Fidanzati morti dopo lo schianto
contro un furgone
Condannato a 16 mesi il conducente

SAN GINESIO - Paola Turtù e Marco Tramannoni spirarono nel marzo dl 2012. Imputato era un 58enne di Cessapalombo, a cui il Gup ha anche ritirato per due anni la patente

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Marco Tramannoni e Paola Turtù

Marco Tramannoni e Paola Turtù

di Gianluca Ginella

E’ stato condannato ad un anno e 4 mesi l’uomo che era alla guida di un furgone Fiat Iveco contro cui si è schiantata la moto su cui viaggiavano due fidanzatini, Paola Turtù e Marco Trammanoni, che morirono in seguito all’incidente. Lui spirò quasi subito, Paola lottò per giorni tra la vita e la morte prima di arrendersi. Per quei drammatici fatti, questa mattina si è svolto il processo con rito abbreviato al tribunale di Macerata. Imputato per omicidio colposo era Nando Gennarettini, 58 anni, di Cessapalombo. Il gup Enrico Pannaggi ha condannato il 58enne, difeso dall’avvocato Paolo Paoletti, a un anno e 4 mesi e gli ha sospeso la patente per due anni. “Faremo appello” ha annunciato il difensore di Gennarettini, dopo la sentenza. Anche la famiglia di Marco ha voluto rilasciare, attraverso il loro legale, l’avvocato Lorenzo Lazzarini, alcune dichiarazioni al termine del processo. Sottolineando che “Gli atti di causa, in modo particolare la perizia redatta dal consulente del pm che è stata completa, esaustiva ed incontrovertibile, ha accertato che nulla avrebbe potuto fare Marco per evitare quel fatale incidente. Non è il motociclista che è andato incontro alla morte, come molti forse hanno creduto, ma la bieca morte che ha rincorso un prudente motociclista e lo ha ingiustamente punito”.

L'avvocato Paolo Paoletti

L’avvocato Paolo Paoletti

E in merito al processo, “la famiglia Tramannoni, chiusa nel proprio cieco e sordo dolore, ha coraggiosamente deciso di non voler infierire nei confronti dell’unico responsabile di quel triste e fatale evento e di non costituirsi parte civile, lasciato che la giustizia facesse il suo corso”. L’incidente in cui morirono i due fidanzati risale al 25 marzo del 2012, una domenica. Sulla provinciale 78, un chilometro passato l’incrocio di Pian di Pieca sulla strada che va verso Sarnano, i due ragazzi, lui 28enne di Montecosaro, lei 27 anni, di Casette D’Ete, stavano andando al motoraduno al santuario dell’Ambro. Alle 9,30 avevano avuto l’incidente in contrada Coldellaio, a San Ginesio. Tramannoni in quel momento si era allargato per superare un Fiat Iveco guidato da Gennarettini, e mentre lo faceva il conducente si era allargato per svoltare a sinistra verso un passo privato. Per Tramannoni era stato impossibile evitare l’impatto contro il furgone. Marco era un perito industriale che lavorava per la Tecnostudi Srl di Civitanova, Paola, laureata in Scienze della comunicazione, lavorava come grafico pubblicitario.



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