Dominique la chic è Miss Befana 2014
In migliaia per la discesa dalla Torre

MACERATA - Piazza della Libertà stracolma per la chiusura delle festività natalizie. Befana in sidecar a Piediripa. In 400 nelle grotte alla scoperta della città sotterranea

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(In alto la galleria, foto-servizio di Guido Picchio)

 

miss befana 3 (3)di Gabriele Censi

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Una invasione di befane a Macerata, tante caramelle e poco carbone per chiudere le festività natalizie. Piazza Libertà era stracolma. In migliaia, grandi e piccini, dal primo pomeriggio erano ad attendere la tradizionale discesa dalla torre della vecchina. Anzi di ben due ultracentenarie distributrici di caramelle, impersonate dai vigili del fuoco Michele Cicarilli e Matteo Elisei. Sono scese puntuali alle 18.30 dalla Torre fino al palco allestito dalle Pro Loco di Macerata e Villa Potenza.  Ma prima sono state in ben 34 le befane che hanno sfilato e si sono esibite per contendersi la fascia di Miss Befana 2014. Varie, colorate e provenienti da ogni luogo della terra e dello spazio: Luxuria befanal di 69  anni da Vergatello;  la Strega del Colpo da Fastumgellam di 187 anni; Olga cerca ancora chi la raccolga, dal paese dei rifiuti; La Siciliana da Corleone che sugli anni risponde “niente dichiaro”; poi Brigida la frigida dal paese degli allupati di 99 anni;  Ginetta, la befana con la Gazzetta, appassionata di calcio, di ben 230 anni.

Tra le correnti anche la Befana Luxuria

Tra le concorrenti anche la Befana Luxuria

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Miss Befana 2014

Ha vinto, il viaggio in palio e la fascia di Miss, Dominique la befana chic, di 355 anni, proveniente dalla Lapponia, impersonata da Ombretta Salvucci di Macerata: “Sono la compagna di babbo Natale”,  ha rivelato sottovoce dopo aver ballato con il sindaco di Macerata che affiancava la giuria di bambini insieme all’assessore Stefania Monteverde.  Romano Carancini ha fatto le sue richieste alla befana: “Più manutenzioni per questo 2014 e un invito per tutti i cittadini a portare i bambini a Palazzo Buonaccorsi, dove il 21 marzo sarà inaugurato il Piano Nobile”. L’intrattenimento è stato curato da Arte Danza, scuola diretta da Olta Shehu e Valentina Pierandrei, a condurre il pomeriggio Alessandra Pierini e Erika Mariniello. Hanno collaborato anche le Pro Loco di Piediripa (che ha concluso la tradizionale Pasquella), di Gualdo, Caldarola e Casette Verdini.

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L'assessore Stefania Monteverde

L’assessore Stefania Monteverde

 

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La discesa dalla Torre

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3 - Tanti bambini in attesa della befanadi Maurizio Verdenelli

Dal 6 gennaio 2015 la Befana va a Palazzo o almeno a teatro? Appare ormai definitiva la ‘scalata’ sociale da parte della simpatica vecchietta che tutte le feste, ahinoi, porta via – ma che annuncia, per fortuna, i saldi nei negozi. La Befana infatti ha un formidabile sponsor: il sindaco. Il quale questa mattina a Piediripa nella festa organizzata dalla locale Pro Loco e consumatasi a fianco della rotatoria (anteprima di quella di piazza Libertà, nel pomeriggio) s’è lasciato andare, lui figlio di un dipendente comunale, a ricordi d’infanzia tra una foto e l’altra con famiglie festanti ed infreddolite ed un pacco e l’altro consegnati ai bambini. Che si chiamavano, quest’ultimi, pure con nomi stranieri – una Michel scambiata per Michele dalla pur bravissima presentatrice – ha suscitato legittime, vibrate proteste da parte della mamma tra la sorridente solidarietà generale.

4 - Il Sindaco di Macerata Romano Carancini

Il Sindaco di Macerata Romano Carancini

“Mio padre era uno scopino comunale e per me era una delle più belle feste dell’anno quando quel pomeriggio di ogni 6 gennaio andavamo tutti nel foyer del teatro Lauro Rossi dove il sindaco dava a noi figli dei dipendenti un gran bel pacco dono. La ‘calza’ era grande come un sacco, bianco, con la scritta in verticale: Comune di Macerata. Era un segno d’attenzione e d’appartenenza, era un motivo d’orgoglio non soltanto una festa”. Gli dico: Bisogna riprenderla questa tradizione, il Comune come una famiglia, un momento di fidelizzazione… L’avvocato mi risponde con un gesto della mano e quasi un’invocazione per significare: “Un magari si potesse”.
5 - La Befana che arriva in sidecarsMa come!? lei è il sindaco…. “Giusto, ci penserò, è una cosa da fare, una tradizione da riprendere, la famiglia sopratutto. E il Comune è la prima famiglia…”. Certo i fondi a disposizione non ci sono più come una volta quando (mi ricordava il v.sindaco di Serravalle di Chienti, Venanzo Ronchetti) il celebre professor Giuseppe Giunchi, medico personale di papi e presidenti della Repubblica distribuiva la ‘calza’, il giorno della Befana, ai ragazzi del centro dell’alto maceratese di cui era il primo cittadino.
Un 6 gennaio, distribuendo i pacchi dono che aveva avuto personalmente per i suoi cittadini più piccoli dall’allora presidente Saragat, il grande medico ebbe modo anche di difendersi dai primi attacchi politici che in consiglio comunale gli stava portando un giovane barbiere/parrucchiere che gli sarebbe succeduto per 12 anni e che avrebbe ricostruito il paese dopo il terremoto del ’97. “Per un ragazzo spazzola -disse il professore- alcune cose non andrebbero a Serravalle, ma io dico come Raffaella Carrà ‘ma sì che va, ma sì che va!!”.
1 -I re magi arrivati a PiediripaDi lì, a qualche anno, molte cose purtroppo non sarebbero più andate: gli anni di piombo per l’Italia culminarono con il caso Moro, lo statista di cui Giunchi era il medico personale e che per amicizia era venuto a Serravalle ad inaugurare il monumento di Caduti. E il cui corpo senza vita sarebbe stato lasciato in via Caetani, a Roma, nel bagagliaio della Renault rossa di proprietà Filippo Bartoli (deceduto a Natale) vicino di casa a Dignano del celebre luminario, d’origine recanatese. Giuseppe Giunchi sarebbe morto nove anni dopo Moro, il 25 luglio 1987, improvvisamente a Roma.

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(In alto la galleria fotografica della Befana a Piediripa)

 

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La festa della Befana a Macerata ha avuto ieri anche un’altra anteprima. Quasi 400 adulti e soprattutto bambini si sono lasciati affascinare dai racconti delle befane delle Proloco di Villa Potenza e Macerata sulle grotte della città.
L’apertura straordinaria del rifugio antiaereo di Rampa Zara e della grotta di palazzo Buonaccorsi ha attirato moltissimi maceratesi i quali, infilati i caschetti con torcia forniti dal gruppo speleologico Montelago, partner dell’iniziativa, si sono avventurati alla scoperta di cosa c’è sotto Macerata.
Abituati a osservare la città da un altro punto di vista, grandi e piccini sono rimasti molto colpiti dalla città sotterranea.
“E’ una bella soddisfazione – hanno commentato i presidenti Giuseppe Luzi e Aldo Tiburzi, rispettivamente della pro loco di Villa Potenza e Macerata – regalare un pomeriggio di festa e soprattutto di suggestioni sulla città di Macerata”.

 

 

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