di Claudio Ricci
In vista del consiglio comunale di insediamento di lunedì prossimo, in cui si presenterà la nuova giunta (leggi l’articolo) con tanto di deleghe e la nuova amministrazione indicherà le linee programmaiche, Francesco Fiordomo calma le acque sulla questione della dimissione dei due consiglieri e sui presunti malumori che serpeggerebbero tra i grandi esclusi dopo la nomina della giunta. «Per rispetto delle istituzioni non posso rivelare ancora le deleghe – ammette il sindaco – Lo farò al consiglio di insediemanto di lunedì in cui indicheremo anche le linee programmatiche. Posso però assicurare che stiamo facendo un ottimo lavoro di collegialità, con deleghe espanse alle commissioni nell’intento di coinvolgere tutte le parti della politica recanatese».
Il sedativo arriva all’indomani della notizia delle dimissioni da consigliere di Massimo Sgolastra della lista “Civica Recanati” a cui subentra il terzo classificato della lista, con 82 preferenze, Enrico Fabbraccio. Dimissioni che seguono quelle, di qualche giorno fa, di un altro consigliere, Gabriele Garofolo dell’Udc.
«Grazie alla disponibilità di tutta la squadra abbiamo potuto costruire una giunta completamente votata al cambiamento – continua Fiordomo – con tre donne su cinque assessori, abbiamo una delle giunte più rosa d’Italia- Una scelta lungimirante, che abbiamo potuto compiere grazie allo spirito collaborativo di tutti soprattutto di chi, già assessore, ha rinunciato in virtù del rinnovamento». Il riferimento è ovviamente a personaggio come Alessandro Biagiola, ex assessore alle Infrastrutture tra i più votati nell’ultima tornata e a Giacomo Galassi, che lascia la delega all’Urbanistica e che su Facebbok ha già commentato la sua esclusione in termini costruttivi . «In questo modo si creano le basi perchè il gruppo possa attingere a nuove energie, con l’obiettivo sempre più definito di coinvolgere i gruppi civici – continua Fiordomo – La conferma di Antonio Bravi come vicesindaco e assessore al bilancio è garantita in virtù dell’ottimo lavoro svolto nel quinquennio appena trascorso per risanare le casse comunali. Ovviamente le deleghe saranno frazionate coinvolgendo le commissioni e gli assessori di riferimento saranno persone di competenza, sia per ambito professionale, sia per un’esperienza già maturata in passato».
A questo punto, prendendo spunto dagli indizi che il sindaco ha lasciato trapelare, si potrebbe già azzardare un totodeleghe, con il piccolo capriccio di cimentarsi in una sfida con cui chiamiamo a confrontarsi anche chio legge(soprattutto se già esperto della politica recanatese). Roberta Pennacchioni, data l’esperienza da consulente del lavoro, papabile alle Attività Produttive; Tania Paoltroni, insegnante all’ospedale regionale di Torrette, candidabile alla poltrona dei Servizi Sociali; Rita Soccio insegnante ed artista affermata si potrebbe aggiudicare la cultura e l’assicuratore Armando Taddei già incaricato al turismo, probabilmente riconfermato per lo stesso settore.
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La professoressa Amalia Signorelli, antropologa, ci ricorda un modo di dire caro alla sua infanzia. A suo dire gli scout sono “dei bambini vestiti da cretini, guidati da un cretino vestito da bambino”
La professoressa conclude la sua similitudine spiegando che l’attuale premier Matteo Renzi ha un atteggiamento simile a quello di un capo scout. Traete voi le conclusioni, ma il concetto pare abbastanza chiaro. No?
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