Sei arresti per traffico di droga, serata da brividi a Civitanova quando una delle persone finite in manette, il maceratese Alessio Caracini, 23 anni, nel tentare di fuggire ai carabinieri ha investito un maresciallo, Emiliano Gatta, portato a Torrette (se la caverà in 40 giorni). Fatti che si sono svolti sul lungomare Piermanni e poi nelle vie del centro di Civitanova. Nella serata di ieri Caracini, insieme ai tunisini Achraf Chamsie, 35 anni, e Ali Ejih Mohamed, 35, vengono pedinati dai carabinieri di Osimo, che hanno operato con la collaborazione di militari di Civitanova nell’ambito dell’operazione “Gattabuia”. I tre ragazzi, pedinati da Castelfidardo fino a Civitanova, intorno alle 20 di ieri hanno raggiunto il lungomare Piermanni, a bordo di una Ford Fiesta guidata da Caracini. Lì hanno incontrato una persona per trattare l’acquisto di un quantitativo di eroina.
Dopo lo scambio, lo sconosciuto si è dileguato. Ma la Ford è stata circondata dai carabinieri. A quel punto i tre giovani hanno tentato di fuggire, dando una accelerata. Generando il panico, quando per scappare hanno rischiato di investire sia i militari che i passanti. L’auto è stata inseguita per le vie di Civitanova fino in viale Vittorio Veneto. Lì uno dei carabinieri, il maresciallo Gatta, sceso da una delle gazzelle ha intimato l’alt alla Ford. Ma Caracini lo ha investito. Poco dopo l’auto su cui erano i tre giovani è stata raggiunta, E i tre ragazzi arrestati. Sequestrati un bilancino di precisione e 1.690 euro che aveva Ali Ejih Mohamed. Nel frattempo il maresciallo è stato portato prima all’ospedale di Civitanova, e poi a quello di Torrette, dove è ricoverato per le numerose contusioni riportate a causa dell’investimento. Ma l’operazione ha portato ieri anche ad altri tre arresti. Persone finite nel mirino dei carabinieri perché ritenuti spacciatori di cocaina e eroina, che operavano nella Val Musone, nei comuni di Loreto e Castelfidardo e in particolare lungo la riviera del Conero. L’attività di spaccio fruttava loro, secondo i carabinieri, mille euro ogni giorno. 18 i militari che ieri hanno agito per stroncare il traffico di stupefacenti.
I militari hanno messo a segno il primo arresto al casello autostradale di Porto Recanati. Lì hanno fermato una mediatrice immobiliare che vive a Numana, Missiana Mancinelli, 45 anni. La donna era alla guida di una Fiat Punto. E ha reagito violentemente aggredendo a morsi i carabinieri, e tentando di disfarsi di due involucri contenenti cocaina, di questa una parte l’ha inghiottita e il resto lo ha buttato sul manto stradale bagnato dalla pioggia. I militari l’hanno arrestata. In seguito a questo primo arresto, altre due persone sono finite in manette. In questo caso a Grotte di Loreto. Si tratta di due coniugi: Mohamed Ben Amor, 34 anni, tunisino e della senigalliese Veronica Montesi, 36. Marito e moglie sono stati controllati mentre erano in sosta su di una Volkswagen Golf. Per gli investigatori attendevano clienti. La coppia è stata circondata e bloccata. Con loro avevano 10 grammi di eroina, ulteriori 30 grammi di hashish sono stati trovati nella loro abitazione a Senigallia.
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