Matteo Meschini
di Claudio Ricci
Quello nella foto è Matteo Meschini, 28 anni di Macerata. Matteo è salito recentemente agli onori della cronaca e della visibilità nei social network, grazie ad una sua idea: raggiungere il Portogallo a bordo di un’ Ape Piaggio, o come l’ha chiamata l’artista, che l’ha resa un’opera d’arte su ruote, “L’Apecolor”. Il veicolo a tre ruote su cui viaggeranno Matteo e la sua Greta, meticcio femmina che lo accompagna in ogni suo pellegrinaggio, è in realtà un TL3T, tra i modelli del triciclo cabinato più venduti dalla Piaggio nel 1981. Il progetto nasce da un’ avventura che ha visto protagonisti il ragazzo e il suo cane l’anno scorso. Matteo è partito, zaino in spalla e Greta al fianco, da Viterbo, a piedi, con l’intenzione di raggiungere Santiago de Compostela. Nel suo viaggio, durato circa tre mesi, Matteo ha avuto modo, oltre che di apprezzare a pieno il senso del muoversi con lentezza, di conoscere, non solo, la già famosa via del cammino di Santiago ma anche la più antica Francigena, percorso meno noto ma non meno affascinante, in quanto a paesaggi e storia (il collegamento viario era usato dai monaci per raggiungere Roma dal monastero di Canterbury). Un viaggio quello di Matteo e Greta che si ferma, causa problemi familiari, a Finisterre nella Galizia spagnola. Un peccato, perchè Matteo vorrebbe proseguire, spingendo la sua marcia fatta di piedi, fiato, sole ed espedienti per sbarcare un misero ma necessario lunario, fino a Gibiliterra, dopo ovviamente aver attraversato tutto il Portogallo.
Ma il sogno non svanisce, anzi si viene concretizzando piano, piano il progetto “In viaggio con l’Apecolor”. Grazie ad una sua amica pittrice, Letizia Ciccarelli, all’assistenza tecnica del padre Fabio e dello zio Andrea Cappelloni, al main sponsor Stefano Spaventa, al meccanico Mauro Spurio, all’elettricista Fulvio Nicolini e al sostegno di alcuni membri del circolo Idea 88, Matteo camperizza l’Ape, rendendola una vera opera d’arte su ruote, grazie al dipinto sulla scocca esterna della Ciccareli, con tanto di vano estraibile, che nei momenti di sosta rende il minuscolo mezzo di locomozione una vera e propria casa mobile. Gli interni dotati di ogni comfort, un impianto elettrico alimentato da due batterie, il rivestimento in resina, la trasmissione meccanica dal brevetto innovativo, rendono il mezzo prefettamente omologato (si aspetta solo la formalità della revisione) e in grado di sostenere un viaggio come quello che Matteo e Greta si accingono ad intraprendere, con partenza prevista per il 22, o il 23 giugno, da Macerata. Il tutto ha ovviamente bisogno di supporto e non parliamo solamente di quello morale. Sulla scia del crowd founding (modalità di finanziamento dal basso che spopola oggi in rete, con cui si promuove ogni genere di inizative: dall’inicisione di un album, ai festeggiamenti nuziali), Matteo crea una pagina facebook , con l’intento di raggiungere almeno i 4000 “mi piace” e attirare su di sè l’attenzione di finanziatori importanti. Intanto il museo Piaggio di Pontedera, l’unico in Italia, ha condiviso la pagina facebook di “In Viaggio con L’Apecolor”, fatto questo che lascia ben sperare in intenzioni promozionali più serie da parte della storica casa pisana.
Sul fronte delle sponsorizzazioni vecchio stile, Matteo ha invece beneficiato di una generosa donazione di alcune centinaia di euro, ancora pochi per raggiungere i 3000 calcolati per un viaggio «dalle possibilità illimitate» dice lo stesso Matteo. Eh già, perchè lui sa quanto costa il “pedaggio”sul cammino di Santiago, sa bene che un piatto di pasta, o un caffè, lungo la via, costano 3 o 4 volte tanto ciò che si pagherebbe a qualche decina di chilometri più a nord o più a sud. Ma mentre questo, un pellegrino a piedi non se lo può permettere, uno motorizzato forse sì. E Matteo,da pellegrino cercatore si ingegna e scherzando con un amico benzinaio si inventa la scommessa: un buono da 50 euro ogni “1000 mi piace” raccolti su facebook. Ed è qui che si accende la provocazione mediatica dell’Apecolor, dell’impresa eccezionale sovvenzianata dal basso, dell’eroismo a portata di tutti. Matteo ci crede e con lui, al momento in cui scriviamo, le altre 1876 persone che hanno alzato il pollice sull’arena più in voga del momento. La campagna non si fermerà qui. Matteo ha già in mente un nuova forma di autopromozione: “l’Apeselfie”. Ogni commerciante che si immortalerà con lui, potrà contribuire con una libera donazione e godere del ritorno di immagine che gli regalerà l’autoscatto con il pellegrino.
