Corvatta ancora nel mirino
Scritte ingiuriose sulla porta dell’ambulatorio

CIVITANOVA - E' stato il sindaco a fare questa mattina la brutta scoperta. Unanime condanna da tutte le forze politiche. Il primo cittadino: "Non mi lascio intimorire, per fermarmi devono ammazzarmi"

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Le scritte ingiuriose all'ingresso dell'ambulatorio di Corvatta

Le scritte ingiuriose all’ingresso dell’ambulatorio di Corvatta

di Laura Boccanera

“Corvatta porco”. E poi ancora, sul portone la scritta “lurido”. Le parole ingiuriose, marchiate con uno spray rosso, sono comparse stamattina davanti alla porta d’ingresso dell’ambulatorio del sindaco Tommaso Claudio Corvatta in corso Umberto I. E’ stato proprio il primo cittadino che questa mattina, verso le 7, prima di recarsi in Comune per gli impegni istituzionali, ha fatto la brutta scoperta. Tante le attestazioni di solidarietà espresse sia dalle forze politiche che dai pazienti del sindaco che è anche medico di base per il gesto subito. Ci sarebbero anche delle testimonianze di alcune persone che avrebbero visto qualcosa e al momento la polizia sta indagando sui possibili autori della bravata beffarda che però esaspera il clima di odio e che tempo fa portò ancora il sindaco ed il vicesindaco a ricevere minacce verbali. Addolorato dal gesto, ma non disposto a piegarsi il sindaco risponde duramente all’ingiuria subita: “A livello personale questo gesto mi dà più forza, mi devono ammazzare per fermarmi, non mi lascio intimorire”. Una risposta secca, netta che mostra anche il risentimento per l’ennesimo sgarbo avvenuto al di fuori delle mura istituzionali per manifestare il dissenso e poi aggiunge: scritte ambulatorioRiconosco che una parte della città possa riscontrare dei difetti nella mia attività di governo, ma non credo mi sia ascrivibile un’attività di tipo banditesco e che mi fa rientrare nella categoria da cui sono scaturiti gli epiteti. Denoto che gli acuti problemi economici ed il clima nazionale possano esasperare gli animi, ma anche alcuni atteggiamenti di una parte politica predispongono a questo. Ci sono stati vari episodi a livello locale, prima le parole di Donna Assunta, poi le minacce sul web e la mancata solidarietà dagli avversari o striscioni come quelli di Laura Marzola avallano l’idea che l’avversario diventa nemico. Si deve dire basta a tutto questo e i vari schieramenti politici devono avere un atteggiamento tale da non creare terreno fertile”.

Effettivamente questa volta, rispetto agli episodi precedenti, tutti hanno espresso solidarietà al sindaco: il primo è stato il vicesindaco Giulio Silenzi. “Certi comportamenti sono frutto dell’intolleranza crescente alimentata da facinorosi di destra e non solo – ha detto Silenzi – che cavalcano l’onda del malcontento diffuso fomentando l’odio e la violenza”. Ma manifestazioni di sostegno sono giunte anche da Erminio Marinelli: “La lista Inseme per Civitanova con Erminio Marinelli e il capogruppo Claudio Morresi, esprime solidarietà al Sindaco, bersaglio di scritte ingiuriose sul luogo di lavoro tra l’altro non attinente all’attività politica. Tutti sanno che la nostra lista non sta apprezzando l’inesperienza nell’operato di Corvatta. Tuttavia la politica è confronto democratico, talvolta anche aspro, ma non dev’essere mai insulto gratuito, in particolar modo rivolto alla persona. Da ex sindaco capisco la pressione a cui può essere sottoposto Corvatta oggi e mi sento di dimostrargli la mia solidarietà. Corvatta è uomo onesto e ottimo professionista. Il gesto deve essere condannato da tutte le forze politiche del Consiglio comunale”. Stessa attestazione anche dal neoeletto coordinatore di Forza Italia, Consuelo Fortuna, e dalla Federazione del Centrodestra.“Un gesto ignobile che condanniamo con fermezza, come qualsiasi altro atto di violenza, dal quale abbiamo sempre preso le distanze. Dispiace che chi rappresenta le istituzioni invece, dall’alto delle sua esperienza, cerchi di strumentalizzare l’accaduto dandogli un taglio politico che in realtà non ha, e lanciando accuse verso l’opposta parte politica”. Solidarietà sul web anche da alcuni esponenti del M5s e da Laura Marzola del Pdci che però ribatte alle parole del sindaco sull’odio e l’intolleranza: “Troviamo altamente lesive ed inopportune le parole dette dal Sindaco nei confronti del nostro partito. Le nostre azioni, che sono azioni rivolte alla politica di Corvatta e mai alla sua persona, sono sempre state chiare e limpide, dunque non possono fomentare nessun odio personale. Voler azzittire le opposizioni, accusandole di fomentare odio, è un modo perverso di fare politica, oltre che pericoloso. La solidarietà da parte del PdCI resta invariata per l’accaduto, che riteniamo grave perché ignoto e volto a colpire la persona”.

(ultimo aggiornamento ore 17.55)

 



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