di Filippo Ciccarelli
Ancora una volta il mare non lascia scampo e si mangia un pezzetto del litorale di Porto Recanati. A fare le spese, questa volta, un deposito di circa 36 metri quadri collegato alla cucina dello chalet Mauro, che si trova all’estremo sud della città costiera. La mareggiata di questa notte ha eroso le fondazioni e fatto inclinare la struttura, costituita da pannelli di cemento armato preconfezionato. Il deposito si è inclinato ed è crollato, adagiandosi in una posizione estremamente precaria. Sul posto stanno lavorando i vigili del fuoco di Macerata, per mettere in sicurezza la struttura e consentire il recupero degli oggetti di valore che si trovano all’interno del deposito stesso. Oltre ai pompieri, sono intervenuti gli agenti della polizia municipale e il personale del Comune. Sul posto anche il sindaco di Porto Recanati, Rosalba Ubaldi.
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Mi viene un dubbio sulla sua vicinanza al mare, e’ tutto regolare ? le distanze di sicurezza non vengono usate ???? penso proprio di no.
Questo significa costruire senza regole!!!!!e adesso chi paga??
Sono anni che lo chalet Mauro è lì, prima il mare non era così vicino, parlo di 7/8 anni fa, la spiaggia era ancora abbastanza ampia, minimo 15 metri se non di più.
la spiaggia nel corso degli anni si e’ pericolosamente assottigliata.Tanti anni fa’ non era cosi’…
ecco i soliti commenti : “costruire senza regole”… “così vicino al mare non è regolare”..
probabilmente negli anni di costruzione di questo chalet (ANNI 70) chi commenta in questo modo non era nemmeno nato, altrimenti saprebbe bene che la zona in questione,dove è presente un’altro storico balneare come “la rotonda”, 40-50 anni fa aveva una spiaggia di oltre 100 metri. L’erosione negli anni si sarebbe semplicemente evitata posizionando delle scogliere in mare (vedi lungomare centro Portorecanati e tutto la costa di Civitanova Marche). Se conoscendo queste informazioni si rimane sulla stessa idea di irregolarità ci sarebbe da discutere su tutte le abitazioni e gli chalet che oggi si trovano molto più vicino al bagnasciuga ma hanno la “fortuna” di avere le scogliere
1) solo in Italia esistono questi scempi di spiagge cementificate e poi dopo ci mettiano a giocare con le bandierine blue… neanche fosse risiko
2) gli ultimi piani regionali per il ripristino della costa si basavano semplicemente sul riversare in mare qualcosa come 60000 metri cubi di materiale preso da Cingoli. Sistema semplice e poco costoso ma affatto risolutivo.
3) se si vuole risolvere il problema c’è solo una soluzione scavare nella sabbia mettere degli scogli e ricoprire il tutto con ghiaia presa dal fondale marino. Il resto non serve a niente.
NON SONO SORPERESO DI CIO’ E NON MI FA NEANCHE PENA!!!!
Di sicuro dispiace molto pe quella gente vede in acqua tutti i loro sacrifici ma la natura affitta nn vende …..mare montagna collina speriamo trovino una soluzione na ogni anno semre peggio
Questa é la natura e prossimamente sarà in pericolo anche la ferrovia. Non c’è nulla di strano che in 40 anni il mare abbia eroso 100m di spiaggia e non é detto che sia conveniente economicamente fare degli interventi per contrastare le correnti del mare; Credete che bastino ovunque alcune pietre per evitare l’erosione naturale? Ecco esempio inverso: 900 anni fa Pisa aveva il porto in città e era una repubblica marinara; ora é a 12Km dalla costa.