La partenza è prevista, da piazza della Libertà alla presenza, pare, anche di qualche autorità cittadina: « Ho già contattato l’assessore provinciale Massimiliano Bianchini – dice Matteo- e mi ha detto che avrebbe cercato di invitare il sindaco alla cerimonia di partenza. Vorrei un taglio del nastro con la mia Apecolor pronta per il via e molta gente, che sia lì con me per l’inizio di questa grande avventura»
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portate dietro pure a carancini e lasciacelo in portogallo!
ahahaha er monnezza hahaha giusto !!
comprendo che su C.M. siano trattati diversi argomenti, ivi compresi, quelli spensierati come questo. Tuttavia, mi viene da dire:
ma questo ragazzo, non ha un lavoro?
se non lo ha, perchè non usa il suo estro nel cercarlo?
se non ne ha bisogno (del lavoro), per vivere, allora si dedichi in questo momento di crisi, ad aiutare i meno fortunati. “Il sogno” non è andare per forza lontanto, ma sapere che hai fatto del tuo meglio anche per gli altri.
ma non c’ha proprio niente da pensà e da fà?
oh Coccu…… e quando parti che non je se fa più de vedè la foto dess’Apetta?
beatu issu che non c ha un cacchio da fa’!
E DAJE CHARI!!!!!
@giovanni otto trentadue
che messaggio evangelico!
butterà i soldi suoi dove vuole o vuoi dire al mondo anche come ci si pulisce il cxxo nel modo corretto? 😀
MI MERAVIGLIO DEL PROFESSORE!!…HA INIZIATO AD USARE PAROLE “NOBILI”!!!
@Rossano
ahahah fai sempre concettualmente pietà
Il “cxxo” non “snobilita” una nobile idea.
John Galt (pseudonimo o brutta copia), in quanto l’Originale per esprimersi non avrebbe avuto bisogno di ricorrere ad alcuni termini, che lei nemmeno ha il coraggio di scrivere chiaramente (tanto da maleducato ci passa ugualmente). Comunque, il mio messaggio era decisamente semplice, ma la sua mente è decisamente stretta da storture, per reciperne il significato. Ovvio, ogni persona è libera di fare , pensare e buttare dove gli pare i soldi (entro i limiti della Legge e del rispetto altrui), del resto lei butta se stesso nel mucchio dei “so tutto io”, visto che scrive di ogni argomento. Tornando al significato del mio messaggio, era per esporre -liberamente- un mio parere (visto che siamo in democrazia posso farlo e lei dovrebbe saperlo, considerando che ha la libertà di occcupare spazio web con le sue pochezze), cioè di non enfatizzare così tanto questo viaggio, che di speciale, almeno per me, ha ben poco. Le regalo umilmente un consiglio, se è una persona priva di emozioni e cerca “brividi”, si limiti a commentare l’articolo e non gli altri lettori, lascerebbe almeno il dubbio e non darebbe la certezza di quanto lei sia… Ora se vuole continui a scrivere su di me, ma io ho da fare di meglio che ribattere ad un muro.
Ciao Rossà, ma chi è ‘sto professore?
PerOdino Rossano!! Il Professore sarebbe questo John Galt?? Ma questo, al massimo, è un’in-Docente prima Comare dai tanti nicknames per distribuire pollicini a destra e a manca, nessuna traccia di personalità ed un residuo di cervello in cui regna una confusione degna di un sacchetto dell’aspirapolvere (acceso…of course).
@giovanni otto trentadue
ahahah
Il concetto di democrazia non fa per lei! Prenda un dizionario e la legga.
Come lei ha il diritto di dare giudizi del tutto moralistici e vuoti, io ho il diritto di riprendere il suo messaggio per esprimere poi tramite quello un commento sull’articolo. Ma capisco che è complicato come passaggio!
Sottolineare la libertà di fare quello che si vuole contro i banali moralismi da 4 soldi per me non è mai tempo perso! anzi mi piace anche perchè poi i moralisti banali come lei se la prendono avendo evidentemente un’autostima bassa e mi fanno troppo ridere le risposte! 😀
@furio e basta
del tuo cervello non si può parlare perchè sei un depensante
parla dei camion che si schiantano sulle case a serravalle, lì sei molto arguto 😀 perchè ti serve solo un neurone, che riesce tramite un assone lunghissimo a muovere delle dita ed eseguire il depensamento del neurone stesso.
Sei uno pseudo intellettuale che gioca a fare le super cazzole che fanno ridere solamente l’unico neurone che le ha partorite 😀
Sei per il depensamento felice, per questo simpatizzi per il movimento 5 stelle.
In mezzo alle capre depensanti il tuo neurone motorio ci si trova a suo agio, perchè può comunicare con altri neuroni solitari di depensanti 😀
Galt, perché sprechi energie e quelle poche risorse che hai per cercare di capire gli altri, dando loro una collocazione e non le usi per fare un po’ di “pulizia-interna”? lo dico per te, perché in fondo sei un bravo ragazzo e chi ti sta vicino dovrebbe aiutarti di più.
Non rispondi più con le solite cagate 🙁 dai sono troppo serie queste risposte sembra che ti offendi così.
Sembra che te la sei presa perchè ti ho collocato nel modo giusto.
Dai però confido in te ti rifarai sicuramente 😉
Se c’è una cosa che faccio maledettamente sul serio è non prendere nulla sul serio. Nel tuo caso, però, sono un pò preoccupato. Forse perchè ti capisco più degli altri…..