di Gianluca Ginella
In Italia come richiedente asilo, spacciava marijuana nel centro storico di Macerata: arrestato un afghano di 27 anni. Denunciati due connazionali del giovane, ritenuti complici dell’attività di spaccio di stupefacenti.
Abdul Rashid Shinwary aveva lasciato la sua terra ed era arrivato in Italia come richiedente asilo. Scampato ad un passato difficile vissuto nel suo Paese, la favola di un uomo che sbarca in una nuova terra per ricominciare con un’altra vita per Shinwary ad un certo punto della storia ha preso una deviazione. E in Italia il giovane, 27enne, ha messo in piedi un giro di spaccio di droga. Questo, almeno, stando a quanto accertato dagli uomini della Squadra mobile di Macerata. Che ieri nel tardo pomeriggio hanno notato l’afghano in piazza Annessione, dentro i Cancelli del centro di Macerata. Era con due connazionali, uno di 27 anni come lui, l’altro più giovane: 21enne. Due ragazzi che a differenza di Shinwary vivevano in Italia senza avere una casa. Venerdì pomeriggio c’è un gran via vai di gente nella zona dei cancelli, tanti ragazzi si affollano lì. A partire dalle 19. Ma la zona è da tempo conosciuta perché lì viene spacciata droga. Da qui i controlli dei poliziotti. Che hanno notato i tre afghani che se ne stavano in un punto poco illuminato, in una posizione defilata. Il loro atteggiamento ha attirato l’attenzione dei poliziotti che si sono avvicinati per controllare. I tre afghani, compreso di essere stati scoperti, hanno cercato di disfarsi di qualcosa. Ma senza successo. Si trattava di alcune bustine di cellophane che contenevano marijuana. Ma altro stupefacente è stato trovato a casa di Shinwary, che vive poco lontano da piazza Annessione e dove gli agenti si sono spostati poco dopo. In un giubbotto i poliziotti hanno trovato 33 bustine di marijuana, per un peso di 33 grammi, e 140 euro contanti, ritenuti dagli inquirenti provento di spaccio. Altro nell’appartamento non è stato trovato. Ma i poliziotti hanno proseguito la perquisizione nella cantina della casa. E lì, nascosto sotto alcuni mattoni, gli agenti della Mobile hanno trovato un bilancino di precisione, forbici e ritagli di cellophane utilizzati per il confezionamento delle dosi di droga da spacciare. Inoltre nei cellulari dei tre afghani sono state trovate schede telefoniche, che stando alle indagini venivano usate per contattare i clienti, e che erano intestate a persone inesistenti. Schede che erano state attivate da due dealer di Porto Recanati, già conosciuti alla polizia. Alla fine Shinwary, dopo che gli agenti hanno rinvenuto lo stupefacente nella sua abitazione, è stato arrestato (è difeso dall’avvocato Marielvia Valeri). I suoi due connazionali sono stati denunciati.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
tutta colpa della kyenge…….
Fuori da le balle
qui sono tranquilli ,tanto sanno che non gli succederà niente..o quasi
forza Kienge
tutti razzisti…..poi quando sono italiani però che fate?? colpa della famiglia ?xke si sono divorziati?
Questa gente deve andare a casaaaaaaa!!!!!
Sono delle merde. Italiani. E stranieri idem.
Feccia della stessa matrice.
La Kyenge adesso che colpa ha? Non diciamo cazzate ragazzi… L’unica colpa della Kyenge è essere del PD che per raschiare il barile l’ha voluta fare ministro perchè sperava di essere apprezzato dai cafonal chic razzisti (quali sono i capi del PD ) che avrebbero esclamato “ma che partito moderno hanno fatto ministro una donna negra…!” Chi spaccia è una merda, italiano o straniero che sia.
Ecco un altro straniero 1 che vuole integrarsi, mi piacerebbe sapere quanti soldi cia’ speso l’amministrazione per tenesse qui sto fenomeno, invece de spendeli per qualcosa di utile
Nel rispetto degli afghani seri che conosco e frequento stabilmente da anni, auspico che queste mele marce vengano rimpatriate prima possibile.
Uno BEN INTEGRATO nella societa’!
chi spaccia è una merda…ma chi consuma lo è di più! !! rinchiudete prima i tossici poi vedrrte che questa gente rimarrà a casa sua o andranno a lavorare.
chi consuma droga è solo un malato di solitudine e va aiutato, non rinchiuso. Bisogna riaprire la società al prossimo non chiuderla ulteriormente. Chi spaccia sfrutta la debolezza di un uomo, di un ragazzo in difficoltà e va punito, il consumatore invece va aiutato nel modo migliore possibile. Da tutti