di Laura Boccanera
Larga partecipazione al congresso provinciale del Psi che si è tenuto ieri pomeriggio all’Hotel Miramare di Civitanova. Assente però, a causa della situazione politica nazionale, Bobo Craxi che era atteso da tutta la compagine socialista. L’organismo ha confermato la reggenza del partito con Ivo Costamagna segretario provinciale e Dario Conti alla presidenza provinciale. Nel corso dell’assemblea sono stati eletti all’unanimità anche i 41 elementi del direttivo. Ma l’incontro è stato l’occasione anche per ragionare di politica e allenze in vista delle prossime elezioni regionali. Tutto il Psi provinciale ha abbracciato l’idea di riproporre anche in regione il “modello Civitanova” nato con la lista Uniti per Cambiare composta da socialisti, civici e ambientalisti, alleata con il centrosinistra. “Il congresso ha recepito questa indicazione” – ha detto Costamagna che ha anche affrontato questioni di politica locale, prima fra tutte il nodo Civita Park. Dopo essersi seduto al tavolo nella conferenza stampa dell’altro giorno in cui si annunciavano le scadenze fissate dalla proprietà dando garanzia del rispetto dei tempi per la consegna delle opere pubbliche,Costamagna segna sul calendario un’altra data, quella del 10 marzo, termine entro il quale sarà convocato un consiglio comunale sulla Civita Park. “La questione è ormai prioritaria – ha detto Costamagna – non possiamo restare nella palude e per i prossimi 20 giorni va portato avanti il programma di trasparenza sul quale tutti ci siamo impegnati. Tutto ciò che riguarda la Civita Park sarà oggetto di un consiglio comunale perché riteniamo che la trasparenza debba tramutarsi in atti concreti. Biasimiamo tuttavia coloro che fanno su queste opere ostruzionismo, per questo la mia presenza in conferenza, per garantire tutto il consiglio comunale. Ora tutte le energie vanno convogliate in questo, la verifica sulla maggioranza e il rimpasto dovrà essere fatto dopo il 10 marzo”.
Ma il congresso provinciale di ieri è diventato anche terreno di scontro sulle differenti posizioni in casa Pd. Presenti per dovere istituzionale nella sala del Miramare la segretaria del Pd provinciale di area renziana, Teresa Lambertucci e Mirella Franco, segretaria civitanovese. Lambertucci è la prima a prendere la parola e parla di unità del Pd, di svolta e di rinnovamento, di aria nuova portata da Renzi. Le replica in maniera severe la Franco che nell’impeto parla di “golpe” e oggi a bocce ferme puntualizza: “forse ho detto golpe, ma la verità è che quanto successo è una lacerazione e una ferita aperta. La Lambertucci voleva dare l’idea di un partito unito sereno e compatto, la realtà è ben diversa dal momento che si è voluto far fuori una fetta del partito per buttarla dalla finestra. Il regolamento sicuramente va rispettato, ma a livello politico andava trovata una soluzione che includesse e non una che escludesse. A mio avviso è stata una scelta poco intelligente, forse non sarà un golpe, ma sicuramente è una ferita profonda”.
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Nemmeno in casa d’altri hanno evitato di mostrare le contrapposizioni di un PD pieno di….galli!!!!
Che delusione!!!!
Le primarie sono oramai diventate una farsa, risparmiateci altre delusioni.
Costamagna getta la maschera. Finalmente ti sei tradito. Il rimpappo e la verifica di maggioranza diventata alquanto rischiosa non sono più priorità. Dopo aver bombardato per mesi sul rimpappo adesso è più importante Civita Park ecc. Il paladino dei diritti umani ( vedi la contrarietà al boicottaggio del corvatta e del silenzi alle cooperative sociali, i 30.000 euro per la croce verde ecc. ) di cui tra l’altro non mi risulta che oltre a qualche parola di ” vibrante ” protesta, abbia detto o fatto qualcosa, dice che la cosa più importante di Civitanova è far chiarezza sull’oscurità di cui hanno ammantato la città. Vergognati, ciarlatano.
Costamagna e Dario Conti…il nuovo che avanza! alla faccia del rinnovamento