di Laura Boccanera
Torna il teatro ’mpertinende, ma stavolta in versione “invernacolo”, ovvero la riproposizione invernale della commedia dialettale che ogni anno riscuote successo e apprezzamenti durante il periodo estivo. Una prima edizione “locale” con Compagnia del territorio, da Treia a Fermo passando anche per Santa Maria Apparente. La presentazione è stata fatta questa mattina dal direttore artistico Luigi Ciucci, alla presenza della presidente dell’Accademia Primo Dialetto Ena Giuggioloni, del presidente e direttore dell’Azienda dei Teatri, Rosetta Martellini e Alfredo Di Lupidio e con l’assessore alla cultura Giulio Silenzi.
Il cartellone prevede quattro appuntamenti, dal 25 febbraio al 25 marzo, al teatro Rossini. “Abbiamo voluto tenere bassi anche i prezzi per permettere davvero a tutti di divertirsi con un sorriso – ha detto Silenzi per cui gli spettacoli costeranno come un cinema, 5 euro il biglietto interno e 4 euro il ridotto, con la possibilità di fare abbonamenti per tutta la stagione a 20 euro e 16 euro. In più metteremo a disposizione per chi vorrà la possibilità di donare un euro per la Croce Verde in prevendita biglietti o al momento dell’acquisto”. Si parte martedì 25 febbraio con “La schiarica, ovvero Prospero Gioconda e Felice” commedia in due atti di Vincenzo Cenciarelli, con la regia di Marco Andrenacci e portata in scena dal Gruppo dell’Arco Fermano di Capodarco. L’undici marzo è la volta della Compagnia Teatrale Fabiano Valenti di Treia con “Basta che voti” di Fabio Macedoni con la regia e la scenografia di Francesco Facciolli. “Dal titolo si intuisce che tratta un argomento molto dibattuto quest’anno – dice Ciucci – essendo previste le elezioni amministrative. Questa è una commedia rappresentata, per la prima volta, appena pochi giorni fa a Treia. Abbiamo voluto invitare Compagnie del territorio per rendere ancora più radicata la rassegna”. Il terzo spettacolo è proposto dalla Compagnia In…stabile di Santa Maria Apparente con “L’inquilinu” di Giovanni Teobaldelli e la regia di Luigi Talamonti. Si chiude il 25 marzo con l’Accademia Primo Dialetto di Civitanova e la rappresentazione teatrale in dialetto “ ’Na storia ’na città”, tratta dall’omonimo libro di Sandro Bella, con la regia di Ena Giuggioloni. “Questa iniziativa – conclude Martellini – ci permette di rispolverare il dialetto come forma culturale, proprio in questi giorni anche sui social abbiamo assistito ad una riscoperta del dialetto come lingua in grado di creare condivisione e senso di appartenenza e speriamo che la rassegna abbracci tutti coloro che si sentono civitanovesi. Per la prima volta le Compagnie saranno anche in “competizione” fra loro: all’ingresso infatti verranno distribuite delle schede di gradimento e la Compagnia che riceverà il punteggio maggiore sarà premiata. Inizio spettacoli alle 21.15. Per informazioni telefonare allo 0733/812936.
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Questa sarebbe la stagione teatrale del Rossini? Perchè i civitanovesi si saranno accorti che quest’anno il Rossini, principale teatro cittadino, è privo, per la prima volta, della tradizionale stagione di prosa. Ci voleva un’attrice alla guida dell’Azienda dei Teatri per compiere la bell’impresa impresa di eliminare la prosa. Rimarranno famose le parole dell’assessore Silenzi: “Torna il teatro a Civitanova”. I pochi spettacoli in cartellone sono stati dirottati all’Annibal Caro, con bus navetta gratuiti per gli spettatori, ma con costi a carico di tutti i civitanovesi. Questa sarebbe la svolta culturale che l’amministrazione di sinistra aveva promesso? Una mortificazione bella e buona per il capoluogo comunale, a cui viene riservato il teatro dialettale, pur con tutto il rispetto per tale spettacolo. Anche i centri più piccoli della nostra provincia, basta consultare le guide, propongono una stagione di prosa, da cui però è escluso il principale teatro di Civitanova. Uno degli organizzatori ha affermato, commettendo una gaffe, che quest’anno ci saranno le elezioni amministrative. Speriamo ci siano davvero a Civitanova, così porteranno via questi “scienziati” dell’amministrazione dalle poltrone della giunta e delle aziende partecipate.
Angelo Biondi alias Aldo Caporaletti almeno cambia stile! Sei spudoratamente fotocopia oltre che monotono.
Salve Elvi = Live, cioè Civitanova Live, alias Silenzi, non stia ad arrovellarsi la mente a ipotizzare improbabili nickname, ma si preoccupi di se stesso, che dopo l’una di notte naviga nei vari siti per salvare le chiappe del suo operato di amministratore. Mi dispiace per lei, ma qui niente nomi di comodo, ma una persona in carne e ossa: se vuole togliersi una curiosità scorra i miei commenti e al 9 gennaio ne troverà uno dello stesso tenore. Se è allergico alle critiche, nel suo caso più che doverose, e le brucia quanto le viene riservato, c’è un rimedio da cui può trarre giovamento: la vaselina. Se come mi suggeriscono nel suo partito sono presenti farmacisti, non dovrebbe avere difficoltà a rifornirsene. Ad maiora!