Emissioni eccessive dall’antenna telefonica
In 4 finiscono a processo

CORRIDONIA - Giudizio immediato per committente e esecutori dei lavori dopo la chiusura delle indagini della procura di Macerata: violazioni urbanistiche e getto pericoloso di cose i reati contestati

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L'antenna come appare attualmente

L’antenna come appare attualmente

Indagine sull’antenna dei Cappuccini vecchi di Corridonia: quattro persone a giudizio per violazioni urbanistiche e per emissione di onde elettromagnetiche superiori, per la procura, ai limiti di legge.

La procura di Macerata ha chiuso le indagini (pm Stefania Ciccioli) e chiesto il giudizio immediato per la vicenda del trasmettitore di telefonia sorto a Corridonia e che molte proteste ha suscitato tra i residenti che avevano denunciato una eccessiva emissione elettromagnetica. A giudizio andranno Simona Romano, de L’Aquila, che aveva commissionato i lavori per la Vodafone e i responsabili delle ditte che avevano eseguito i lavori: Marco Lucarelli, di Castelbellino, Giovanni Di Vincenzo, di Montesilvano e l’anconetano Francesco Lucesoli. La procura di Macerata contesta loro sia violazioni alla legge urbanistica, sia il reato di getto pericoloso di cose, legato questo alle presunte eccessive emissioni dell’antenna. Il processo partirà il 17 settembre.

(Gian. Gin.)

 

 

 

 



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