunità. Trasformazioni urbanistiche di questo tipo che includono costi ulteriori a quelli già sborsati dai cittadini e che aggrediscono porzioni di aree verdi, rappresentano sempre un fallimento e mai un’occasione di sviluppo. Un’operazione che sta creando disagio e su cui chiediamo al Sindaco un passo indietro».



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