Dopo l’allarme lanciato dalla Croce Rossa e da tutte le altre pubbliche assistenze che effettuano trasporti sanitari (leggi l’articolo) – “Siamo alla canna del gas”, aveva dichiarato il presidente della Cri Marche, Fabio Cecconi – sembra forse avvicinarsi l’accordo con la Regione Marche. Un accordo che dovrebbe comprendere sia le liquidazioni dei rimborsi per gli anni 2010-2012 delle spese sostenute che dirimere almeno in parte le prospettive future. La Cri e le altre associazioni chiedevano infatti un aggiornamento dei rimborsi delle spese effettuate per i trasporti sanitari, fermi al 2008. Nei giorni scorsi, dopo una lunga riunione, sarebbe stato trovato un accordo di massima tra Regione Marche, Croce Rossa ed altre pubbliche assistenze, accordo però non sottoscritto dall’Anpas – l’associazione nazionale delle pubbliche assistenze. Le divergenze si vorrebbero far rientrare e per venerdì è prestito un altro tavolo tecnico in Regione. Al momento l’accordo permetterebbe di porre una pietra tombale sulle liquidazioni degli anni 2010-2012, pur se le somme ottenute dalle pubbliche assistenze sarebbero inferiori a quanto richiesto. Altro punto su cui le posizioni si sono avvicinate riguarda le modalità di gestione del servizio e i rimborsi spesa per il 2014, con un accordo che avrebbe ricadute anche per l’anno 2013.
Sul tavolo c’è comunque anche un altro problema, ovvero quello dei trasporti non prevalentemente sanitari che l’Area Vasta 3 ha sospeso dal 1 febbraio, in attesa che il servizio – in base alle nuove normative europee – venga messo a gara. Le pubbliche assistenze avrebbero voluto evitare che in durante questo periodi di “vuoto” il costo dei servizi ricadesse nel frattempo sui cittadini, come in alcuni casi è già accaduto a Civitanova, con i malati che hanno dovuto pagare 25 euro per gli spostamenti da casa all’ospedale. “La delibera dell’AV3 – ci ha detto il presidente regionale della Croce Rossa, Fabio Cecconi – per certi versi non è una notizia positiva, ma va riconosciuto che sono pochi quelli che cercano di affrontare in maniera seria il problema”. Riconoscendo infatti all’Area Vasta della provincia di Macerata di aver riorganizzato il sistema dei trasporti sanitari e non, Cecconi si è tolto qualche sassolino dalle scarpe. “Per quanto riguarda l’accordo – ha detto – c’è bisogno di sensibilità e impegno da parte della politica e di tutte le associazioni, perché la vera attenzione non va posta su noi stessi ma sui pazienti. E una riorganizzazione dobbiamo farla tutti. Non può essere però – ha concluso – che ci sia un nord delle Marche che spende e un sud che soffre, come non è possibile che solo l’Area Vasta 3 stia tentando di affrontare il problema in modo serio e gli altri continuino a chiudere gli occhi, creando dei furbi e dei fessi”.
Se Cecconi dichiara comunque che la Croce Rossa farà di tutto per mantenere gratuiti anche i trasporti non sanitari, la presidentessa maceratese della Cri, Rosaria del Balzo, incrocia le dita perché dalle parole si passi ai fatti. “Aspetto la firma con ansia, sembra vicina ma finchè tutto non sarà completo preferisco non aggiungere niente. Durante le trattative – ha proseguito la Del Balzo – ci si è venuti incontro, sicuramente con un gesto di buona volontà anche da parte della Regione seppure quelli che si sono mossi di più siamo stati noi. Una volta chiuso il vecchio, e speriamo questo avvenga al più presto – ha terminato – sarà importante dirottare le energie per il futuro”.
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se la Presidentessa di Macerata incrocia le dita, il Presidente CRI di Camerino incrocia le braccia, la situazione non è chiara, ha detto, ” i rimborsi debbono essere stabiliti altrimenti si rischia di ritrovarsi come ora con una Regine senza soldi , quindi quote stabilite per rimborso Km e stan-by per emergenza,nulla più al caso, e nero su bianco!!!, e soprattutto adeguamento delle tariffe . Lavorare seriamente per il bene dei cittadini, alleviando il più possibile le sofferenze!!” e continua, “niente firma fino a che non è chiaro il sistema, con i punti di dislocazione dell’emergenza, i rimborsi, e la garanzia dei pagamenti almeno a sessanta giorni !!”. questo è tutto, saluti
Bravo….”il giusto”…. è cosi… Se nemmeno le firme contano..(vedi lo scorso anno)…. quindi…. niente firme fino a che il sistema non solo deve essere chiaro..ma trasparente.!!!….