Non si placano le polemiche relative alle squalifiche comminate alla Civitanovese (leggi l’articolo). A intervenire adesso è il presidente Attilio Di Stefano: “Alla luce di quanto si sta materializzando ai danni della squadra restiamo basiti e sconcertati di come si stia mettendo in atto concretamente un complotto per destabilizzare non solo la squadra composta da tutti i giocatori e dal suo staff, fatto di professionisti in un ambiente di tanti dilettanti, ma anche contro tutta la tifoseria che ci ha sempre supportato nonostante le tante difficoltà da un anno a questa parte, e quindi contro l’intera città di Civitanova. Infatti, dopo gli episodi della partita contro l’Agnonese, prima potevano soltanto ravvisarsi dei sospetti sul pregiudizio nei confronti della mia squadra, metodicamente penalizzata da una lunga serie di episodi che hanno inciso sulla nostra classifica, episodi che sono accaduti sotto gli occhi di tutti: un quadro ben organizzato anche da chi ha militato nell’orbita attorno alla squadra ed adesso “sputa nel piatto dove ha mangiato”. Un disegno intenzionalmente predeterminato ed attuato nei momenti e nelle sedi opportune, fatto di ammonizioni, espulsioni, rigori e falli inesistenti, squalifiche spropositate e gol validi ma annullati. Se è vero che il gioco del calcio rispecchia quello della vita in cui tutti possono sbagliare, è anche vero che la buonafede può non bastare più a giustificare certi atteggiamenti perpetrati scientificamente. Adesso dobbiamo amaramente constatare che l’ombra del complotto si sta allungando su una squadra e su un movimento quello rossoblu, che evidentemente risulta scomodo a determinati “piani alti”, volendo fittiziamente condizionare i risultati del campo che parlano di una squadra di combattenti ed incorruttibili.
Tutto quello che è successo giovedì sera sembra l’epilogo di una sceneggiatura fatta ad arte, come in un film dove hanno già scritto il finale, volendo far scivolare la Civitanovese nel baratro dei play-out: le decisioni delle “giacchette nere” e degli “emissari” hanno voluto provocare non solo la tifoseria, addirittura rendendola responsabile di atti inenarrabili degni di scenari da guerra civile, ma un’intera città che con la sua economia ha sempre voluto rivitalizzare una squadra con un blasone di quasi un secolo. Posso dire che come solo pochi mesi fa questa squadra era da sola in testa alla classifica e dominava nei derby anche io ero sul carro dei vincitori, e non intendo scendere adesso che la mia squadra è attaccata su più fronti da chi vuole distruggere i miei sacrifici e la nostra storia. Non staremo a guardare, non saremo complici muti di questa disfatta del calcio e non saremo le vittime sacrificali scelte da chi vuole comandare fuori dal campo. Risponderemo a questi attacchi con azioni veementi anche a costo di non far scendere in campo la squadra nelle prossime partite, e chiameremo a rispondere la Lega ed i rappresentanti degli arbitri per il danno all’immagine della nostra società, della città di Civitanova e nei confronti di chi crede che il calcio sia ancora un gioco pulito”.
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Mitico Di Stefano… che coppia con Di Conza del Bojano…..e il direttore generale non parla ????
Complotti …..inciuci…. sospetti ….. un film di sherlock holmes …. come finirà …. si scoprirà l’assassino ??? attendiamo fiduciosi …i buoni vincono sempre
Sig. Presidente, ci tengo ad esprimere la mia opinione da tifoso che ha visto la partita con occhi obiettivi e Le dico che tutto sto complotto non l’ho visto e spiego anche; gli 8 minuti di recupero erano sacrosanti in quanto con le due espulsioni tutti hanno visto quanto hanno messo a lasciare il campo i suoi collaboratori.. e poi il comportamento di far sparire i palloni e l’atteggiamento del sig. Carrer quando ha strappato di mano il pallone ad un ragazzo mi sono sembrati atteggiamenti da oratorio …. Pertanto La invito a lasciar perdere i complotti, stimolare i ragazzi a far bene a Scoppito contro l’amiternina e poi vincere con Pesaro e controlli un po’ se magari gli è rimasto indietro qualche stipendio !!! Civitanova e la Civitanovese non si merita una retrocessione e di sicuro non Le sarà perdonata !!!
Mi ero abbonato con così tanto entusiasmo che quasi ci credevo ad una rinascita della società e della squadra. Purtroppo era tutta una illusione mia e di altri centinaia di tifosi come lo sono io. Sarà un errore che non ripeterò mai più. Sempre Forza Citanò.
Confermo il mio precedente commento fatto nel’articolo relativo alle maxi multe. In parte le dò ragione sul complotto, ma questa è una cosa che si ripete da anni, dove la Civitanovese è una società scomoda per stare lassù, ma è anche scomoda per andare giù. Purtroppo non abbiamo mai avuto santi in paradiso; e guarda caso, l’unica volta che ce lo abbiamo avuto, un certo Battaglioni da Fermo, gran ….. , abbiamo vinto il campionato di Eccellenza grazie a diversi aiutini in tutto il girone di ritorno (e lui era nel comitato regionale). Poi tante finte promesse e tante delusioni. Però le ricordo che le partite si debbono giocare in campo; i fatti successi nelle ultime giornate anche io li considero scandalosi, però è assurdo giocare delle partite sul “volemose vè” come quella contro la Fermana oppure mettersi a nascondere i palloni sotto la tuta dei giocatori.
E mi dica! quel gran personaggio di Bresciani, gran giocatore dalle mille conoscenze, che ha portato i suoi validi giocatori da quel di Sulmona, uno malato, uno zoppato, un’altro sovrappeso, non ha voce in capitolo? Riesce solo a bacchettare i tifosi senza proferir parola in lega oppure spronando i suoi fedeli paladini in campo? E’ scandaloso per chi viene alo stadio, sacrificando mezza giornata di lavoro, vedere quello che succede: gioco zero, “palla fa tu” quando devi segnare e poi, quando lo fai, ti metti a giocare in difesa. Questo è l’anticalcio